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Ospedale Mazzini. Quando il "tu" diventa maleducazione e scarsa professionalità

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quel tu che rimbombava nel triage del secondo lotto dell'Ospedale Mazzini di Teramo.
Quel tu che faceva eco al pagamento di una prestazione.
Noi in fila e davanti una di quelle persone che a Teramo usa il tu di confidenza e valori a chi elegiaca la sua amicizia, la sua età, la sua esperienza, la sua dignità, la sua bellezza, forse.
Una di quelle persone che conosce l'eleganza di un nome di donna seguito dal Lei; una di quelle persone che come tutte, meriterebbe il giusto rispetto di una paventata cultura ospedaliera.
Un pettegolezzo.
Quando ci si reca in ospedale o per una visita a un parente, per un'analisi, per le analisi, ci si va per controlli o per sospetto malattia, si viene accompagnati da pensieri, paure, solitudine e incertezze.
Quei dubbi che ti avvolgono e che si possono assolvere solo dall'educazione, dall'attenzione, dall'accoglienza.
A chi usa quel Tu, a chi usa quel tu in senso di superiore atteggiamento verso chi ha bisogno, ricordiamo che l'eleganza del riccio è una ruota che gira e gira e ha nel destino, lo scambio delle poltrone.

Cambiamo musica. " Prego, venga con me, ora è il suo turno". 
" Lei Ha bisogno di qualcosa"..."Posso fare qualcosa per lei".

Anche questa è umanizzazione sanitaria....

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Commenti

Quanta ignoranza!!