Caro lettore, non ho trovato titolo migliore per annunciare il mio pensiero. Anzi, mi sono imposto categoricamente uno schema condensato poiché troppo lunga sarebbe la disamina del voto e soprattutto mi accompagnerei ai tanti che, in questi giorni, praticano lo sport nazionale del “commento”. Sono stato volutamente zitto in campagna elettorale. Giancarlo ne era stato messo al corrente e da buon direttore ha accettato. Perdonatemi se farò largo uso della saggezza latina ma chi meglio dei nostri avi romani ha manifestato il dono della sintesi?
Bene! Punto primo: Miser Catulle, desinas ineptire, et quod vides perisse perditum ducas (Misero Catullo, smetti di impazzire, e ciò che vedi esser perso, consideralo perduto). Il segretario Bersani è un umorista nato.
Diciamolo pure, Crozza ha avuto vita facile! Il canovaccio dei suoi show era nelle dichiarazioni quotidiane rilasciate dal Segretario del PD. L'ennesima prova? Si presenta ieri, un po' imbronciato, in conferenza stampa e dice: “Primi, ma non vincenti”. E parte la risata registrata. Il PD ha svolto magnificamente il suo compito, cioè quello che la dirigenza si era assegnato: perdere le elezioni. Perchè? Non ci credete? Era volontà del gruppo “del caminetto” perderle. Si sono detti nelle segrete stanze del “loft”: “L'Italia non è un paese governabile in questo momento storico. Facciamo finta di giocarci la vittoria e confidiamo in Dio di perdere”. Accontentati. Le prove della trama nascosta sono inequivocabili allo stesso modo per cui non esiste il delitto perfetto: primarie farsa, finto ricambio generazionale cum deroga, un programma... pardon! Cercasi il programma. Il salotto televisivo preferito alla piazza, il loden radical chic che fa più figo della tuta da operaio, il “lions club” invece dell'oratorio, i “giovani turchi” nati vecchi, etc.etc. Come ebbi modo di scrivere qualche mese fa, alla fine la “casalinga di Voghera” ha trovato il suo uomo-politico ideale. Non smacchia i giaguari, li asfalta. Il Sig. Bersani dovrebbe dimettersi. Andrebbe processato insieme al gruppetto delle “Frattocchie” dai tanti militanti del PD che ci hanno creduto, ed andrebbe allontanato dalla vita pubblica per manifesta incapacità. Soprattutto gli dovrebbe essere impedito di continuare a stringere a sè Renzi, poiché il rischio ulteriore è quello di veder buttato via insieme “all'acqua sporca” anche il “bambino” (prodigio).
Per quanto riguarda il PD abruzzese e teramano, non se ne hanno notizie da anni. Salvo che uno sparuto gruppetto di persone percepirà ancora qualche robusta mensilità invece di andare ramingo per campi. Prevedo mesi da “lunghi coltelli” quando in realtà basterebbe azzerrare tutto. Tutto, però!
Punto secondo:Caput imperare, non pedes ( A comandare è la testa, non i piedi). Questa è la sintesi della logica aziendale. La trama di ogni iniziativa, anche politica, che prevede il padrone investitore e gli operai (alcuni validissimi) esecutori. La massima imperante nel PDL. Il Cavaliere redivivo non è il titolo di una piecè teatrale, ma lo scenario di un testa a testa alla Camera che ha tenuto svegli fino a notte fonda milioni di italiani. Lo davano per morto. Lui si era momentaneamente assentato per un restyling. E poi ha rivitalizzato un partito di moribondi e fratricidi. Aggiungerei anche di incapaci. Guradando il giovane Angelino avrà pensato: “ Heredis fletus sub persona risus est "(lacrime di erede sono riso sotto la maschera). E si è ripreso il partito. Tratto dolente è che l'impianto riformista del centro-destra italiano è naufragato da tempo. Non dico che non sia mai nato, ma è morto poco dopo il parto. Strangolato spesso da una logica di potere fine a se stessa e da tanti “figuri” grotteschi. Tra bunga bunga, nipoti di Mubarak, onorevoli a cui regalavano una casa, igieniste dentali prorompenti, riforme mai attuate, partito emanazione del Cummenda, sezioni creati ad uso e consumo di “Ras locali”, e quant'altro, è andata fin troppo bene. Il problema? E' il canto del cigno. È bene che qualcuno glielo dica. Poi appare logico che se l'avversario è completamente cieco, un orbo è in grado di atterrarlo. Presidente Berlusconi, mandi un telegramma di ringraziamento al PD o invii un assegno. Per quanto riguarda il PDL regionale e teramano. si potrebbe dire che la fortuna aiuta gli audaci e gli “amici”. Chiodi è fortunato e poi ha un grande amuleto con sè. Lo ha dichiarato proprio ieri. Si chiama Razzi. Mi sa che sono Razzi nostri. Ma Chiodi da chi è consigliato? Me lo chiedo da otto anni. Vabbò!
Punto terzo: Odi profanum vulgus et arceo (Odio la massa ignorante e la tengo lontana). Il professor Monti. L'uomo dai circuiti binari. Il massone pubblico. Il pensionato dai 32.000 euro al mese. Il Presidente delle finte riforme e delle tante tasse. Nelle sue parole ho visto sempre mal celato un conato di vomito, un senso profondo di dispezzo cattedratico verso tutti coloro che non possono vantare un curriculum Bocconiano o un grembiulino al Bildelberg. La stessa spocchia di molti giornalisti di sinistra ed anche di destra. Monti è il “Barbapapà” senza barba. Ho sempre visto in Eugenio Scalfari il male radicale del centro-sinistra. La sua ostentata supremazia intellettuale, peraltro a mio modesto giudizio inesistente, che non ammette contraddittorio. Ragion per cui, se non la pensi secondo il suo modello, sei antropologicamente inferiore. Quella sudicia spocchia che l'uomo con il loden ha in comune con alcuni altri sodali del suo esclisivo circolo: Albertini, Montezemolo, e tanti altri. “La Repubblica” (e non quella di Platone) come modello di pensiero dell'intero centro-sinistra. Bene! Caro lettore, trai le conseguenze. Inesistenti, nel bene e nel male. Per fortuna l'uomo è un animale finito.
Punto quarto: UDC, FLI, La Destra, Rivoluzione Civile, IDV, etc. etc. Mortui non mordent (i morti non mordono).
Punto quinto:Serit arbores, quae alteri saeclo prosint (Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo). Il coraggio di Maroni è politicamente esemplare. La Roma ladrona non doveva nè deve essere più polo attrattivo. La Lega è tornata al sogno originario, per capirci quello del '92. “Prima il Nord” è stata la parola d'ordine e Bobo se l'è giocata sulla leadership. A coloro che affermano la debacle della Lega, oggi dico che questo movimento politico governa ed amministra poco più di 17.000.000 di italiani. Alla faccia della sconfitta!
Punto sesto:Senatores boni viri. Senatus mala bestia (i senatori sono dei veri signori, il Senato invece è una brutta bestia). Il mio augurio ai parlamentari del Movimento5Stelle. Occhio! Il palazzo è pericoloso. Ma il plauso va al vero vincitore. Al populista Grillo? Vi invito a leggere il fondo di Galli della Loggia sul Corriere della Sera di oggi dal titolo “Atlante Populista Italiano”. Non nascondo che sono preoccupato. La mia vuole essere una paura pura, la manifestazione di un ancestrale timore dell'uomo: il terrore nei confronti di ciò che non conosco. È paradossale, ma se Grillo fosse il “Kosmos” e tutto il resto “Kaos”? Ora li vedremo i grillini. Finalmente! Saranno operativi e non malcelati dietro un guru e un simbolo. Non avranno giustificazioni od ombrelli protettivi. Non ci sarà nessuna antidemocratica legge elettorale a fare da parafulmine. E sì! Diciamolo pure. Io non credo che l'elettore grillino soffra di malpancismo, non ho la supponenza di qualcuno nel giudicare il simpatizzante grillino uno sciocco sprovveduto, ma anche le pietre sanno l'enorme vantaggio che il Parlamento uscente ha consegnato al M5S. Una legge elettorale che doveva garantire il lauto pasto agli amici degli amici nominati, e magari anche la governabilità, escludendo, però, la possibilità di scelta ed una giusta ed equa competizione politica. Caligola fece senatore il suo cavallo. Io ho un gatto bellissimo. Talmente bello che l'ho chiamato “Beautiful”. Se l'avessi candidato con Grillo a quest'ora davo le crocchette ad un Senatore. La legge elettorale ha traformato il Parlamento in un valzer, e soprattutto ha armato la mano del boia. Il futuro? Come diceva Battisti: “lo scopriremo solo vivendo”.
All'amico comunista che oggi mi ha detto, citando Mao, “Grande è il disordine sotto il cielo, dunque la situazione è eccellente”, ho risposto che il disordine prima e dopo genera i morti. Aggiungo che qualcuno non ha atteso alchimie magiche, quel qualcuno ha lavorato sodo, ha corso un po' di più degli altri, ha preso le distanze da un certo modus operandi, ha costruito una rete, in primis, di amici, ha elaborato progetti, ha l'età di Renzi, ha la mia età, e si è preso il gusto di correre da solo anche contro gli apparati; a Paolo Gatti dico: Non est quod timeas ne operam perdideris, si tibi didicisti ( Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso).
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Io sono pagato dal Trota di Teramo.
Qui intervengo. Da neo Senatore. Con la calma dovuta di una persona anziana che conserva ancora il dubbio della saggezza. Gran pezzo, complimenti Professore. Per quanto riguarda Falconi in questo periodo è stato pagato dal sottoscritto. Mi ha scritto la più bella campagna elettorale che la mia regione abbia ricordato. Inserti subliminali e altre figure della vecchia scuola tedesca di comunicazione. Tutto in una notte come al suo solito. Dodici slogan per dodici punti. Un complesso articolato con il 13esimo punto formato dall'acrostico dei precedenti. Non vi dico altro, tranne Nemo propheta in patria. Meglio per noi. Saluti.
Caro Senatore ho dovuto tagliare la metà del suo intervento perchè è entrato troppo sul personale. Le ricordo che ho in mano ancora per 24ore la sua Agenda.
Alessio ha scritto un pezzo al suo livello. Grande.
Caro La Verità e Silenzio, I Razzi erano finiti.