La sindacalista e giornalista e addetta stampa della Provincia di Teramo, Pina Manente, risponde al nostro articolo https://iduepunti.it/02-07-2018/ordine-dei-giornalisti-quando-una-sindacalista-ti-delude
Caro Giancarlo il tuo articolo incarna, e lo esemplifica, il mio ragionamento: racconti un fatto privato, ne dai una tua interpretazione, attacchi una persona (che sia io è ininfluente, varrebbe per qualsiasi altro) senza alcun contraddittorio: ecco esattamente quello che il giornalismo non dovrebbe fare.L’articolo 2 (Diritti e doveri) della legge professionale 69/1963 recita: “E’ diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori…” Ma la mia non è una rettifica, mi piacerebbe molto un contradditorio invece. Chi scrive ha una grande responsabilità, nelle sue mani passano storie e persone, se racconti solo una parte di quella storia allora non stai facendo giornalismo e spesso rischi di far male ingiustamente alle persone. Se segui un’inchiesta e la pompi per mesi e poi non dai alcuna notizia delle assoluzioni e delle motivazioni dell’assoluzione, non stai facendo giornalismo. Se scrivi facendo intendere con allusioni e giudizi, senza raccontare i fatti, non fai giornalismo.Al nocciolo della storia io pongo (e non solo a te) una questione di etica professionale e non lo faccio come sindacalista (Sindacato e Ordine sono cose molto diverse) ma come semplice iscritta ad un Ordine professionale.Al dunque, l’altra mattina, e tu eri lì quindi avresti potuto benissimo replicare, incazzarti mandarmi a quel Paese…. ma vuoi mettere il fascino solitario della tastiera. Io ho detto che un iscritto all’Ordine deve rispettare le leggi della deontologia e che non è che la mattina faccio il giornalista e il pomeriggio faccio il blog e scrivo quello che mi pare (tranquillo sei in buona compagnia): non funziona così. Nessuna testata giornalista pubblicherebbe commenti anonimi, troppo facile, chiunque può gettare pietre nascondendo la mano. Il giornalismo è l’esatto contrario: responsabilità oggettiva e soggettiva di quello che si scrive, trasparenza, documentazione.Il giornalista è uno “storico” dell’attualità (scusa l’ossimoro) quindi può certamente accadere che quello che oggi pare vero o veritiero e accertato, domani venga smentito da altri fatti o da altri testimoni. E il giornalista racconterà anche questi nuovi fatti.Ancora, lasci intendere che ci sono giornalisti “veri” che si fanno pagare. Problema. Un giornalista vero e senza virgolette (e che ovviamente non si fa pagare… non da quelli di cui dovrebbe o non dovrebbe scrivere, per dire) una cosa così non la butta là. Questo si fa dal barbiere, o in portineria. O all’osteria. Un giornalista vero fa un’inchiesta,trova nomi e prove, e quando (e se) ce li ha, li pubblica oppure si rivolge a quell’Ordine dei Giornalisti cui ti vorresti iscrivere perché è motivo di cancellazione, comunque una notizia. Non un’insinuazione. Altrimenti è solo la vecchia storia del ventilatore, e di quello – anche non esattamente urbano e profumato - che gli lanci contro.Tu sostieni (e non mi pare, a memoria, che sia la prima né l’unica volta) che hai conosciuto “i più grandi giornalisti italiani, i grandi scrittori” (che intanto sono due cose diverse: proprio come la cronaca e la fantasia). Anche qui, constato che far nomi è una cosa che non ti piace troppo.Infine io non sono e non mi sono mai sentita (e men che meno vantata) di essere una grande giornalista. Sono solo una che lo fa da un tot, che ha attraversato varie esperienze professionali nell’’editoria privata (giornali, televisione settimanali) e nel pubblico, e ha imparato che la prima lezione è sapere che si fallibili; che si fanno errori; che bisogna ogni giorno fare attenzione a ogni passo, e far tesoro di quelli commessi (guarda, tanti) per imparare, e non ripeterli. Ultima notazione, la Provincia, il Presidente, il mio ruolo nell'ente, non c'entrano nulla con le mie considerazioni: queste riguardano esclusivamente l'ambito professionale e i tanti modi con i quali, in questi anni, mi sono impegnata, non solo per me stessa evidentemente, a rappresentarne problemi, contraddizioni ed orizzonti. L'accostamento è del tutto improprio e questo si vagamente minaccioso".
Cara Pina,
ti potrei rispondere con le parole di mio padre che ha fondato a Teramo la Cgil Banca ed è stato il Primo Segretario ma sono parole di alto valore che non trovano dignità in questo contesto.
Contraddittorio?
Spiegazioni sulla mia risposta?
Tono minaccioso?
Io ero in Provincia per svolgere il mio lavoro per il quale sono stato regolarmente assunto.
Io ero in Provincia e ho assistito al tuo ciarlare ad alta voce con Alfredo Giovannozzi sulla mia futura richiesta di iscrivermi all'Ordine dei Giornalisti.
Io era in Provincia e una sindacalista dell'Ordine dei Giornalisti, fuori dal quadro del suo lavoro istituzionale, ha manifestato il suo interesse critico nei miei confronti.
In maniera assolutamente gratuita.
Non era un fatto privato ma un modo inelegante e fuori luogo di parlare di una persona che in quel momento rappresentava una testata giornalistica.
Nella tua risposta, ricordandoti che non ti ho scelta come interlocutrice ma che sono stato costretto a difendermi occupando impropriamente questo spazio di libertà, luogo che mi vede ospite di infinite battaglie sociali a cui ho apposto la mia faccia e la mia firma, mancavano solo tre parole.
(1)Scusa, (2)ho (3)sbagliato.
Avrebbe fatto seguito un caffè e un abbraccio.
Buona giornata e buon lavoro...
Giancarlo Falconi
( Blogger_regolarmente assunto e amico di tutti i precari giornalisti che percepiscono 5 euro lordi ad articolo)
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Commenti
Caro Giancarlo a Settembre sarà a Teramo per una serie di incontri istituzionali.
Avrò il piacere di salutarti e di ringraziarti. Per come sei e per chi sei.
Alla zelante D.ssa Manente vorrei citare un articolo del 2011 del quotidiano online linkiesta che si occupò di rifiuti.
Due giornalisti che hanno firmato su La Repubblica scrivono anche di Giancarlo, il nostro Giancarlo.
Buona Estate a tutti...
https://www.linkiesta.it/it/article/2011/09/02/in-abruzzo-sta-per-arriv…
Excusatio non petita ......
Presuntuoso fino alla fine...
Dovresti inserirlo sotto il tag : scazzi privati
LIVORI IN CORSO!
Battibecchi, mon amour.
Tuttavia ritengo del tutto inutile l'Ordine dei Giornalisti, anzi nocivo alla LIBERTÀ di espressione.
Timidamente lo ritengo il rifugio ideale per piccole donne e piccoli uomini a disposizione della politica.
Il GIORNALISTA non dovrebbe avere famiglia.....??!
Aznavour
Solo due cose, oggettive alla lettura della pagina. La prima riguarda il metodo: se si pubblica una lettera di risposta non si mette direttamente sotto la contro-risposta; la seconda di merito: nella contro-risposta non si affronta nessuno dei punti evidenziati dalla lettera di Manente.
Premetto, non mi solo mai occupato di politica; ho letto l'art relativo al link del professore, Bravo, noi teramani ti dobbiamo molto, continua così. Non capisco la Sindacalista, parole; parole,,.....
B R A V O G I A N C A R L O
Il giornalismo ha le sue regole. Non è obbligatorio diventare giornalisti o iscriversi all'Albo dei Giornalisti. E' una libera scelta. Quando però si decide di intraprendere questa strada, le regole vanno rispettate. Un abbraccio e... benvenuto tra noi
Tania forse non hai capito l'articolo anzi gli articoli.
Ciò che ha fatto la tua collega ( non la mia) è semplicemente imbarazzante.
Il resto per me deontologia ha due soli sinonimi, educazione e rispetto per il prossimo.
Appunto sono senza parole
O Pina .... Ma chi parla ??? Chi sei
Anche la Bonnici Castelli scende in campo per l'ordine?
Una crociata contro Falconi?
Il mondo va a 3.000: adeguatevi signore, i sepolcri imbiancati delle corporazioni sanno di vecchio e di muffa. Rinnovatevi.
Un fetore di vecchio e di chiuso. Misto a naftalina.
Spalancate le finestre e aprite gli occhi.
Abolite i cosiddetti Ordini.