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Spaccio e consumo di sostanze stupefacenti nel lungo fiume di Teramo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Tutto partirebbe da piazza Garibaldi di Teramo per poi scendere da Fonte della Noce fino all'area subito sotto a un noto supermercato. In quelle colonne e negli anfratti dell'area del Vezzola si consuma e si inala crack a poco prezzo o cobret sempre come scarto dell'eroina, fino alla classica dose di eroina. Morte assoluta che potrebbe condannare a una vita di stenti e di sofferenza tanti ragazzi e le loro famiglie. Continueremo a seguire giorno dopo il fenomeno che sta abbracciando una "clientela" sempre più giovanile che oltre al consumo delle "pasticche" di 'MDMA si è spostata verso il prezzo basso dei residui dell'eroina.
 

Aiutateci. Per segnalazioni che resteranno anonima scrivete al 3405304066

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Il lungofiume purtroppo è diventato uno dei posti più pericolosi soprattutto per mamme con bambini e anziani. È molto frequentato da magrebini e non solo per spaccio e c'è sempre la paura di essere pedinati. Perché non inserire all'interno di tutto il percorso personale addetto alla sicurezza? Se in qualche modo usciranno fuori i soldi per la gestione dello stadio non vedo come non possano uscire anche quelli per la gestione e la sicurezza di un parco, fino a qualche anno fa meraviglioso.