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Abbiamo letto i documenti. Tonnellate di rifiuti stipati a Sant'Atto. A chi interessa la bomba ecologica? Chi non ha paura?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Un'area di ben seimila metri quadri con circa 4 mila tonnellate di rifiuti stipate all'inverosimile, internamente ed esternamente. L'area di Sant'Atto è stata riposta nuovamente sotto sequestro dopo che i soliti ignoti hanno rotto i sigilli e scaricato altri rifiuti non catalogati e tipizzati.  Un incendio potrebbe creare un nube tossica senza precedenti nel territorio abruzzese. Nei documenti di cui siamo venuti in possesso leggiamo di una istanza di dissequestro presentata dal liquidatore della New Eco srl. Il promittente acquirente avrebbe garantito dopo l'acquisto per sei mila euro, lo smaltimento dei rifiuti per un costo che teoricamente si aggirerebbe intorno ai 500 mila euro. L'istanza di dissequestro fu respinta dal tribunale di Teramo con motivazioni agli atti ma che ovviamente era legata alla bonifica preventiva e di legge dell'intera area. Questioni legali a parte, oggi quell'area è un vero e proprio pericolo per la salute pubblica. Chi interviene?  

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