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Asl Teramo. L'accorpamento di Psichiatria è un vero dramma sociale...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Ho atteso. Mi sono seduto e ho atteso. Sono stato bravo e tranquillo. Mentre leggevo gli appelli di chi sopravvive solo e per merito dell'alta professionalità della psichiatria di comunità teramana. Arriva l'estate. Dove in tanti ci hanno ripetuto di sentirsi più soli, più fragili, più inutili, più lontani dal contesto urbano della cosiddetta "normalità". Crisi economica, crisi famigliare, crisi lavorativa e crisi sociale. La summa della dottrina psichiatrica che porta a reazioni spesso anche definitive. Tentativi di suicidi, suicidi, autolesionismi, interruzione delle cure per la distanza dei propri centri di riferimento, perdita dei punti saldi di cura. A nostro avviso gli accorpamenti estivi viaggiano attraverso diversi binari. Il concetto di un indebolimento per future integrazioni in altre mega strutture complesse perdendo in questo modo la propria autonomia politica sanitaria. Il nostro pensiero non è solo al Serd, alla neuropsichiatria infantile ma a tutte quelle persone in cura per la depressione ( fino al 15% degli individui con depressione grave muore per suicidio.) o ad altre forme di modificazione cognitiva, fisica o fisiologica. Non c'è risparmio nell'accorpamento di Psichiatria ( Giulianova) ma semplicemente un futuro aggravio per la sanità pubblica. 
Ho atteso. Mi sono seduto e atteso. Ho sperato che non ci fosse una così grande mancanza di conoscenza nella Terra che ha visto nascere la Psichiatria moderna. Ignoranza solo ignoranza e a pagare, il prezzo più alto chi non dovrebbe mai rimanere indietro.

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Commenti

Solo un piccolo commento,
Si parla di problemi anche per il SERD...ma dove sono le "cosiddette istituzioni ....visto che molti vanno al SERD da parecchi anni .....e poi si rivedono una percentuale del "metadone che viene detto "in affido".... bisognerebbe farsi qualche domanda!!....

Va riaperto il manicomio....subito.

È una cattiveria ! I soldi escono se si vuole ...!
La politica non dovrebbe mai entrare negli ospedali e nelle scuole ...!

Già, che dire, hai ragione, hanno ragione a lamentarsi, a lamentare con un grido di dolore e soprattutto di impotenza quanto avviene nelle UOC , o Dipartimentali, di Psichiatria dell'ASL teramana. Ma, ricordo, rammento, agli smemorati di professione, che alla ex ULSS del S. Liberatore di Atri, ovvero all'Ospedale di Atri, allora, fu il primo Ospedale d'Abruzzo, dico Ospedale, e non casa di cura, ad applicare la "Legge Basaglia" con l'allora Primario dr Feriozzi. Allora, ai vari Del Turco, D'Alfonso, Chiodi, ed oggi men che meno Marsilio, fregarono e frega di meno, togliere ad Atri quella struttura, che assieme al CIM, costituiva uno dei centri più ampi dell'attuale ASl di Teramo all'assistenza e cura e seguire queste persone, questi malati. E, l'allora responsabile, il dr Genovino, che segui il dr Feriozzi (con il quale attivai da Sindaco un progetto di utilizzo ed attivazione al lavoro di un gruppo di malati, progetto regionale, pagando, con una indennità questi giovani ragazzi con relativi problemi e sotto cura dal medesimo. Progetto regionale, che ancora oggi perdura in città, dopo 24 anni. Il Primario, allora, andato in quiescenza poi, ed a nulla valsero le proteste, le statistiche, gli interventi, anche del sottoscritto (allora Sindaco di Atri), al fine di salvare quell'importante servizio ad un malato, riconosciuto malato dalla legge Basaglia, cioè potersi curare in un Ospedale e non altrove. Oggi, tutto dimenticato, man mano si ricostituiscono centri di contenzione, in cui, poi, certi fenomeni (suicidi) aumentano. Ma dove siamo finiti, in che mani siamo finiti. Mario Marchese -Comitato Difesa Ospedale Atri dal 2006