Salta al contenuto principale

I segnalibri che raccontano la nostra storia..

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Immaginate  di vincere la conta con uno dei tuoi migliori amici per la biografia di Gabriele D'Annunzio curata da Maurizio Serra.
Quando in libreria c'è solo una copia, si gioca.
L'Imaginifico che il Marinetti ne descrisse la copiosa calvizia come " piccolo idolo d'ebano dalla testa d'avorio".
Immaginate di accoppiare alla lettura luculliana,  il sorbetto al limone de La Bellezza di Umberto Eco.
Il relativismo tra una citazione di Guinizelli e la leggerezza della violoncellista Charlotte Moorman.
Ecco, il segnalibro di Ivan Graziani o di Ennio Flaviano, potrebbero cambiare la musica e il ritmo della lettura.
Un passaggio in un'altra dimensione, distrazioni, operazioni e nuove porte dell'anima.
La nostra carta d'identità culturale che ci permette di non avere confini o muri umani.
Segnatori emotivi che leggono con il dito e portano il tempo dei ricordi al labirinto della verità.
Pistattori.
IL primo segnalibro nacque all'interno di un libro da messa, il resto li ha messi il libraio Christian che ci rimembra di essere teramani, prima di tutto. 


 



 

Commenta

CAPTCHA