ll'On. Antonio Zennaro al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la riduzione del numero di filiali «ex Tercas» della Banca Popolare di Bari, previsto dal «Piano industriale di riorganizzazione 2021-2024», rischia di influire negativamente sul tessuto economico soprattutto dei piccoli comuni delle aree interne, compromettendone anche l'attività turistica, venendo meno il requisito di capillarità e di vicinanza all'articolato sistema imprenditoriale, soprattutto in relazione al problema di accesso al credito per le micro e piccole e medie imprese. Con particolare riferimento all'Abruzzo, dove Banca popolare di Bari ha una quota di mercato del 13 per cento circa, in termini di depositi, e del 18 per cento in termini di filiali;
tenendo conto delle informazioni veicolate sulla stampa circa l'imminente chiusura di sei filiali nei comuni dell'area interna della provincia di Teramo: Ancarano, Aprati, Canzano, Castelli, Castilenti e Tossicia;
la Banca popolare di Bari è controllata da Mediocredito centrale spa, a sua volta interamente partecipata da Invitalia –:
se si intenda avviare un'iniziativa di confronto e dialogo con l'amministratore delegato di Mediocredito centrale; Bernardo Mattarella, il Presidente di Banca Popolare di Bari, Gianni De Gennaro, e l'amministratore delegato di Banca Popolare di Bari, Giampiero Bergami, con le parti sindacali e con le amministrazioni coinvolte, affinché si converga verso una strategia più attenta al problema del mantenimento dei presidi sul territorio e dell'accesso al credito, oltre che alla tutela dei lavoratori impegnati nelle suddette filiali;
se e quali ulteriori iniziative di competenza si intendano adottare al riguardo.
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Ma la politica dov'era quando senza motivo Tercas è stata commissariata e in 18 mesi di commissariamento ha fatto il miracolo di creare 600 milioni di euro di perdite per regalare la banca e la Caripe alla famiglia Iacobini di Bari e cercare di salvare la Popolare di Bari che già all'epoca era un colabrodo?