Vanno bene tutte le teorie psicologiche, sociologiche, antropologiche, genitoriali, amichevoli ma la domanda rimane al netto di tutto e tutti, esclusa la tara e il peso adolescenziale della solitudine da pandemia, dal mondo perduto e il resto ma che cosa non hanno compreso i nostri ragazzi?
Questa foto è stata scatta da un attento lettore.
Ore 19. Vicino a piazza Sant'Anna a Teramo.
Potrebbe essere una piazza di Napoli o i Navigli di Milano.
Nulla cambia al cospetto del moto a luogo.
Oltre 30 ragazzi che torneranno a casa dai genitori, dai nonni e dai fratelli con l'alta possibilità di essere un vettore del virus e forse, di essere loro stessi i prossimi malati o vittime da covid 19.
Che cosa non hanno compreso?
Il valore della vita, della propria vita e dei propri affetti?
Le zona rosse ci circondano e presto torneremo a un chiuso lockdown.
Aumentano i ricoveri nelle terapie intensive e sono bloccate le operazioni ordinarie. Si muore di cancro e di malattie cardiologiche perchè tutto è fermo, immobile, compresa la prevenzione, vera cura di sopravvivenza.
Che cosa non hanno capito?
Dove abbiamo sbagliato?

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Iniziare seriamente con le multe! Si sveglieranno anche i genitori!
Nei confronti dei nostri ragazzi abbiamo sbagliato, ormai da due o tre generazioni addietro, a non responsabilizzarli più di tanto, evitando loro qualsiasi problema o pensiero, a non avere il rispetto degli altri specialmente verso gli anziani, i meno fortunati, i diversi. Ad estraniarli da ogni concetto di solidarietà, di fratellanza, di amor di patria, inculcando loro solo vanità e superficialità. Ecco dove abbiamo sbagliato noi genitori, pensando di far bene non ci siamo resi conto di aver contribuito, e non poco, all'attuale degrado sociale.
Loro (i giovani) hanno capito a differenza degli altri che un virus che ha un tasso di mortalità di 2, 3 volte superiore all'influenza stagionale e che nel 99,999% dei casi se sei in salute non ti porta nessuna complicazione non giustifica l'adozione di misure dittatoriali volte a chiudere l'economia di un paese, la vita sociale, il senso stesso della vita, far fallire le imprese, far suicidare le persone. Chi nega che sono più dannosi gli effetti dei DPCM che quelli del virus, ad oggi, non ha più scuse. I giovani ci ricordano che stiamo sbagliando. Loro vogliono vivere nel senso più bello del termine, non sopravvivere chiusi in casa come topi. Le cure ci sono per il virus quindi basta vivere da reclusi.
Ok a Marzo 2020 quando la cosa è arrivata inaspettata all'improvviso, oggi ci sono terapie e mezzi per affrontare la cosa e di certo bloccar il tessuto sociale -economico del paese non aiuta nessuno.
Caro solito.......ne sei sicuro??
Il QI (misuratore del tasso d’intelligenza) de IL SOLITO è stupefacente! Per quanto riguarda le alte cognizioni scientifiche che gli consentono, insieme ai suoi pseudo giovani sodali, le certezze affermate mi astengo per carenza da parte mia delle stesse.
Finché ci sono persone che pensano che la malattia è quasi come l'influenza di che parliamo? Però le terapie intensive sono piene e, salvo urgenze, non si può accedere ai ricoveri né agli interventi chirurgici!!!!! Quanto sarebbe bello se il virus potesse colpire solo quelli che non credono e/o non rispettano le regole !!!!!!
Fabrizio
Ma si arrestiamoli già che ci stiamo. Mettiamoli agli arresti domiciliari.
ah già... gia ci sono.