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Presunti abusi sessuali nella comunità spirituale di Campli: affidato l'incaricato di trascrizione delle intercettazioni

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Una nuova udienza per il processo a carico del presidente e della segretaria della comunità spiriturale di Campli, Umani in divenire, Pietro Tamburella e Valeria Ficarra, accusati di violenza sessuale nei confronti di 11 donne, tutte costituite parte civile. Una nuova udienza in cui è stato affidato l'incarico di trascrivere le intercettazioni telefoniche e ambientali che riguardano i presunti abusi, al perito Paolo Gozzi. Una mole di materiale che conta circa 6000 registrazioni. Nel processo si introduce il concetto di violenza indotta attraverso la manipolazione mentale, concetto che sarà dibattuto e analizzato dai consulenti di accusa e difesa, le psicologhe Lorita Tinelli - Presidente del Centro Studi sugli abusi psicologici, costituito tra l’altro da un team di legali che rappresentano le persone offese nel processo, Paolo Florio e Donatella Casini . La prossima udienza si terrà il 21 dicembre. Una volta che le intercettazioni saranno periziate, si procederà con l’escussione dei testi. Il presidente e la segretaria della comunità spirituale, difesi dagli avvocati Giampaolo Magnanimi e Lauro Tribuiani, sono stati rinviati a giudizio su richiesta del sostituto procuratore Silvia Scamurra, poiché “agendo in concorso tra loro ed continuazione con tutti gli ulteriori delitti rubricati (secondo un collaudato schema comportamentale in cui rituali pseudo - religiosi dissimulavano vere e proprie aggressioni di natura sessuale)” abusavano “delle condizioni di vulnerabilità fisicopsichica” in cui versavano gli adepti, adescati “abilmente in internet attraverso una piattaforma denominata TARDIS”, come si legge dagli atti. Le 11 persone offese, tutte costituite parte civile sono rappresentate dai difensori del CeSap, il Centro Studi sugli abusi psicologici, Paolo Florio e Donatella Casini.

Le parti offese si sono rivolte al CeSap, che ha sede in provincia di Bari, perché l’associazione si occupa e contrasta abusi in ogni parte d’Italia. Le indagini sono partite in seguito alla denuncia di una donna avvenuta nel dicembre 2019, che dichiarava di aver subito dai Tamburella e Ficarra abusi sessuali. Sarebbe stata “indottrinata alla rigenerazione”, alla “elevazione spirituale anche attraverso pratiche di natura sessuale”, come si legge negli atti della procura. L’analisi delle persone adescate ha un filo conduttore: tutti si trovavano “in un momento di seria difficoltà economica e intima fragilità”. L’adescamento e di conseguenza l’indottrinamento sarebbero avvenuti tramite chiamate notturne, digiuni purificativi e pratiche di resistenza al sonno. Un’altra donna aveva effettuato donazioni per un ammontare complessivo di 14.800 euro; anche lei attraversava un periodo difficile, era divorziata e senza lavoro. Dai racconti sembrerebbe che le venissero inflitte punizioni corporali qualora avesse disobbedito anche a semplici ordini, “un semplice ritardo o qualora l’interessata non riuscisse ad ostentare il preteso sorriso”. Sarebbe stata chiusa fuori al freddo, imbavagliata, sottomettendosi così al rapporto di soggezione che veniva creato. Anche lei avrebbe subito lezioni di rigenerazione spirituale che finivano in rapporti sessuali. Una coppia, che avrebbe investito 25mila euro e si sarebbe trasferita nella sede della comunità, ha raccontato di atti sessuali addirittura così forti da generare “una vistosa fuoriuscita di sangue”. L’accusa per cui si procede è quella di violenza sessuale ma è difficile distogliere l’attenzione anche dal fatto che la geovilla che Tamburella e Ficarra avevano progettato di costruire, per coltivare il proprio credo spirituale, a distanza di oltre 10 anni non è stata realizzata se non in minima parte e comunque in maniera difforme dal progetto originario nonostante numerose migliaia di euro, in contanti e in gioielli, donati dagli ex adepti. La comunità al momento vanta ancora alcuni adepti tra cui ci sono anche minori che vivono lì e non frequentano alcun istituto di formazione scolastica.

 

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Basta a mischiare il nome di Campli con quella setta. Campli, non ha nulla a che vedere con quei soggetti