Rubateci tutto ma non gli arrosticini. Il karma degli abruzzesi è stato vilmente vilipeso a una comitiva di Giulianova che è stata derubata di circa 500 arrosticini appena scaricati dall'auto e in fase di scongelamento. Tutto era pronto e sistemato nel famoso anello e si stava per accendere la fornacella armata di augelli e sistema di giramento facilitato con le manovelle. Noi rimaniamo puristi delle mani ma accettiamo anche le nuove versioni. Pronto anche un piccolo soffiatore a ricarica. Raccolte le ceppette secche per l'accensione e per dare alla carne il giusto sapore di faggio e non di diavolina. Mancava solo il caffè con una distanza di soli dieci minuti e quei due passi che avrebbero aperto lo stomaco dopo pane con ventricina e salsiccia delle 8 e 30 del mattino. Al ritorno dalla breve passeggiata il peggiore degli incubi. Tutti gli arrosticini erano stati defraudati da mani esperte, veloci e ladre. La ricerca è stata inutile perchè intorno c'erano più arrosticini che persone, piante e animali. L'unica consolazione è stata l'unione con alcuni ragazzi accampati e l'assaggio di altri arrosticini gentilmente offerti in cambio di pane, vino e pomodori. La bellezza dei Prati di Tivo del Gran Sasso ha fatto il resto e dell'amaro è rimasta la genziana dei pastori.

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