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Teramo. Le bugie raccontate all'asilo nido " Pionocchio"...

di Anonimo
3 minuti

Se chiudiamo gli occhi e ricordiamo Anna Ferrante sicuramente il luogo che ci torna in mente è un asilo. Il suo asilo. Il nido “Pinocchio”.

Ma chi era Anna Ferrante? Teramana di nascita, divenne educatrice seguendo le orme di uno tra i più importanti pedagogisti del panorama italiano del secondo dopoguerra, il Prof. Loris Malaguzzi. Il metodo educativo del professor Malaguzzi riceve premi internazionali e verrà esportato a Teramo da Anna dopo un’esperienza professionale in Emilia Romagna.

La particolarità del metodo di insegnamento è quella di vedere il bambino come soggetto attivo e pensante, rendendolo il principale protagonista dell’attività didattica, formativa ed educativa.

Il 17 ottobre 2017, tre mesi dopo la prematura scomparsa, l’asilo nido del quartiere “Gammarana” venne intitolato all’indimenticabile Anna Ferrante dal Comune di Teramo.

Dopo la sua morte ciò che resta vivo è il suo modo di educare, lasciato in eredità alle educatrici tutt’ora in servizio presso il bellissimo, attrezzatissimo e verde asilo comunale.

Questa eccellenza del territorio teramano tra pochi giorni verrà ceduto alla società che proporrà la miglior offerta per la fornitura di servizi didattici.

Un colpo alla memoria.

Ma cosa è accaduto?

Ad agosto, nel disinteresse dei cittadini, ovviamente coinvolti dall’emergenza sanitaria, il Comune di Teramo delibera la futura esternalizzazione del servizio didattico di 4 asili nido comunali, tra i quali sorprendentemente figura il “Pinocchio/Anna Ferrante”.

Sono in pochi ad interessarsi alla questione e la delibera fa il suo corso senza valide spiegazioni da parte dell’amministrazione.

Rimarranno solo 2 asili nido comunali, uno a San Nicolò frazione cara all’attuale Sindaco e l’altro in Via Diaz.   

Le motivazioni della scelta ricaduta su questi due asili non sono state anch’esse fornite, pertanto “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.

La speranza che valide motivazioni vengano fornite ai cittadini contribuenti probabilmente resterà un’utopia perché non importa spiegare e/o giustificare il motivo per il quale è stato deciso di annientare il lungo e duro lavoro portato avanti in tutti questi anni. L’unica interpretazione che si può dare è che l’amministrazione ha pensato più alle proprie tasche anziché dare un miglior futuro e una migliore educazione ai piccoli teramani.

Le privatizzazioni e le esternalizzazioni dei servizi tolgono spese e responsabilità agli Enti Locali producendo di fatto gli stessi risultati, in quanto si presume che la formazione e l’educazione verrà comunque impartita. Ciò che rende differente il privato dal pubblico, soprattutto nel caso dell’asilo nido Pinocchio/Anna Ferrante, è che verranno offerte prestazioni a basso costo e che il futuro personale, probabilmente “precario”, avrà poca esperienza e conoscenza di chi e cosa è stata Anna Ferrante per quella struttura e non ho dubbi nel supporre che qualcuno, leggendo quel nome stampato sulla targa commemorativa donata dal Comune stesso, non saprà neanche chi è stata, chi è e chi forse mai più sarà.

Questa volta si è permesso all’amministrazione di giocare con i nostri figli, ma vi assicuro che questo “sporco” gioco ai nostri bimbi non è piaciuto e non piacerà neanche ai futuri ospiti della struttura. Ciò che si spera è che quella targa con inciso il nome di Anna Ferrante, possa seguire le poche educatrici comunali che vivono ancora oggi al suo fianco “vedendola” giocare insieme ai piccoli che curano, amano, educano proprio come Anna ha insegnato a fare.

Chiudete gli occhi, ricordate Anna ma non più il suo tanto amato asilo perché non le apparterrà più!

Lettera Firmata ( R.R)

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Purtroppo è cambiata anche l'utenza e non si cerca più la qualità del servizio ma il luogo più comodo dove lasciare i propri figli a prescindere.