Non siamo una categoria a rischio.
Non lo sono i giornalisti e non lo sono i blogger.
Intervistiamo centinaia di persone; entriamo nei covid center e parliamo con i positivi.
Aiutiamo i famigliari; raccontiamo universi paralleli.
Eppure, siamo invisibili.
Questa non è una notizia ma un ricordo di una donna che sapeva raccontare il suo territorio e che ho avuto la fortuna di conoscere tanti anni fa nella nostra bella Napoli.
Valeria D'Esposito che su Visit Campania scriveva pochi giorni fa.
Valeria che è deceduta con il Covid 19. "
....A proposito di questo, volevo condividere con te quello che che mi è successo a febbraio.
Nella terza ondata, che non avrebbe dovuto esserci, il covid ha raggiunto anche me.
Ebbene sì, mentre ero in attesa della chiamata per il vaccino, un giorno all’improvviso mi sono sentita poco bene.
È stato davvero un attimo: ero al pc, tranquilla a scrivere e a bere il mio tè, e in un secondo ho sentito le forze venire meno, mentre la gola iniziava a bruciare e la testa a pulsare di dolore.
Sembrava la scena di un film, perché proprio nello stesso momento, anche mio marito iniziava a sentirsi poco bene.
In tempi di pandemia questo genere di eventi non si possono ignorare, così abbiamo deciso immediatamente di isolarci, e di chiamare un laboratorio analisi per fare un tampone molecolare a domicilio.
Nelle ore successive, mentre i sintomi aumentavano, ho deciso di avvisare le persone che avevo incontrato nei giorni precedenti, chiamandole per chiedere loro di fare un tampone e verificare eventuali positività. Per fortuna loro tutti bene.
L’esito dei nostri invece, è arrivato in un giorno e ha confermato quello che ormai ci era già abbastanza chiaro.
I giorni seguenti sono passati tra terapie, innalzamenti improvvisi della temperatura, spesa online, saturimetrie, emozioni contrastanti, ansia e frustrazione.
Non ne siamo ancora fuori, ma tra una febbre e l’altra ho trovato l’energia per scrivere queste righe.
Le mie priorità future? Due cose che già avevo nel cuore: avere massima cura di me stessa e riprendere a viaggiare.
In Campania marzo inizia ancora con la zona arancione ha portato sull’orlo del collasso tante attività, i musei hanno chiuso di nuovo, la didattica in presenza probabilmente ha provocato più danni che benefici.
San Valentino e Carnevale sono passati senza troppo clamore, ma in tanti sono riusciti a regalarsi un pranzo al ristorante o una notte in hotel. Ormai gli attimi di spensieratezza vanno “rubati” appena si presenta l’occasione.
Ma sono poi davvero attimi spensierati?
Su Visit Campania in molti hanno cercato idee per trascorrere in modo speciale la festa degli innamorati, segno che non abbiamo smesso di sognare, e che la voglia di tornare alla vita è più forte che mai.
Per il resto le occasioni di evadere sono ancora molto poche, tocca aspettare.
Il 2021 sarà ancora l’anno del turismo di prossimità, anche se l’introduzione del passaporto sanitario, potrebbe fornire occasioni non previste.
Qualche spunto per le prossime passeggiate ed escursioni giornaliere in Campania (salvo restrizioni)?
Una delle destinazioni “sempreverdi” che raccomando è la Cipresseta di Fontegreca, con il suo bosco verticale di cipressi, e i rivoli del fiume Sava che saltellano da una roccia all’altra formando belle pozze d’acqua dolce e fredda, dove immergersi d’estate.
Noi giornalisti nella terza ondata che non esiste....
Valeria aveva 49 anni...
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Tachipirina e vigile attesa?