“A ottobre scorso, in occasione della nomina del Sindaco dell’Aquila a Presidente regionale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, esprimevamo preoccupazione per il fatto che un ruolo da sempre di garanzia veniva ricoperto da un rappresentante di partito come Pierluigi Biondi. Non pensavamo, però, che questo potesse portare a quanto accaduto oggi in Consiglio regionale dove abbiamo avuto la prova che Biondi piega l’ANCI ai suoi voleri”. A dichiararlo i Consiglieri regionali Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna del Gruppo consiliare Abruzzo Insieme, con riferimento ai lavori odierni della Prima Commissione sulla proposta di aumento delle tasse formulata dal Governo Marsilio. In questi giorni sono in corso, infatti, le audizioni di numerosi portatori di interesse e rappresentanti istituzionali. Tutti convocati a L’Aquila nel Palazzo dell’Emiciclo per esprimere un parere sul tema al centro dell’attuale dibattito politico regionale. Ebbene, oggi era atteso il Presidente dell’Associazione che rappresenta i Comuni abruzzesi che ha preferito, però, non presentarsi e mandare al suo posto il Sindaco di Città Sant’Angelo che non ha espresso un parere! “Ormai da giovedì scorso”, continuano Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna, “siamo impegnati a raccogliere ogni valutazione possibile sulla manovra decisa dal centrodestra regionale per tentare di arginare il buco della sanità. Finora, abbiamo registrato diverse opinioni e soprattutto tante preoccupazioni, critiche e contrarietà ma mai un no comment come quello espresso dall’ANCI che risente, evidentemente, del fatto che a guidarla non è più un Sindaco libero dai condizionamenti di partito. Tutto questo”, concludono i due Consiglieri regionali di Abruzzo Insieme, “dimostra che i ruoli di garanzia, come quello di Presidente dell’Associazione dei Comuni, non possono essere attribuiti solo in base all’appartenenza politica che, anzi, è l’ultimo degli elementi da tenere in considerazione nella scelta”.
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Il cuore nero d'abruzzo che ha permesso la rielezione del console romano è stata proprio l'aquila e provincia che vuole dire? Meglio che stia zitto perché gli aquilani sono molto oculati nelle spese e certamente non hanno gradito. Usa la stessa tecnica della premier: eclissarsi.
PER OGNI PRESTAZIONE SANITARIA SI PAGANO FIOR DI EURO PER IL TIKET, NON ESISTE UNA PRESTAZIONE SANITARIA GRATIS, SULLA BUSTA PAGA, OGNI MESE C'E' LA TRATTENUTA PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E POI? DOBBIAMO PAGARE DI NUOVO CON LA DENUNCIA DEI REDDITI PERCHE' LA REGIONE DEVE RISANARE LA SANITA'??????? MA DOVE VANNO A FINIRE TUTTI I NOSTRI VERSAMENTI???? MO CI AVETE ROTTO!!! CONSIDERATEMI PRESENTE AD OGNI PROTESTA CONTRO QUESTO SOPRUSO E GIA' ADESSO ADERISCO A QUELLI DELL'ARTICOLO 32! UNA VERGOGNA..... E NON VOGLIO ESSERE SCORTESE.......