Il divieto di ritorno nel comune, noto come foglio di via, è una misura di prevenzione personale emessa dal Questore. Il provvedimento vieta a soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica di rientrare nel comune di provenienza per un periodo fino a tre anni, o anche oltre in base ad altre disposizioni di legge, salvo specifica autorizzazione del Questore. La violazione comporta un reato penale, ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale e dell’articolo 76 del D.Lgs. 159/2011, con conseguenze che possono includere la reclusione e sanzioni, oltre al divieto anche del semplice transito sul territorio comunale.
Nel corso dei controlli effettuati dai Carabinieri di Teramo, anche a seguito di alcune segnalazioni da parte dei cittadini, i militari dell’Arma hanno fermato, con la consueta professionalità, per una normale attività di identificazione, in piazza Garibaldi, un giovane uomo di origini magrebine. Dalle verifiche sarebbe emerso che il soggetto era gravato da numerosi precedenti penali ed è destinatario di un divieto di ritorno nel comune di Giulianova. Si tratta di una vicenda articolata, di cui noi giornalisti abbiamo scritto diverse pagine di cronaca.
L’uomo risulta libero di svolgere le proprie attività a Teramo e in qualsiasi altro comune, ma non a Giulianova. Viene espressa solidarietà agli uomini e alle donne delle Forze dell’Ordine mentre resta alta la percezione di un senso di impunità, insieme alla difficoltà normativa dello Stato per prevenire ulteriori reati a tutela della pubblica incolumità.
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Commenti
Campa con il "Reddito"?
Come al solito in Italia ci sono leggi che vietano associate a leggi che liberano....... praticamente si può facilmente rimanere impuniti