Prima una lettera.
Gentilissimo Giancarlo,
sono la mamma di una bambina con disabilità che effettua le proprie sedute di psicomotricità e logopedia presso un centro privato in regime di convenzione con la ASL di Teramo.
Con mia somma sorpresa oggi sono venuta a sapere che il personale di detto centro non è stato ancora sottoposto alla vaccinazione anti-SARS-COV2 da parte della ASL.
Sono ovviamente d'accordo che per primo sia stato vaccinato il personale sanitario della ASL; sono altrettanto d'accordo che per primi vengano vaccinati gli ultra-ottantenni e le persone più a rischio. E va benissimo che vengano poi vaccinate le forze dell'ordine, gli insegnanti e coloro che svolgono servizi essenziali.
Mi risulta, per esempio, che l'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Teramo abbia fatto in modo, giustamente, di far vaccinare anche il personale non sanitario degli studi medici privati; mi risulta che la stessa ASL abbia, giustamente, fatto vaccinare anche il personale delle ditte esterne che prestano servizio nelle sue strutture (per esempio le ditte delle pulizie o il personale amministrativo esterno).
Mi chiedo però cosa abbia diverso il personale dei centri di riabilitazione privati che operano in convenzione, e quindi di fatto PER CONTO DELLA ASL, per non meritare uguale trattamento.
Tanto più che questi OPERATORI SANITARI hanno spesso e volentieri a che fare con gli stessi pazienti fragili che si è ritenuto opportuno proteggere per primi (per esempio nelle RSA) e che spesso sono completamente indifesi non riuscendo nemmeno a tollerare le più banali mascherine.
Visto e considerato che la ASL sa benissimo quali sono le strutture che erogano prestazioni per suo conto, dal momento che vi indirizza i propri pazienti, non dovrebbe preoccuparsi di garantirne la sicurezza allo stesso modo di quelli che prende in carico in prima persona? O sono forse figli di un dio minore?
Poi certo, diceva qualcuno che ha fatto un po' di strada che "a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca"... e in effetti guardando i numeri, pubblici, del personale "non sanitario" che è stato vaccinato già nelle primissime fasi, qualche cattivo pensiero verrebbe pure...
Ma io ai cattivi pensieri rinuncio ben volentieri, insieme a tutte le altre cose che io e la mia famiglia evitiamo per cercare di non mettere a rischio mia figlia. Il personale del centro dove lei è in trattamento applica tutte le precauzioni e gli accorgimenti per la sicurezza dei suoi pazienti.
Sarebbe il caso che anche la ASL facesse del suo...".
Cara Signora, da oggi pomeriggio, l'asl di Teramo, inizierà a vaccinare gli operatori sanitari delle strutture private in convenzione.
La ringrazio e un abbraccio per sua figlia a tutta la sua famiglia.

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Ecco una lettera che , in maniera garbata e propositiva , affronta un problema che esiste e giustamente lo mette in rilievo. Fa piacere leggere ed ascoltare persone come Lei signora che , al di fuori di atteggiamenti isterici e di saccenteria, espone un suo problema ed una soluzione al suo superamento.Mi unisco a Falconi nell’abbraccio a sua figlia ed alla sua famiglia.
Scusate io appartengo al settore pulizie multiservizi una domanda se possibile ma noi siamo una categoria a rischio??? Dovremmo essere vaccinati visto che stiamo sempre a rischio di contagiarci??? Vi ringrazierei per la risposta