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L'asl di Teramo è sotto attacco e nessuno reagisce. Il problema dell'accorpamento dei reparti e del piano ferie sulla salute dei pazienti...

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Prima di tutto un passo indietro di qualche giorno.
Fine Luglio quando il consigliere regionale, ex assessore, ora capogruppo di Forza Italia, Mauro Febbo, esce con una propria dichiarazione sulla falsa riga di  Roberto Santangelo, vice presidente del Consiglio regionale.

Leggiamo. 
Le Asl di Chieti e L’Aquila penalizzate nonostante i conti siano in ordine mentre per Teramo e Pescara, la Regione ha addirittura autorizzato lo sforamento dei tetti di spesa per il personale di circa 5 milioni di euro permettendo così la proroga di cinque mesi dei contratti degli infermieri e dei Oss in scadenza prevalentemente al 31 luglio. Non solo, ma apprendo con stupore e rammarico che per i fondi da destinare al nosocomio di Chieti si sta prefigurando un venir meno agli impegni presi in quanto a fronte delle risorse promesse, 60 milioni di euro, a oggi la Regione, e nello specifico il Dipartimento Regionale (la parte tecnica), ne metterebbe a disposizione solo 49 milioni".

Dopo queste dichiarazioni siamo stati in attesa per oltre 10 giorni di assistere a una levata di scudi da parte del territorio teramano che per un decennio ha retto le tracimazioni delle altre asl regionali.

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere degli accorpamenti dei reparti nei presidi ospedalieri di Teramo per garantire le ferie estive a medici e infermieri.
Vero?


Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere che per l'asl di Teramo si tratta di una necessità gestionale legata alla carenza di organico che è vincolata ai tetti di spesa per il personale che, peraltro, sono stati superati per quanto riguarda l’ultimo anno.
Vero?

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere che l’accorpamento dei reparti comporta una riduzione dei posti letto a disposizione per la popolazione residente e per i turisti che afferiscono presso le nostre località di villeggiatura.
Vero?

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere che  non è accettabile che il diritto di usufruire del riposo, come delle ferie, vada a scontrarsi con il diritto alla salute del cittadino che vede nelle ferie del personale sanitario l’incubo di lunghe ore di permanenza presso consultori o pronto soccorso.
Vero?

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere un plauso  doveroso ai dipendenti della ASL di Teramo, medici  infermieri e OOS,, che hanno dimostrato grande professionalità con capacità di garantire un’assistenza qualificata e costante nonostante gli spostamenti richiesti in reparti diversi da quello di appartenenza.
Vero?

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere  che la situazione non è omogenea sul territorio regionale a causa di uno storico di spesa che ha portato ad avere a disposizione un numero di personale per posto letto maggiore in alcune aziende rispetto ad altre; infatti il tetto di spesa a cui si fa riferimento riguarda la spesa del personale  nel 2004, diminuita del 1.4%; pertanto chi ha speso di più prima, oggi si vede favorito  da dei tetti di spesa maggiori: utile sarebbe un riequilibrio a livello regionale e questo è una scelta politica da portare avanti.
Vero?

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere che si dovrebbe parlare di PTFP (Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale) di FTE (full time equivalent) nella pianificazione dei fabbisogni ed invece nel periodo estivo assistiamo da almeno un decennio alla riduzione della disponibilità per l’utenza del numero di posti letto che, evidentemente, è maggiore nelle ASL penalizzate dalla carenza di personale.
Vero?

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere  che in alcuni contesti sono particolarmente gravi in particolare per il personale di pronto soccorso e sala operatoria che sono le prime linee per la gestione di situazioni di urgenza ed emergenza.
Vero?

Febbo e Santangelo si sono dimenticati di scrivere  che il ricorso ad assunzioni a tempo, rivolgendosi ad agenzie interinali di settore, possono essere state utilizzate in fase di rientro di bilancio ma al momento occorre una vera programmazione regionale che consideri i fabbisogni di personale in base al numero di posti letto e in base al numero di residenti, portando al primo posto l’efficientamento dell’ospedale e successivamente della rete territoriale.
Vero?

La ASL di Teramo ha diritto di essere tutelata a livello regionale da una politica che deve considerare il diritto alla salute dei cittadini del territorio regionale alla stessa misura.

Compito del SSN è garantire alcuni livelli di assistenza minimi su tutto il territorio nazionale. Quello a cui stiamo assistendo attraverso questo sistema dell’aziendalizzazione è una incapacità da parte della politica regionale di attuare una pianificazione che tenga conto delle reali esigenze dei vari territori provinciali e consideri le risorse reali presenti sul territorio delle singole ASL.

Possibile che solo le forze sindacali siano riuscite a trovare un punto d'incontro sulla questione Bilancio e presto solleveranno una protesta contro simili sterili critiche?
La Politica?




 

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Commenti

Gisto, dov'è la poltica e dove sono i politic teramani? Il loro disimpegno ha portayo perfno alla spartzione della nostra povncia nii 2 collegi elettorau alla camera di pescara e l Aquila. Graze ai nostri sindaci e agli altri amministratori che nn s sono mai fatti sentire per improbabili vantaggi pesonali. Apriamo gli occhi il 25 settembre prossimo !!!

È giusto che i politici locali considerino adeguatamente i lavoratori ed jcittadini utenti della ASL di Teramo!

Una politica che cammina per inerzia e con la marcia in folle. Tutti “fermi” a pensare al loro personale futuro destino! Una politica statica, apatica e autoreferenziale. Eppure l’avversario sarebbe facilmente attaccabile. Il nulla del nulla. Presenzialisti dove non servono, assenti quasi dappertutto. AMEN

ma è necessario fare le ferie ad agosto quando stanno tutti in ferie??