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La nuova Giunta a Teramo. D'Alberto chiede a D'Alberto la diminuzione degli assessori...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

C'è chi ci ha ricordato il pensiero del sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, ai tempi dell'Opposizione al sindaco emerito, Maurizio Brucchi.
Lo sappiano. Non esiste il termine o l'apposizione di sindaco emerito.
Però in Italia, un "dottore e un emerito" non si nega a nessuno.
Andiamo avanti.
Come piccola memoria storica e come non reggi microfono, ai tempi di Vera Tv, chiedemmo al "capogruppo del partito democratico, Gianguido D'Alberto" di commentare la Giunta a nove del sindaco Brucchi.
Questa fu la sua risposta.
https://www.youtube.com/shorts/6KYL7YOH8NE

Ai tempi di internet nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Ora, in tempi di revisione di Giunta, cosa è cambiato di quel pensiero etico?
Il sindaco D'Alberto chiederà alla sua giunta a nove, si a nove, cosa abbia prodotto per giustificare i 5 mila e 700 euro ( dieci milioni delle vecchie lire) di stipendio lordo.
 

La domanda sarà "caro o cara assessore, lei percepisce tot che cosa può relazionare del suo mandato?'

Perchè a differenza della Giunta a Nove del Sindaco Brucchi, ora la Giunta a Nove del sindaco D'Alberto costa pubblicamente in maniera esponenziale.Un assessore Dalbertiano costa come due Brucchiani. Giunta a 18 contro Giunta a 9.
  

Noi siamo per la politica ben pagata, sia chiaro ma siamo anche per la coerenza e per noi, le parole sono importanti.

Giunta a sei?
Giunta a nove?
Basta dire che prima si stava scherzando, si era populisti e avanti con la prossima poltrona, a patto che ci sia un chiaro rientro per il bene pubblico.
Se non ci saranno cambiamenti in Giunta sarà solo per le prossime ragioni elettorali.
Questa è la cruda verità. Il resto è una preghiera dei cittadini teramani a mani (dis) Giunte.

 

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