Salta al contenuto principale

ANCORA TROPPI DUBBI PER UNA RIPRESA IN PRESENZA E IN SICUREZZA DELLE LEZIONI IN ABRUZZO

di Anonimo
4 minuti

DAL TAVOLO REGIONALE ANCORA TROPPI DUBBI PER UNA RIPRESA IN PRESENZA E IN SICUREZZA DELLE LEZIONI IN ABRUZZO Mancano i dati sui contagi e il piano vaccinale procede senza criteri: le OO.SS chiedono chiarezza, avventato ripartire in presenza da lunedì La riunione odierna del “Tavolo regionale per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021”, convocata dalla Direttrice dell’USR Abruzzo su richiesta delle OO.SS. inviata 1 marzo, ha confermato le perplessità dei lavoratori della scuola abruzzese. Avevamo chiesto di avere un quadro chiaro, corredato di dati sui contagi e della relazione del comitato tecnico scientifico regionale che ha portato alla sospensione delle attività didattiche in Abruzzo in tutte le scuole (ad esclusione di quella dell’infanzia) e di conoscere lo stato e le modalità organizzative (priorità, calendari, numero e composizione del personale interessato) della campagna di vaccinazione del personale scolastico in tutta la regione . Spiace rilevare però come la Regione ancora una volta non ci abbia fornito nessuna risposta concreta.

Non sono stati forniti i dati dei contagi nelle scuole, nonostante un invito scritto rivolto ai responsabili dei dipartimenti di prevenzione delle ASL dall’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo - Servizio Prevenzione Sanitaria e Medicina Territoriale in data 11/02/2021 di fornirli direttamente alle OO.SS. Sulle vaccinazioni non si segue l’ordine cronologico delle manifestazioni di interesse e non esiste un qualunque ordine di priorità (per istituzione scolastica, per età, per categorie di personale, in ordine alfabetico, ecc.). Le organizzazioni sindacali avevano chiesto di procedere dando priorità ai lavoratori della scuola piu’ esposti al rischio di contagio ovvero agli insegnanti di scuola dell’infanzia, agli insegnanti di sostegno, i “fragili” e così man mano per tutti coloro che sono costretti all’attività in presenza e senza o con scarse precauzioni possibili, vista la necessità per l’attività didattico-educativa di non poter rispettare le normali prescrizioni(distanziamento, mascherine, ecc.) in alcuni casi.

Nel momento in cui sono stati citati dati incoraggianti, come il raggiungimento del 60% nella campagna vaccinale per la scuola e la previsione di conclusione entro domenica salvo piccole residualità, immediatamente dopo si fornivano dati incongruenti come la capacità giornaliera di vaccinazioni per la scuola. Se ad oggi si è raggiunto il 60%, la capacità giornaliera è di circa 1000 vaccinazioni giornaliere in regione e si dovrebbe concludere domenica, ma con questi dati per il 14 marzo saremmo in realtà a circa la metà del personale scolastico abruzzese. Allo stato attuale, le OO.SS hanno manifestato serie perplessità sulla possibilità di riaprire tutte le scuole in sicurezza a partire da lunedì 15, e di mantenere aperte le scuole dell’infanzia.

Sarebbe necessario completare effettivamente la campagna vaccinale per tutto il personale scolastico, fare i dovuti screening sugli studenti, rinforzare i tracciamenti, prevedere presidi sanitari e tamponi rapidi nelle scuole, dotare il personale di DPI adeguati (mascherine FFP2), di conseguenza riaprire gli Istituti con una maggiore sicurezza. Inoltre, considerato il contesto epidemiologico, occorrerebbe limitare al massimo la presenza dei docenti nelle scuole, in particolar modo per quelli che lavorano in DAD, e di evitare gli spostamenti degli studenti che provengono da zone “rosse” o con alto numero di contagi.

L’Assessore Verì, in conclusione dell’incontro ha assicurato che si farà portavoce delle criticità sollevate dalle OO.SS in occasione della riunione dell’Unità di crisi regionale che venerdì dovrà stabilire se davvero tutte le scuole dovranno riaprire in presenza lunedì 15 marzo, come previsto dall’Ordinanza n.13 del 15 marzo 2021.

A nostro, avviso, lo ribadiamo, nel contesto attuale, mancano in tutta la regione e per tutti i gradi d’istruzione (compresa la scuola dell’Infanzia) presupposti per poter lavorare e studiare in sicurezza. Riaprire tutto in maniera affrettata, senza aver risolto le criticità evidenziate, rischia di far precipitare nuovamente la situazione e dover poi richiudere, in un meccanismo che non giova a nessuno: studenti, lavoratori e famiglie.

FLCCGIL G. La Fratta      CISL Scuola D.Desiati         UIL Scuola RUA A. Di Zazzo                       SNALS Confsal C. Frascari           FGU GILDA INS P. Di Cicco

Commenta

CAPTCHA

Commenti

La metamorfosi della scuola elementare Roseto 1
da FOCOLARE di sapienza e di educazione
a FOCOLAIO di malattia e di dolore
per la ingiustificata caparbietà educativa della Preside, forse incoraggiata da
qualche miope politico e/o amministratore locale che ha sottovalutato la devastante onda d'urto della variante inglese!
Adesso però il SINDACATO, se c'è dovrà battere un colpo, senza se e senza ma, e entrare a gamba tesa, in difesa delle due maestrine contagiate, di cui una è finita in ospedale covid.
Le poverine infatti sono accusate di"lesa maestà", avendo criticato aspramente la mancata, immediata, chiusura della scuola, non appena una di esse è risultata positiva al covid !
Le decine di persone contagiate e forse le centinaia che ancora non sanno di essere
state contagiate si aspettano dal SINDACATO drastiche iniziative a tutela nella SALUTE PUBBLICA che è stata messa in serio pericolo.
PER LA VERITÀ, anche il Sig. Sindaco di Roseto degli Abruzzi, nonché uomo di legge, qualche iniziativa in tal senso dovrebbe pur prendere!
Com'è triste Venezia
Aznavour

siamo la barzelletta d'Italia! Una regione che naviga a vista senza bussola

Buongiorno l'art. 1 della Costituzione recita "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul LAVORO. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione", quindi essendo fondata sul Lavoro e non sulla Scuola o sulla Famiglia, lasciamo aperti bar e ristoranti, attività sportive, ecc... e chiudiamo le scuole fino alla fine della pandemia (almeno quest'anno e l'anno prossimo).
Vorrei segnalare ai Signori che rimarcano sempre l'art.1 della Costituzione che la stessa è entrata in vigore il 01/01/1948, quando la donna era considerata poco più di un oggetto e doveva badare alla casa e ai figli, l'uomo si limitava solo al lavoro, oggi che le cose sono un pò cambiate la società dovrebbe essere fondata sulla famiglia ed il lavoro solo uno strumento per formare e mantenere la stessa.
Medita gente, meditate..........

Mi piacerebbe chiedere ai sindacati per quale motivo i lavoratori delle scuole sono diversi da altri lavoratori soprattutto di medici, infermieri e operatori della sanità? Forse sono stati chiusi gli ospedali e gli ambulatori in attesa di vaccinazione? Ogni scusa è buona, per alcune categorie, per rimanere a casa!!

Mi permetto solo una riflessione. Perchè le scuole dove i ragazzi dalle elementari alle superiori sono seduti a distanza, entrano es escono turnando, indossano la mascherina per cinque ore sono considerate da molti, genitori compresi focolai e poi quei ragazzi il pomerggio li trovi in giro in bicicletta o in giro a piedi, in gruppetti con le mascherine sempre abbassate gli stessi genitori non considerano questo altrettanto pericoloso fonte di probabile focolaio, ma anzi ti rispondono demoralizzati, poverini fasciamoli svagare un pò che stanno sempre chiusi in casa.. chiedo per un amico.. io vorrei la scuola aperta in sicurezza, e una passeggiata al pomeriggio è solo secondaria, forse ugualmente importante, ma solo se fatta con rispetto e criterio..richiedo per un amico
Ah e io genitore ovviamente non posso andare a lavorare, ma questo è un dettaglio ovviamente

"la solita" è palese che tu non sia una docente. Stai equiparando un maestro/professore ad un medico/infermiere. Incredibile. Stare nelle categorie prioritarie che stanno ricevendo la vaccinazione non vuol dire svolgere lo stesso lavoro. Hai lavorato mai sotto pandemia dentro una piccola aula con 25 alunni e 2 insegnanti di sostegno? Ti è mai accaduto che durante la ricreazione, in cui i ragazzi per consumare la colazione hanno la mascherina abbassata, ti hanno involontariamente starnutito a 1 metro dalla tua bocca?
Magari sei proprio una lavoratrice in smat working a casa da sola...
Ignori.
Non hai idea e spari sentenze.
Rispetto gente per chi educa ed istruisce i vostri figli.

Analisi perfetta!!!!! No alla scuola in sicurezza (lo è già) si alle passeggiate, giochi, assembramenti e abbuffate senza rispetto delle regole e senza nessun controllo!!!!! Naturalmente le donne, e spesso anche gli uomini, devono rimanere a casa con i poveri bimbi delle elementari che non ce la fanno più con la DAD. Ma questo non importa alla politica, alla maggior parte degli insegnanti e ai sindacati che cavalcano le onde senza una visione olistica del mondo. VERGOGNA

"come previsto dall’Ordinanza n.13 del 15 marzo 2021."

13 marzo, ore 0.15.

Voila!