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L'asl di Teramo premia maggiormente il settore amministrativo e non gli operativi come il Pronto Soccorso....

di Giancarlo Falconi
2 minuti

“Siamo soddisfatti che l’Asl di Teramo quest’anno paghi la produttività in un periodo in cui non vi sono altri benefit contrattuali e anche in anticipo rispetto a quanto avvenuto negli ultimi anni. Tuttavia, non possiamo non rilevare come il calcolo degli obiettivi di budget raggiunti abbia, al momento, penalizzato proprio i reparti che sono maggiormente a contatto con l’utenza, a partire dai pronto soccorso”. È quanto dichiara Guevar Maselli, segretario aziendale dell’Anaao Assomed per l’Asl di Teramo in riferimento alla delibera aziendale 1471 sulla retribuzione di risultato 2021 e al conseguente pagamento di quote del salario accessorio al personale dipendente. 

“Oltre all'obiettivo prefissato, occorre considerare – sottolinea Maselli - le condizioni di lavoro in cui determinati attori della salute si trovano ad operare. Dopo il lungo periodo contrassegnato dalla pandemia e mentre ancora siamo in emergenza, è indispensabile ricostruire quel rapporto di fiducia e di soddisfazione tra azienda e lavoratori per scongiurare la fuga dei medici proprio dalle aree le cui le condizioni di lavoro risultano gravate da disagio e carenza di personale. Non per niente si discute in ambito nazionale sulla possibilità di prevedere per tali situazioni un apposito fondo di indennità nel nuovo contratto collettivo. Il problema è sicuramente a monte dell’attuale valutazione e risiede nella modalità con cui sono stati in precedenza fissati gli obiettivi da raggiungere. Può accadere, soprattutto nel campo clinico, che alzando l’asticella degli obiettivi e dei progetti non si riesca, anche con il completo impegno di tutta l’equipe, a conseguire il 100% di quanto programmato a causa di sopraggiunte situazioni sfavorevoli come ad esempio accade nel caso di carenza di organico”.

“Sarebbe opportuno – afferma il segretario aziendale - che i direttori delle unità operative coinvolte da tali situazioni comunichino tali problematiche alla Asl al fine di consentire le correzioni del caso. Sulla stessa linea sarebbe una contraddizione in termini il fatto che l’Asl di Teramo riconosca il pieno raggiungimento degli obiettivi alla dirigenza amministrativa, necessaria al buon funzionamento delle unità operative cliniche, in assenza di un medesimo livello di conseguimento da parte delle unità operative che direttamente erogano i servizi a cui la stessa azienda è preposta”.

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Commenti

Questo dato è molto sconfortante e mi viene spontanea una personale riflessione:
Vista l’eccellenza della parte amministrativa perché la Asl non aiuta il comune? Per esempio in supporto all’ufficio anagrafe?
Se non è in grado di offrire un adeguato sistema assistenziale, testimoniato dal non raggiungimento degli obiettivi, perché non offrire dei servizi utili al cittadino?
La sanità deve tornare in mano a medici, infermieri e operatori socio sanitari. Il cittadino non lo cura l’amministrativo…..! Vi siete mai chiesti l’attuale rapporto tra personale sanitario/amministrativi nelle varie Asl italiane?