Vi assicuro ho dovuto leggere la circolare destinata ai direttori generali, ai dipartimenti di prevenzione, ai responsabili dei servizi IESP asl della regione Abruzzo, al direttore dell'ufficio scolastico Usr Abruzzo, tre volte.
Ho chiesto lumi anche al mio vicino di Bar che sorseggiava un buon caffè seduto e comodo, la sua reazione?
Ha indossato la mascherina.
Art. 6 ....la sospensione dell'attività didattica in presenza dei relativi gruppi di classe, in caso di positività di uno o più insegnanti, risulta ingiustificata.
La sospensione dell'attività didattica non deve essere disposta in caso di positività di un operatore scolastico non docente.
Scrive la Uil.
Le organizzazioni sindacali, presenti al tavolo con i rispettivi segretari regionali, hanno chiesto unitariamente all’Assessore Verì di ritirare la circolare, evidenziando al Direttore dell’USR dott. Tozza, la necessità di dare immediate indicazioni alle scuole, comunicando la loro ferma intenzione, nel caso in cui al termine della riunione la circolare in questione non fosse stata ritirata, di dare inizio ad una campagna di mobilitazione regionale. In particolare, la UIL scuola Rua Abruzzo, nella persona di A. Di Zazzo ha ribadito che la nota emanata dal dipartimento della salute e trasmessa dall’USR Abruzzo, al di là della legittimità specifica opinabile e contestabile, è lesiva della incolumità pubblica, ed è per questo che se n’è chiesta la sospensione immediata, a partire da oggi. Di Zazzo ha sottolineato, inoltre, che è gravissimo scaricare sui DS responsabilità sanitarie. In particolare, la circolare in questione attribuiva illegittimamente ai Dirigenti scolastici la responsabilità di allontanare l’alunno dalla classe e di sospendere le attività didattiche in caso di positività riscontrata attraverso un test di qualsiasi natura, invertendo le procedure, che prevedono il necessario intervento dei DdP delle ASL e degli Enti locali. Di Zazzo ha concluso rimarcando che l’accaduto è la diretta conseguenza della mancata interlocuzione con chi la scuola la fa e la vive. I sindacati devono essere convocati prima di prendere decisioni delicate e importanti come queste e non solo informati a posteriori, quando le azioni sono state già prese e troppo spesso in maniera errata. Al termine dell’incontro, l’Assessore Verì ha dichiarato che la circolare in questione sarà sospesa in data odierna, con successiva comunicazione alle scuole da parte del Direttore dell’USR Abruzzo, ed ha chiesto al tavolo una nuova interlocuzione in modo da poter emanare linee guida stavolta concordate.
Altre parole?
Una nota di demerito alla nota emerita senza merito politico e sanitario.
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Buonasera Giancarlo,
i temi trattati nell'intervento dei sindacati relativo alla circolare di cui si parla sono due: uno, del tutto condivisibile, in cui si contesta l'assurdo in base al quale non si considera un docente positivo come motivo di sospensione dell'attivita' didattica e di disposizione della quarantena, al contrario di quanto avviene se invece e' un alunno a risultare positivo.
L'altro tema sollevato, pero', e' assolutamente meno condivisibile. La circolare in oggetto, infatti, recepiva quello che da mesi si stava facendo a Teramo: dava la possibilita' ai dirigenti di disporre la sospensione dell'attivita' scolastica in presenza (con conseguente attivazione della DID) ***in modo cautelativo*** in presenza di un esame con esito positivo, anche privato, nell'attesa dell'intervento ufficiale della ASL. Questo per accelerare i tempi e risolvere le lungaggini delle aziende sanitarie che tanti problemi hanno causato solo qualche mese fa nella popolazione scolastica.
Ci ricordiamo tutti (vero?) che nell'unico istituto in cui non sono mai state applicate queste disposizioni, gia' attive nel teramano poiche' previste da una circolare della ASL provinciale, l'IC1 Zippilli Noe' Lucidi, i numeri dei contagi sono schizzati alle stelle, al contrario di quanto accaduto in tutti gli altri, con conseguente chiusura di due plessi per due settimane.
Contrastando questa disposizione, mi pare che i sindacati stiano operando contro la tutela della salute dei loro stessi iscritti, nonche' di quella degli studenti e delle relative famiglie.
Per una volta sarebbe stato bello vedere uno schema un po' diverso: se nella comunicazione che hai pubblicato ci fosse stata da parte dei sindacati anche solo l'ombra di un proposta alternativa (lo ricordo: per salvare vite, e' questo che e' in gioco), avremmo potuto cogliere l'utilita' sociale di un intervento che, invece, in assenza di cio', lascia il sospetto che le critiche arrivino solo a causa di un sentimento di lesa maesta'.
Mi rivolgo anche a te, Giancarlo: davvero la nota emerita senza merito politico e sanitario era del tutto meritevole di nota di demerito? Forse no, soprattutto in considerazione del fatto che, in passato, chi non aveva seguito i dettami di una nota dai contenuti analoghi a quelli contestati, proprio nelle pagine di questo sito era stato criticato.