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Teramo. Chi avrà il coraggio di inaugurare la "finta" delocalizzazione della Centrale Elettrica della Cona?

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Immaginate. Era il 2016.


Era il 2016.
Ricordiamo il nostro articolo post convegno nel quartiere Cona sulla delocalizzazione della Centrale Elettrica.
Non c'era l'Arta.
Ripeto non c'era l'Arta.
C'era il ricordo dell'Archietto Hector Cavone Felicioni. 
C'era Pino Furia e il resto era politica.
Vent'anni di pericolo in un popoloso quartiere che avrebbe dovuto denunciare oltre alla Centrale dell'Enel anche i capannoni con il tetto in amianto che ospitano gli uffici. ( Bonificati anni dopo)
Intorno abitazioni, scuole e cittadini che respirano.
Vivono.
Il miglior intervento dopo le solite promesse degli amministratori a vario titolo è stato dell'ex Presidente del WWF, Pino Furia.
Si torna finalmente a chiedere a gran voce un'indagine epidemiologica per giustificare i casi di leucemia, tumore del sangue e altre neoplasie.
Le onde elettromagnetiche e le fibre di amianto del sito della Fornace.
Quei cinque casi di cancro che ha ricordato Domenico Bucciarelli, anima del convegno, in tre abitazioni.
Tre mortali.
Tre famiglie cinque tumori. 
Quando pesano sulle coscienze politiche?".
 

I tanti sindaci, responsabili della salute pubblica e i tanti manager dell'asl di Teramo hanno mai pensato ad una vera e propria indagine epidemiologica?
L'assessore all'ambiente a Teramo esiste?
Nessuna dichiarazione in merito alle Valutazioni di impatto e di incidenza ambientale?

Commissariato.

E l'assessore alla Cultura?
Tralicci in prossimità di area archeologica (addirittura un Parco Archeologico!) tutto ok?
Che dice della Valutazione di impatto richiesta dal Ministero ella Cultura?".


Commissariato.


E l'assessore all'urbanistica?
Una centrale elettrica si o no in un quartiere è un problemino da poco?
O solo di chi si ritrova un traliccio in giardino? 

Commissariato.
 

Vi aggiorno: la riunione con i vertici Enel e i proprietari dei terreni dove verrebbero i famosi tralicci provvisori, non è stata tranquilla come riportato dai nostri Amministratori.
Le urla e  gli stracci sono delocalizzati da una strada a l'altra!!".

Vi ricordate le famose domande? Nessuno rispose.

Piano Tecnico delle Opere. RELAZIONE ARCHEOLOGICA PRELIMINARE elaborata da Terna Rete Italia è stata revisionata in data 30.06.2019

  1. Piano Tecnico delle Opere. RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA GENERALE elaborata da Terna Rete Italia è datata, in prima emissione, 30.10.2019
  2. Piano Tecnico delle Opere. RELAZIONE PAESAGGISTICA elaborata da Terna Rete Italia è datata in prima emissione 30.10.2019
  3. Piano Tecnico delle Opere. RELAZIONE AERONAUTICA elaborata da Terna Rete Italia è datata, in prima emissione, 30.10.2019
  4. Tutti gli Elaborati Tecnici relativi ai tre interventi datano 30.10.2019
  5. MINISTERO DELL’AMBIENTE. Valutazione preliminare ai sensi dell’art. 6, comma 9, del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. Varianti elettrodotti in ingresso alla nuova CP Teramo città: COMUNICAZIONE ESITO VALUTAZIONE di ASSOGGETTABILITA’ a VIA integrata con procedura di VINCA comunicata a Terna Rete Italia in data 07.07.2020
  6. Relazione Tecnica per la VALUTAZIONE di COMPATIBILITA’ con attività di interesse dei VIGILI del FUOCO. Verifica della distanza di sicurezza ai sensi della circ. Min. Interno n.3300/2019 concernente la verifica del rispetto delle distanze di sicurezza dell’elettrodotto da elementi sensibili elaborata da Terna Rete Italia è stata revisionata in data 05.02.2021
  7. STUDIO di INCIDENZA elaborato da Terna Rete Italia è datato, in prima emissione, 08.02.2021
  8. RELAZIONE GEOLOGICA (ai sensi del R.D. 3267/23) elaborata da Terna Rete Italia è datata in prima emissione 08.02.2021
  9. RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA. Richiesta di autorizzazione ai fini del Vincolo Idrogeologico elaborata da Terna Rete Italia è datata in prima emissione 08.02.2021
  10. DETERMINA AUTORIZZATIVA REGIONE ABRUZZO

Autorizzazione alla costruzione/manutenzione/ricostruzione/adeguamento e all’esercizio di linee ed impianti elettrici aventi tensioni fino a 150.000 volt con dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità e acquisizione della compatibilità urbanistica ai sensi degli artt. 3, 5, 6 e 10 della L.R. 83/88 del 20.09.1988, integrata e modificata dalla L.R. n. 132 del 23.12.1999. E-DISTRIBUZIONE SPA pratica_2009948. Delocalizzazione del quadro di Alta Tensione della cabina primaria 150 kV/20 kV di Teramo. Codice SGQ DF0000123327246 richiesta dal Comune di Teramo. Rif. Aut. 2009948 datata 19.04.2021

  1.  Le OSSERVAZIONI della Direzione Generale ABAP del Ministero della Cultura sono pervenute al  Ministero della Transizione Ecologica in data 06.07.2021

AD OGGI SI È IN ATTESA DI ASSOGGETTABILITÀ A VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE DI TUTTO IL PROGETTO DEFINITIVO

  1. LA VERITA’ sulla INIZIALE DELOCALIZZAZIONE in C.da GATTÍA.

L’iniziale previsione della delocalizzazione in C.da Gattìa NON FU PORTATA AVANTI  PER MANCANZA di FONDI ECONOMICI, come finora raccontato, MA PER CONTENZIOSI CIVILI TRA IL COMUNE DI TERAMO e L’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE Abruzzo-Molise, proprietario dell’area, rispettivamente iscritte nel Rgacc del Tribunale di Teramo ai nn. 4792/2015 e 3393/2016 conclusisi di recente.

  1. E’ POSSIBILE RIPROPORRE il SITO di c.da GATTÍA?

L’ipotesi di delocalizzazione odierna, salvo scaramucce politiche, sempre nello stesso sito PUO’ ESSERE

DI NUOVO CONSIDERATA PRESO ATTO CHE L’IZSAM HA GIA’ DELIBERATO L’INTENZIONE DI VENDERE L’AREA di C.da GATTÍA. Perché il Comune non ripropone l’acquisto o individua un nuovo sito, rimodulando fondi ad es. Masterplan o PNRR o, meglio, chiedendo a TERNA un piccolo investimento in città considerando i 350 milioni di euro in fase di collocamento in altre provincie abruzzesi ma non a Teramo?

Una corretta informazione ai cittadini che dovrebbe essere posta in capo agli enti locali, in questo strano caso della vicenda della finta delocalizzazione della Centrale del Quartiere Cona di Teramo, ha delle difficoltà di attuazione.

DA UNA SEMPLICE LETTURA delle DATE DOCUMENTATE VENGONO SMENTITE in modo chiaro e genuino LE AFFERMAZIONI DI CHI SOSTIENE CHE LA DELOCALIZZAZIONE DELLA CENTRALE ORMAI E’ DEFINITIVA e che bisogna farsene una ragione. Attendiamo con serenità e fiducia gli approfondimenti o i dinieghi che a nostro avviso i Ministeri competenti emaneranno convinti che NON assoggettare a VIA questa opera è forse il primo caso in Italia, viste opere simili e letta la normativa vigente, dentro quartieri di Città paragonabili a Teramo per dimensione, popolazione ed assetto urbanistico".

2025

Non commenteremo per pietas i ricorsi al Tar. Ritirati, destinatari sbagliati e varie ed eventuali.
Chi avrà coraggio di tagliare il nastro della finta delocalizzazione della Centrale Elettrica della Cona? Perchè non è stato ascoltato fino in fondo una persona preparata come Pino Furia? Quel giorno della inaugurazione riprenderemo la cerimonia per immortalare la più grande "finta" dell'era moderna con la complicità della Politica e di molti cittadini senza il minimo senso civico. 
 

 

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