Gli uffici comunali di Teramo hanno dovuto applicare l'ordinanza ministeriale numero 388 art. 3 comma 2
In sintesi quella che condanna chi cambia residenza alla perdita del contributo per l'autonoma sistemazione. Un numero preoccupante, lo sarebbe anche una sola famiglia, ma settanta nuclei famigliari, rappresentano un disagio sociale. Allacci delle utenze e inserimento all'interno del paniere per il pagamento dell'immondizia. Errori burocratici che nulla hanno a che fare con i furbetti. Gli uffici comunali hanno chiesto un'interpretazione più umana della norma alla protezione civile nazionale. Che accadrà?
Guarda il video https://www.youtube.com/watch?v=nYj0U9WJzjM
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È proprio una storia all'italiana... le utenze risultano allacciate come seconda casa e il decreto come sempre accade è ad interpretazioni e non per certezze avute. Ci sono infatti anche chi percepisce l'autonoma sistemazione solo perché non ha fatto il cambio di residenza ma in effetti non ci abita o persone che usufruiscono di una seconda casa a prendono il contributo... Speriamo che vengono fatti più controlli in merito , aiutare SI arricchire NO!
Faccio parte di quelle 70 famiglie a cui è stato sospeso il Cas e ancora non riesco a capire quale risposta stia aspettando il Comune, dal momento che la Protezione Civile aveva già risposto al comune di Spoleto che, all'indomani del terremoto aveva posto lo stesso quesito,
http://www.comunespoleto.gov.it/contributo-autonoma-sistemazione/
La protezione civile allora confermava il diritto al sussidio nonostante il cambio di residenza.
Non voglio pensare a noi Teramani come "terremotati di serie B"
Mi chiedo molto spesso, ma perché in questo nostro paese Italico,avvolto dalla BUROCRAZIA,dalla poca o inesistente comunicazione ed informazione,
non PREVALE MAI IL SENSO DELLA RAGIONE?