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ASL 1 LE NOMINE DI ROMANO CONFERMANO LA TARANTELLA DELLE POLTRONE NEL CENTRODESTRA FEDELE “DIANO SUBITO SPIEGAZIONI, LA ASL 1 HA IL DOVERE DI DOTARE IL SERVIZIO SANITARIO DI PRIMARI E CAPI DIPARTIMENTO”

di Giancarlo Falconi
4 minuti

"Se il buongiorno si vede dal mattino, questo non sarà un buongiorno.

Il primo atto formale del nuovo dirigente Ferdinando Romano, voluto fortemente dalla Lega alla guida della Asl 1, è di fatto un ripristino dello status quo politico che annulla l’atto dovuto del suo predecessore, Roberto Testa, con cui 5 dirigenti della Asl 1 sono stati dichiarati decaduti dei rispettivi ruoli. Un gioco di poltrone in cui a fare da padrone sembrano essere  sempre le logiche partitiche di scontro all’interno del centrodestra. Mi duole quindi dover affermare che ancora una volta il bene dei cittadini e la volontà di offrire al sistema sanitario pubblico un’organizzazione equa ed efficiente viene fagocitata dalla lotta di potere all’interno della maggioranza” ad affermarlo è il Consigliere regionale Giorgio Fedele che continua “Ci saremmo aspettati altro. La nomina dei primari e dei nuovi capi dipartimento, per esempio, sarebbe stato sì un elemento di rottura con il passato, non certo l’atto che annulla il decadimento di chi, come la dottoressa Sabrina Cicogna voluta dalla Lega come direttrice sanitaria durante la pandemia, è al terzo  mandato e al settimo anno in funzione dirigenziale, nonostante il naturale decadimento. Secondo i tempi stabili dall’atto aziendale, infatti, la carica dovrebbe essere triennale con una sola possibilità di proroga. Ma questo in particolare sembra essere un ripristino voluto dalla Lega, attuato da un uomo nominato dalla Lega, che restituisce il ruolo a un dirigente vicino alla Lega. Le giustificazioni a questo “atto politico” messo in campo dal Direttore Romano non reggono. La realtà dei fatti è che la Regione a trazione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sta approvando in enorme ritardo la Rete ospedaliera per il triennio 2019/2021. Un atto che, oltre a mortificare oltre ogni modo la Asl 1, contempla un ritardo così clamoroso non può certo sancire i tempi per l’organizzazione di strutture amministrative che fanno il buono e il cattivo tempo dell’offerta sanitaria pubblica.

Il direttore Romano deve procedere immediatamente per garantire la direzione dei reparti e dei dipartimenti alla Asl 1: l’Ospedale di Avezzano ha bisogno di nuovi primari in divisioni che sono gestiti da molti anni da facenti funzione;in tutta la Asl 1 devono essere nominati i primari delle unità complesse e successivamente procedere alla nomina dei capi dipartimento, secondo le regole dell’atto aziendale e non secondo proroghe e pezze di appoggio per giustificare scelte politiche e ritardi di programmazione che ci hanno reso lo zimbello d’Abruzzo.

Su questo fronte mi aspetto risposte chiare dalla direzione Asl e dall’Assessore Verì che è stata a guardare immobile per oltre un anno il precedente direttore mettere in ginocchio la nostra sanità, nonostante le numerose denunce portate alla sua attenzione dal sottoscritto in merito alla pessima gestione della pandemia. Se l'Assessore pensa che permetteremo il ripetersi della storia si sbaglia di grosso. Sono pronto a portare il tema all’attenzione del consiglio regionale prima che si percorra una strada sbagliata, ancora una volta, e che a pagarne le conseguenze siano i cittadini”. Conclude.  


Scrive Stefania Pezzopane, deputata del PArtito democratico.


“Il direttore generale appena arrivato nella Asl L’Aquila inizia il walzer delle poltrone e delle teste. Mi sarei aspettata che la drammatica esperienza della pandemia avesse insegnato a tutti che con la Sanità pubblica non si scherza, che dall’efficienza e dal funzionamento delle nostre strutture sanitaria dipende letteralmente la vita dei cittadini. E invece in Abruzzo dobbiamo assistere con sconcerto a giochi di potere, uno spettacolo indegno di nomine e contro nomine dettate solo dalla guerra per bande all’interno della destra. Appartenenza e fedeltà politica invece di criteri all’insegna del merito e della preparazione, dispetti e prove di forza all’interno della coalizione di centrodestra: questo è quello che sta accadendo. Ed è scandaloso, perché mina alle basi la salute di tutti. Il governatore Marsilio non solo non sta facendo nulla per impedire questo scempio, ma sembra addirittura parte attiva in questa partita giocata sulla pelle dei cittadini. D’altra parte ha ghigliottinato l’ex direttore Testa fregandosene del rischio che la regione debba risarcire somme ingenti(come sta avvenendo per l’ex direttore Mancini). Questa partita non ha niente a che vedere con il miglioramento della sanità abruzzese, che ne avrebbe un bisogno disperato, ma riguarda solo lo scontro tra forze politiche incapaci di governare. Si fermino prima di combinare ulteriori disastri”.

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Commenti

DESTRA O SINISTRA IL SISTEMA È LO STESSO
Gli Ospedali sono la Plaza de Toros dove si si combattte la perenne lotta per il POTERE, sulla pelle dei cittadini!
È il SISTEMA che dovrebbe essere riformato, quel SISTEMA che ha, purtroppo, trasformato le ASL in spietati centri di potere e di profitto !
Ma la politica, TUTTA la politica, non ha NESSUNA "voglia" di "inoculare " MERITO & ECCELLENZA negli Ospedali !
Com'è triste Venezia
Aznavour