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Teramo. Le occasioni perdute. Il Progetto Culturale di Walter Mazzitti...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Gli uomini in politica.
Gli uomini in politica che amministrano.
Le donne.
Le donne in politica che amministrano.
Un virus che non ha distanziamento, mascherine, gel sanificante che possa garantire il cambiamento positivo.
Si negativizzano.
Dimenticano i progetti, le visioni, il mecenatismo che non ha colori ma solo prospettive.
L'educazione al bello che possa scavalcare il muro della normalità, della banalità, del già visto e rivisto.
La rivista di pettegolezzi.
Teramo è ancora alle idee quando la Città pullula di sognatori e talenti.
Il rigurgito di Teramo Cult che si ripropone come i peperoni ripieni rifritti.
La frittata. 
Genie, geni, geneticamente modificati dall'indifferenza.
Potrei citare i vivi ma sarebbe, per la loro sofferenza e sensibilità, altro dolore.

Teramo, questa Teramo come quella di prima ha lo stesso colore.
Il nero che assorbe nell'oblio.
Partiamo dal progetto di Walter Mazzitti.
Antipaticamente uomo di cultura dotato di un resto che riempirebbe il vuoto dei molti ciarlatani. 
Leggete...

 

Vi ricordate?
Era il 1989.
Cadeva il Muro di Berlino e a Teramo accadeva l'impossibile.

"Nel dicembre 1989, per iniziativa di Archeoclub d’Italia, d’intesa con il Ministero per i Beni
Culturali, nel Museo Civico di Teramo fu allestita una spettacolare esposizione archeologica:
“Gli ori di Oplontis, gioielli romani del Suburbio pompeiano”, rinvenuti nella Villa di
Poppea a Torre Annunziata, che approdò a Teramo, dopo Roma e New York. Si trattò di un
evento senza precedenti per la città di Teramo: 20 mila visitatori in poco più di trenta giorni
(16 dicembre-1989/20 gennaio 1990). Alla mostra fu associato un convegno di livello
nazionale sulla “Oreficeria nel mondo antico” che si tenne nella Sala Consiliare della città, con
la partecipazione dei più illustri studiosi del momento".


Chi è Walter Mazzitti?
http://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/ConsulentiCollaboratori/allegati_2018/CV_MAZZITTI_walter.pdf
Che cosa ha protocollato?
"Il progetto Teramo, una città del domani, dotata di un Parco archeologico innovativo, ma anche un centro di influenza nazionale, un polo di attrazione per studiosi, ricercatori di talento e manager culturali, un prestigioso crocevia di studenti, centro di ricerche e di cultura, con tutte le potenzialità per assurgere a leader nel paese di valori come creatività, innovazione e idee progettuali.
Un’esposizione permanente in uno dei centri di accoglienza da individuare, Il Premio Nazionale per l’Informazione sui beni culturali, la Festa nazionale dell’Archeologia, il Progetto “Teramoculturacon", tutti funzionali alla connotazione identitaria del progetto".


La sintesi?

UNA GRANDE MOSTRA ARCHEOLOGICA DI RILIEVO NAZIONALE PER DARE AVVIO AD
UN FUTURO DA PROTAGONISTA
UN PORTALE INFORMATIVO E STRUMENTO VIRTUALE DI INCONTRO E DIALOGO
LA LUCE ILLUMINERÀ LA STORIA DELLA CITTÀ DI TERAMO
UN CENTRO DI PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO PER VALORIZZARE LE
ECCELLENZE DEI PRODOTTI E DELLA CUCINA TERAMANA
UN LABORATORIO PER I GIOVANI DOVE PROGETTARE IL LORO FUTURO
UN PREMIO NAZIONALE PER L’INFORMAZIONE SUI BENI CULTURALI
IL PROGETTO “TERAMOCULTURACON”
LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEL VOLONTARIATO E DEI CITTADINI

Il Progetto è talmente vasto che potrebbe rilanciare anche la nota abiura teramana.
Walter Mazzitti individua i primi siti di interesse.


 

SITI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO
TEATRO ROMANO
ANFITEATRO ROMANO
BASILICA ROMANA (Conservatorio –Piazza Verdi)
TERME DEL FORO (Casa Castelli)
DOMUS DEL LEONE (Via Antica Cattedrale)
DOMUS DELLA TORRE BRUCIATA (Antica Cattedrale - Piazza S.Anna)
DOMUS DEI MELATINO (Largo Melatino)

13

DOMUS DI BACCO (Via dei Mille)
DOMUS DI VICO DELLE NINFE (Vico delle Ninfe)
DOMUS DEI DELFINI (Via del Baluardo)
DOMUS DELLE GRAZIE (Piazza Madonna delle Grazie)
DOMUS DELLA VENERE (C. da Fonte Regina)
NECROPOLI ROMANA E PREROMANA DI PONTE MESSATO
TEMPIO ROMANO (Via Cona)
RESTI DEL PONTE ROMANO SUL VEZZOLA
BUTTO VILLAGGIO PROTOSTORICO

EDIFICI STORICI
PALAZZO MELATINO
PALAZZO DEL MUNICIPIO
CASTELLO DELLA MONICA
CASA URBANI
CASA RAIMONDO-NARCISI
CASA CATENACCI
CASA FRANCESE
CASA DEL MUTILATO
PALAZZO CASTELLI
PALAZZO SAVINI
VILLA BLANDINA
COMPLESSO OSPEDALE PSICHIATRICO
FONTANA DELLA NOCE

EDIFICI RELIGIOSI
CATTEDRALE – S. BERARDO
ANTICA CATTEDRALE – S. MARIA APRUTIENSIS ( S.ANNA)
PALAZZO VESCOVILE
CHIESA DI SANT’ANTONIO (+chiostro)
CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE (+chiostro)
CHIESA DI SANT’AGOSTINO

14

CHIESA DI SAN DOMENICO
CHIESA DELLO SPIRITO SANTO
CHIESA DEI CAPPUCCINI
CHIOSTRO DI SAN GIOVANNI

STRUTTURE CULTURALI
MUSEO ARCHEOLOGICO SAVINI
PINACOTECA COMUNALE
BIBLIOTECA PROVINCIALE
ARCHIVIO DI STATO

Che fine ha fatto questo progetto?
Quale tavolino sta livellando?




La foto dell'articolo è stata scaricata dal sito Labsus

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Commenti

Buongiorno, ricordo benissimo quella Mostra e i grandi preparativi, lo sforzo globale messo in campo da tutte le forze politiche dal comune , la provincia fino ai parlamentari teramani, con Walter Mazzitti impegnato in prima linea a cui va certamente gran parte del merito, mi sembra giusto ricordare che allora il sindaco di Teramo si chiamava Pietro D'Ignazio assessore alla cultura Oscar Tancredi in provincia c'era Italo Di Dalmazio.......altri tempi.
con affetto Giorgio D'Ignazio

Hai fatto bene a ricordare Walter Mazzitti, un visionario in una città di miopi.