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Lavoratore in nero intascava la disoccupazione...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo, in collaborazione con l’Arma territoriale e nell’ambito delle attività promosse dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno condotto nell’ultima settimana una serie di controlli straordinari su diverse aziende della provincia. L’obiettivo è stato quello di tutelare i lavoratori, garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e contrastare eventuali percezioni indebite di indennità da parte degli enti pubblici.

Due dei controlli hanno riguardato realtà nelle quali, nei mesi scorsi, si erano verificati infortuni gravi. Nel primo caso, avvenuto in una località balneare lo scorso luglio, una donna era stata investita da un velocipede mentre camminava lungo una via cittadina. Le indagini hanno accertato che la donna si trovava costretta a procedere sulla carreggiata poiché entrambi i marciapiedi erano inaccessibili: uno occupato da un cantiere edile con autorizzazione scaduta e privo del percorso alternativo previsto, l’altro inagibile e senza alcuna segnalazione.

Nel secondo caso, una dipendente di un esercizio commerciale aveva riportato lesioni durante le operazioni di sistemazione del magazzino. Gli accertamenti hanno evidenziato che il datore di lavoro aveva fornito attrezzature non conformi e non incluse nel Documento di Valutazione dei Rischi, in violazione delle norme sulla sicurezza.

Durante ulteriori attività investigative, i Carabinieri del NIL hanno inoltre scoperto un lavoratore completamente in nero, percettore di indennità di disoccupazione, e un uomo che aveva presentato false dichiarazioni per continuare a ricevere l’indennità di invalidità destinata alla figlia, risultata in realtà normodotata. Entrambi i casi, riconducibili all’ipotesi di truffa ai danni dello Stato, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria e agli Enti competenti per il recupero delle somme indebitamente percepite.

L’azienda che impiegava il lavoratore irregolare è stata immediatamente sospesa e sanzionata. Nel complesso, i controlli hanno portato all’elevazione di ammende per 12.825 euro e di sanzioni amministrative per 6.100 euro, per un totale complessivo di 18.925 euro.

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