La storia più antica del territorio torna a parlare con chiarezza dal cuore della Riserva del Borsacchio. Le recenti verifiche archeologiche hanno infatti confermato che l’antico acquedotto romano rinvenuto nell’area risale all’età repubblicana–primo impero. L’annuncio è stato diffuso dalle Guide del Borsacchio attraverso un intervento pubblico sui canali social di riferimento. Le analisi condotte dalla Soprintendenza hanno inoltre portato alla luce una vasta rete di reperti archeologici, alcuni dei quali databili fino al III secolo a.C.
Si tratta di un riscontro che rafforza una tesi sostenuta da anni: l’area del Borsacchio ha rappresentato un vero crocevia di civiltà fin dall’età del bronzo. La presenza di necropoli, castelli e insediamenti antichissimi racconta un passato complesso e sorprendentemente ricco, ben oltre quanto immaginato in precedenza.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto alla Soprintendenza e all’Università La Sapienza di Roma per la disponibilità e la collaborazione dimostrate nel corso delle ricerche. Nel 2026 è previsto un importante incontro pubblico, aperto alle guide del Borsacchio e alla cittadinanza, per condividere con la comunità i risultati delle scoperte.
La storia del territorio riemerge così con nuova forza, confermandosi ancora oggi viva, presente e profondamente radicata nel paesaggio.
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