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Eh basta. Nella Teramo moralista si cerca di vietare Sfera Ebbasta...

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Negli ultimi tempi l’attenzione si è concentrata sulla musica trap, un genere che ha fatto del linguaggio esplicito e duro il proprio tratto distintivo. È lo stile più seguito dai giovanissimi, proprio da quella fascia di pubblico a cui viene richiesto di superare stereotipi come la donna-oggetto e l’idea dell’amore inteso come possesso. La trap continua infatti a crescere in popolarità, come dimostra anche Wrapped 2023, la classifica annuale di Spotify.

A segnalare la diffusione di espressioni che incitano alla violenza di genere nei testi trap è un’inchiesta realizzata da Libreriamo del 2023, social media italiano dedicato alla cultura. Lo studio ha esaminato, tramite un software, quasi 500 testi di canzoni di rapper e trapper attualmente sulla scena, con l’obiettivo di individuare temi, argomenti e valori ricorrenti. Tra gli artisti presi in esame figurano Sfera Ebbasta,  Izi, Gemitaiz, Achille Lauro, Enzo Dong, Capo Plaza, Tony Effe, Guè Pequeno, Geôlier, Tha Supreme, Blanco, Ernia, Chiello e Shiva, Rkomi, Lazza, Dark Polo Gang, Ghali, Tedua.

Dall’analisi emerge un quadro in cui violenza e disparità di genere appaiono come temi frequenti nei brani trap, presenti rispettivamente nel 60% e nel 55% delle canzoni analizzate. In sostanza, quasi sei brani su dieci contengono espressioni violente rivolte alle donne, affiancate a riferimenti a droga, rabbia e autocelebrazione. È per questo motivo che, nel clima di forte reazione emotiva delle ultime settimane, i trapper sono finiti al centro di polemiche e contestazioni.
 

A prescindere dal nostro parere personale su Sfera Ebbasta, prossimo a esibirsi nella Teramo Capoluogo, che non abbiamo perchè dopo il concerto dei Pink Floyd nel 1989 a Venezia abbiamo deciso di non "sentimentare" altre note; non amiamo questo sentimento perbenista e moralista che si è alzato a Teramo. Non vi piace Sfera Ebbasta? Non andate al concerto. I genitori ritengono che Sfera Ebbasta sia nocivo all'educazione dei loro figli? Niente concerto. Ritengono che sia meglio vietare che discutere dei testi e della musica? Che ascoltare il motivo di tanta passione intorno a Gionata Boschetti? Che ragionare sul senso della vita dei ragazzi, di come vedono loro la società anche dopo il periodo di chiusura e di limiti imposti dalla pandemia del covid? Di come è raccontata la società violenta in una sorta di cronaca comunicativa? Mettete la testa sotto la sabbia. Invece di approfittare dello stargate  emotivo, di questa chiave di accesso per discutere sulle parole, sul peso delle parole e farlo nelle aule di scuola, in convegni e cercando anche di invitare Sfera Ebbasta, si  vieta, di limita, si offusca.
Tutto per un concerto di uno dei " cantanti" più famosi in assoluto. Tutto per paura di non essere all'altezza come Società. Sarà un successo senza precedenti a Teramo.
Noi saremo alla corte di Lucilla. De gustibus non est disputandum.



Foto Di Gioele Lizzambri - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=121643878

L'intervento di un genitore

Ho ascoltato e letto i testi di SferaEbbasta, e non mi sembrano affatto nè sessisti né dediti ad incitare comportamenti trasgressori o malevoli. Tutto il contrario: a me sembra che lui racconti, non inciti, di alcune dinamiche e comportamenti che fanno parte degli ambienti in cui è vissuto. Il suo è un racconto, quasi una denuncia. Lui stesso invece si discosta dal suo passato, e racconta di come il suo impegno verso la musica lo abbia salvato. Lo ritengo un personaggio tutt’altro che negativo.

La produzione di Sfera Ebbasta, a un’analisi attenta, non appare come un’istigazione a comportamenti negativi ma come una narrazione autobiografica delle dinamiche sociali, relazionali e culturali dei contesti in cui è cresciuto. I suoi testi, spesso letti superficialmente, descrivono un mondo fatto di precarietà, desiderio di riscatto, relazioni complicate e fragilità emotive. È un racconto, non un modello da imitare.

Molti passaggi che vengono percepiti come controversi sono in realtà descrittivi di ambienti difficili o di vissuti dolorosi, non un invito a replicarli. La sua scrittura, come quella di tanti rapper internazionali, usa iperboli, immagini crude e provocazioni come strumenti artistici, non come dichiarazioni morali.

Sfera stesso, in più interviste, ha raccontato di essersi allontanato dal passato che descrive: la musica è stata per lui un’occasione di crescita, un modo per “uscire” da un ambiente difficile. In diversi brani emergono anche consapevolezza, vulnerabilità e responsabilità, segni di un percorso personale che va in direzione opposta rispetto alle accuse che gli vengono rivolte.

In questo senso, il suo ruolo non è affatto quello di un personaggio negativo, ma di un artista che ha saputo trasfigurare l’esperienza personale in linguaggio musicale, dando voce a un immaginario giovanile che altrimenti resterebbe invisibile. Interpreta, non promuove; racconta, non esalta.
Secondo me  i vari CPO, comissisioni pari opportunità non li hanno neanche ascoltate le canzoni di Sfera..🤷‍♂️

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