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L'Izs e il nuovo futuro da rete internazionale. D'Alterio ricorda Mattioli e Manola Di Pasquale...Marabelli l'ex Direttore Vincenzo Caporale....

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Prima di tutto gli onori di casa.
L'Izs è il nostro orgoglio, la nostra squadra, la nostra rete scientifica, la nostra speranza di non avere paura di una pandemia, della pandemia da Covid 19.
Scienziati che si sono resi comunicativi e presenti in un territorio che non è solo Teramo, l'Abruzzo e l'Italia ma il Mondo.
IL direttore D'Alterio è il giusto Maestro d'orchestra capace di produrre e rinnovare contatti e conoscenza.

Le sue dichiarazioni" https://www.facebook.com/izs.it/videos/451283626237657

“Un nuovo polo tecnico adeguato a una realtà in forte sviluppo come la nostra è centrale per consolidare il ruolo dell’Istituto nel settore scientifico e della ricerca, in ambito nazionale e internazionale” ha dichiarato il DG Nicola D’Alterio, “Le nuove strutture, complete di laboratori di ultima generazione, ci permetteranno di far fronte meglio alle richieste del territorio e dell’intero Paese, dare una risposta più forte e immediata alle emergenze, come sta accadendo oggi con la pandemia da Covid-19, nonché aprirci ancor più a collaborazioni scientifiche internazionali strategiche nel settore della sanità pubblica. “È significativo - ha aggiunto il dott. D’Alterio - che la costruzione del primo lotto funzionale prenda avvio nel 2021, nell’ottantesimo anno di vita del nostro Ente che dal 1941 di strada ne ha fatta davvero tanta. Il mio ringraziamento va al Ministero della Salute, alla Regione Abruzzo, al Comune e alla Provincia di Teramo, a tutte le Istituzioni che hanno creduto in noi permettendoci di crescere ed espanderci sotto l’aspetto strutturale. In un giorno come questo ci tengo a rimarcare l’impegno costante e la forte abnegazione delle donne e degli uomini dell’Istituto, nessuno escluso, senza la loro spinta propulsiva non saremmo stati in grado di arrivare a tagliare questo prestigioso traguardo”.

La costruzione del primo lotto funzionale del polo tecnico di Colleatterato Alto, aggiudicata dal Consorzio “Ciro Menotti”, è finanziata con i fondi Masterplan della Regione Abruzzo per 15 milioni di euro, a cui si aggiungono 2 milioni di euro dell’IZSAM: per un valore complessivo di 17 milioni di euro. Entro la primavera del 2022 è prevista la realizzazione della “camera stagna”, un edificio su tre livelli con un laboratorio di massima sicurezza per la lavorazione di campioni biologici e procedure diagnostiche all’avanguardia, completo di impianti destinati alla gestione del laboratorio stesso. Si tratta di una delle “tre dita” del progetto originario della nuova sede, la disposizione planimetrica fa infatti assomigliare l’edificio a una mano appoggiata sul terreno con il palmo contro la terra e le dita leggermente divaricate. Nell’area di Colleatterrato sono già stati realizzati gli stabulari per grandi animali con fondi dell’Ente.

Il piano strategico di sviluppo del nuovo polo tecnico di Colleatterrato prevede un altro cantiere, finanziato dal cosiddetto Masterplan B per un valore di 10 milioni di euro, relativo al secondo lotto, e un terzo lotto finanziato con 13 milioni di euro dal Ministero della Salute: “tre dita” integrate e funzionalmente collegate tra loro per soddisfare appieno le esigenze istituzionali e contingenti della sanità pubblica veterinaria regionale, nazionale e internazionale, garantendo l’ottimizzazione dei processi e il conseguente miglioramento delle performance tecnico-scientifiche.

Nella sede centrale di Campo Boario è stato avviato un processo di restauro e riqualificazione degli stabili storici, finalizzato alla creazione di un polo servizi con tutte le aree organizzative di supporto alla Direzione: dai servizi amministrativi all’Information Technologies fino alla nuova Officina Farmaceutica, i cui lavori sono in corso e per la quale si prevedono ulteriori sviluppi per il potenziamento produttivo".


IL ricordo che aleggiava nella via dell'ex Direttore, Vincenzo Caporale?
Nelle parole di Romano Marabelli- Consigliere del Direttore Generale OIE.
https://www.youtube.com/watch?v=6h8PmfS2LUU
Peccato non averlo visto tra gli ospiti o ascoltato nei discorsi.


 



 

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Commenti

propongo, modestamente, una riflessione sul DOVE
perché non si fanno queste nuove importanti strutture in aree già urbanizzate mediante il recupero e la ricostruzione di edifici abbandonati? ...e tutti sappiamo che ce ne sono tanti a Teramo e in tutta la provincia
perché cementificare, consumare suolo agricolo, rovinare il paesaggio, quando è possibile invece valorizzare aree edificate già esistenti?
qualcuno mi sa dire qual è la ragione di queste scelte?

Perché andare ad edificare in terreni dove la natura regna sovrana e non sfruttare invece edifici ed aree già edificate del territorio teramano?
Stiamo distruggendo il pianeta con le nostre stesse mani.. Cosa lasceremo ai nostri figli ed alle generazioni future?
Ovviamente la mia non è una critica contro questa iniziativa.. Anzi! Sono davvero felice del fatto che nel nostro territorio si avviino iniziative di questo genere.
Ma non è davvero possibile una soluzione migliore?

Con tutti gli edifici vuoti che abbiamo con posizioni ancor migliori di dove nascerebbe questo ulteriore complesso di cemento e asfalto, dobbiamo consumare altro suolo e distruggere paesaggi che sono la vera forza della nostra Regione dal punto di vista turistico. Politicanti miopi e incapaci. Nessuna visione d'insieme! A casaaaaaaaa