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Slitta ancora la nascita della nuova Adi. Pronta la protesta dei pazienti e delle loro famigilie. L'asl di Teramo firmerà l'accordo quadro?

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Maggio 2023.

Scrivevamo "Una storia di ordinaria follia sanitaria. Esiste un servizio che funziona e funziona bene in provincia di Teramo con i tempi della sanità ma con la professionalità di operatori sanitari che tengono al proprio lavoro e al rispetto di un’opera che non è solo prettamente sanitaria ma sociale e di ascolto di un territorio che ha sempre più bisogno di assistenza e di punti di riferimento. L’ADI ( assistenza domiciliare integrata) in provincia di Teramo e in Abruzzo corre il rischio di essere fagocitata in una serie infinita di cooperative e di non avere figure essenziali con cui legare un rapporto di stima e di fiducia. La durata dell’assistenza è prevista per un periodo non superiore a 6 mesi, anche se l’équipe può prolungare tale periodo valutando le necessità del caso» Abbiamo capito che a “Caval Donato”non si guarda in bocca ma anche nell’ADI di terzo livello il responsabile organizzativo è l’infermiere, mentre quello terapeutico è il medico di medicina generale. Una riforma dell’Adi regionale voluta dal Presidente Marsilio e dai suoi consulenti romani che potrebbe creare una macchina regionale immensa perdendo completamente il senso del territorio e delle aree interne. Vogliamo far parlare i numeri? In provincia di Teramo si occupano dell’Adi tre cooperative. Un fabbisogno stimato per circa 6 milioni e duecentomila euro. L’importo che sarebbe attribuibile all’Aric ( Agenzia regionale di informatica e committenza) andrebbe a svantaggiare l’attuale servizio di assistenza per 2 milioni e duecentomila euro. Quattro/quattro e cinquecentomila di euro destinati a base d’asta. Dobbiamo continuare? Le nostre domande finali? L’Aric ha comunicato che entro Giugno si dovrà avere funzionante l’interfaccia con il sistema gestionale regionale e i 13 diversi altri software. Come sarà possibile quando ora si hanno difficoltà a interfacciare anche una sola cooperativa con il sistema generale? La verità? La nuova gestione Adi è slittata almeno di un mese ma secondo i nostri calcoli anche di qualche mese, visto che i sistemi continuano a non parlare e interagire tra di loro. Dei software molto costosi che andranno a influenzare i bilanci delle cooperative e i relativi servizi. Le asl di Teramo e Chieti hanno iniziato l’Adi, il nuovo servizio con le gare d’appalto di un anno di durata più il rinnovo. Che cosa accadrà? Si andrà incontro a dei contenziosi? Chi pagherebbe in questo caso con un giudizio negativo? Senza contare i pazienti speciali come le persone affette da Sla che potrebbero dover cambiare infermieri. Lo sapete cosa comporterebbe?".

Ora si parla della nuova Adi per Gennaio 2024 mentre la protesta corre nei social e ci si prepara ad una vera e propria battaglia a difesa di un servizio sanitario essenziale..
Le problematiche? Stesso budget per tante cooperative significherà mancanza di medici, carenza di operatori adi, non si comprende come i pazienti saranno assegnati alle cooperative, ( il pensiero corre ai pazienti di sla), vari e tante eventuali per una riforma che avrebbe potuto trovare la giusta sintesi nell'accreditamento diretto. L'asl di Teramo? Servizio in corso potrebbe far slittare la firma anche a un anno e poi procedere in altro modo a tutela dei propri utenti "speciali". Vedremo. 

 

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Con due fenomeni a dirigere tutto è possibile....