"Volevamo braccia, sono arrivati uomini.".
Max Frisch. scrittore e architetto svizzero fu l'autore di questa citazione, insieme a tante opere e un elogio funebre memorabile.
Ho amato, l'ironia e il cinismo delle chiacchierate con Walter Mazzitti di cui consumavo la cultura e la tempestosa curiosità.
Max Frisch scrisse tre pagine a onore di cui ricordo a memoria le ultime righe: “Lodare pubblicamente un morto e rassicurarlo pubblicamente che sentiamo la sua mancanza, è l’espressione comune del nostro onesto rimpianto; nella inconsapevolezza di cosa sia la morte. Nessun volto in una bara mi ha mai mostrato che il defunto sente la nostra mancanza. È fin troppo evidente il contrario”.
Quanta ipocrisia esiste nei funerali?
Quanti personaggi illustri che hanno compianto l'avv. Mazzitti, lo hanno pugnalato di malelingue e invidia, fino alla feral notizia?
Quanti hanno abusato della sua visione di genio e pura ingenuità?
Quanti stanno abusando della sua aura di stima anche nell'intimità dell'ultimo giorno?
Molti sono noti; altri sono dei parvenu; altri inconsapevoli per evidente volgarità, insipidezza di vita.
Ho un messaggio da parte di Walter per voi che sorvola chi ama, ha amato e amerà sempre per atterrare nei cuori provinciali degli infidi..." Ma Vaffanculo".

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Si, il caro amico Walter Mazzitti è stato poco amato da molti teramani e quello che chiamavo "l'uomo dal multiforme ingegno" non è mai riuscito neanche ad iniziare progetti soprattutto archeologici per la valorizzazione della nostra città di Teramo. Oggi mi commuovo nel leggere sul quotidiano "Oggi Treviso" un lungo editoriale a firma del direttore e sindaco del Comune di Pieve di Solito Stefano Slogan che, dopo aver ricordato la sua figura e i suoi prestigiosi incarichi a livello nazionale e internazionale, scrive " in 3 anni di frequentazione, progetti e viaggi, ho visto nascere e partire progetti in tanti Comuni anche grazie al suo essere deciso. Il rimpianto di non essere ancora riusciti a creare la grande mostra fotografica sulla storia del Piave che vedeva unite Venezia, Treviso e Colline Unesco, sarà la motivazione per continuare" e ancora "La scomparsa dell'avvocato Mazzitti non è una grave perdita per il nostro territorio, dove si è fatto apprezzare da tutti come uomo, studioso e statista capace di cogliere l'essenza dei luoghi e delle comunità e con occhio abile e saggio di tradurne e scoprirne i valori autentici".
E noi a Teramo? Incapaci di dare spazio a chi avrebbe potuto dare un forte contributo alla rinascita della nostra città così come ebbe modo di fare come Presidente del Parco Gran Sasso e Monti della Laga riscoprendolo, valorizzandolo e facendolo diventare uno dei più interessanti itinerari naturalistici d'Italia.
A lui mi legava l'amore per l'editoria e per le tante curiosità su una cultura materiale legata al nostra territorio.
Il Falconi pensiero, giornalista di lungo corso, è un uomo che sa vedere la complessità delle cose. Ricordando Walter Mazzitti, una finestra aperta con le lacrime portate via dal vento, decantando le sue incredibili iniziative ha trasformato la sua figura in richezza dell’eternità. Nella vendetta dell’ipocrisia della gente c’è la grandezza dell’essere umano.
No, Giancarlo. Non credo che da Walter, che conosco dalla mia primissima infanzia, sarebbe uscito un messaggio volgare come questo, Giancarlo. Era uno, come tanti altri, schietto, ma anche superiore a queste miserie umane. Anzi, avrebbe anche apprezzato i baciamani dei suoi detrattori, anche i piu’ meschini, magari con una risata.
Non lo riconosco nel vaffa’. E non riconosco neanche te, che in genere queste parole non le usi perche’ sei troppo intelligente e hai un lessico troppo evoluto.
Non c'è
funerale senza sorrisi,
matrimonio senza lacrime,
concerto senza colpi di tosse!
Com'è triste Venezia
Aznavour
Caro Filippo, ti assicuro che in molti hanno riconosciuto il suono e il rumore di quella parolaccia virgolettata e hanno pensato ad altra letteratura e psicologia.
Ho condivido interi pomeriggi con l'avv. Mazzitti nel suo studio e non aggiungo altro per rispetto del Ricordo personale.
Potrei citarti Bukowski o Dante ma ti assicuro, una parolaccia è resa tale dal lettore e dalla musica delle scritto.
Ti abbraccio...
Solito tuo scritto magistrale, che centra perfettamente l’essenza della grande persona qual era e sarà per sempre.
A quei cani che hanno finto dolore per la sua scomparsa, dico solamente che loro rimarranno sempre cani, capaci solamente di obbedire al padrone.