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La speculazione edilizia del Borsacchio. Botta e risposta.

di Giancarlo Falconi
6 minuti

IDV contro Fli. D'Alessandro contro Rabuffo.

A tarda notte di ieri l’altro, il Consiglio regionale, dopo un acceso e lungo dibattito condito di aspre polemiche, ha approvato la nuova riperimetrazione
della riserva del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi (Te). “Un provvedimento condiviso da una maggioranza insolitamente compatta, che per
distruggere la riserva del Borsacchio – perché di questo si tratta – ha riservato tanta forza quanta non ne aveva mai dedicata ai problemi del lavoro, dello sviluppo, della sanità e del sociale
”, è quanto dichiara il vice Capogruppo regionale dell’IdV, Cesare D’Alessandro.
La maggioranza di centrodestra consente a pochi di fare i propri interessi, mentre molti, tanti, tantissimi cittadini, le giovani generazioni, perderanno una delle oasi faunistiche più belle del Mediterraneo. Tutto ciò lo dobbiamo non solo a Rabbuffo, che in Consiglio regionale rappresenta più il cemento che i cittadini; lo dobbiamo soprattutto a Chiodi, il quale scientemente, contro l’interesse di tutti gli abruzzesi, ha portato avanti una battaglia durata undici ore, per affermare che le riserve naturali, nella nostra regione, si possono tranquillamente togliere, dopo che ben cinque leggi ne avevano garantito l’istituzione e l’esistenza. Da questa battaglia”, prosegue Cesare D’Alessandro, “non escono sconfitti gli ambientalisti né i cittadini che avevano voluto e difeso il Borsacchio; escono sconfitti la buona politica e soprattutto le forze della destra, che nel nostro Paese, nella nostra Regione, vivono un rigurgito da anni ’90, quando impegnarono tutta le proprie forze per impedire la creazione dei Parchi nazionali del Gran Sasso – Laga e della Maiella. Dopo aver messo mano al Borsacchio – addirittura il Capogruppo del Pdl, Venturoni, avrebbe voluto cancellarlo del tutto, avendo presentato a tale scopo una proposta di legge –nessuna riserva, oasi o parco regionale, è più al sicuro dagli interventi devastanti che possono intervenire su pressione di lobbyes chiaramente individuabili, i cui interessi mai collimano con quelli generali. Ma noi non ci arrendiamo, ricorreremo in tutte le sedi, dal Collegio per le Garanzie Statutarie sino alla Corte Costituzionale, se ci sarà possibile, per impedire quello che consideriamo un vero scempio ambientale”, conclude il Consigliere dell’IdV, “consumato ai danni delle generazioni più giovani e di tutti coloro che credono in un rapporto tra cittadino e territorio basato sul rispetto e sulla tutela di quanto la natura ci ha donato”.

Ieri sera il Consiglio regionale ha approvato il progetto di legge n. 79 del 2009 che prevedeva la ridefinizione dei confini della Riserva Naturale del Borsacchio. Pertanto, dopo molti mesi, la riperimetrazione è finalmente legge.
Come è noto, la proposta di riperimetrazione era non solo condivisa dai Comuni di Giulianova e Roseto degli Abruzzi e dalla Provincia di Teramo, ma voluta e sostenuta da moltissimi cittadini e varie associazioni di categoria che hanno subito per sette anni numerose ingiustizie dovute dalla scelta incomprensibile di non voler mai attivare la riserva attraverso la nomina dell’ente gestore della Riserva e l’approvazione del PAN. Le misure di salvaguardia che scattano subito dopo l’istituzione di una Riserva naturale impongono numerosi divieti che di fatto bloccano qualsiasi tipo di attività all’interno del perimetro, ma queste devono avere carattere provvisorio e di breve durata. Contrariamente a quanto previsto dalla legislazione nazionale e regionale, dette misure straordinarie sono divenute per la Riserva del Borsacchio la normalità. 
Con la nuova riperimentrazione, l’area del Parco viene addirittura ampliata, arrivando a 1150 ha circa. Perciò, tutte le bugie e le accuse dei così detti ambientalisti risultano essere infondate. Inoltre, tutte le aree di interesse faunistico e/o vegetazionale o naturalistico tanto decantate sono all’interno del perimetro approvato.
Adesso sarà possibile completare il contratto di quartiere nella zona dell’Annunziata attraverso la realizzazione della centrale di teleriscaldamento ed impedendo così che il Comune di Giulianova debba rinunciare e restituire i finanziamenti ottenuti dallo Stato per questo scopo. 
Finalmente ha perso in Consiglio, grazie anche al voto favorevole dal PDL e di Claudio Ruffini, un vecchio modo ideologizzato di fare ambientalismo. La vicenda che ci ha coinvolti sul Borsacchio apre ulteriori riflessioni. Basti pensare che in Abruzzo sui 30 – 35 Parchi e Riserve istituite, soltanto in uno esiste il Piano del Parco (PAN), ed il Borsacchio, come detto non fa eccezione. Bisogna interrompere quella politica di certi ambientalisti che è solo demagogica e spinta dall’intento di bloccare il territorio. Non è più possibile considerare la tutela dell’ambiente senza preoccuparsi della sua valorizzazione, che si ottiene attraverso la costituzione dei comitati di gestione, attraverso l’approvazione dei PAN e destinando risorse economiche affinché le aree protette possano funzionare. Diversamente, non otteniamo nulla se non l’impoverimento del nostro territorio e di chi si ritrova suo malgrado solo a subire divieti senza mai poter vedere i vantaggi di essere all’interno di un’area protetta.


                                        Arch. Berardo Rabbuffo
                                                 Capogruppo FLI
                                     Consiglio regionale dell’Abruzzo
 


 

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Commenti

Ma sta cazzo di riserva che problemi da alla nostra Comunità?
valorizziamo il borsacchio riperimetrato come capocotta (torvaianica) dove vengono da tutta italia a fare il bagno tra le dune, la macchia meditterranea ed anche a girare films, con a guardia coperative di giovani che vigilano , offrono servizzi privi di impatto ambientale provvedendo alla pulizia dell'arenile previo pagamento di un modesto pedaggio di ingresso nella riserva naturale ; consentendo la realizzazione di punti di ristoro e infrastrutture( parcheggi,depositi per sdraie,lettini) non impattanti SOLO al di la della ferrovia e lungo la statale collegati da sottopassaggi PEDONALI. Almeno 100 posti stagionali di lavoro a costo ZERO. Si potrebbe riservare una minima parte dell'arenile a turisti accompagnati dal loro migliore amico, QUELLO A 4 ZAMPE; sai che successo,pioverebbero a roseto turisti da tutta europa. meditate gente.
Caro Rabbuffo le sue ultime cinque righe sono un concentrato di poltichese per palati fini. Dopo un delitto del genere ha il coraggio anche di farci la predica.."non e' piu possibile considerare la tutela dell'ambiente senza preoccuparsi della sua valorizzazione..". Punti di vista...sulla valorizzazione...sullo sviluppo di un territorio... D'altronde parliamo di quisquiglie, solo di sfumature di colori...Per qualcuno il cemento e' grigio, per taluni e' verde.. Resta tristemente il dato che siete rimasti sordi al cospetto di un intero territorio, della societa civile, e delle associazioni ambientaliste. Per favore non scomodi la demagogia.. Ma forse era troppo grosso il peso di tradire ed impoverire chi (?) suo malgrado continua a subire divieti.
i problemi non li da la riserva, ma tutta l'orda di palazzinari famelici appostati intorno che scalpitano perchè i pedoni politici messi apposta per fare quello che non riescono a fare, se ne andranno a casa tra poco, e loro che si sono impegnati per fargli vincere le ultime elezioni, spartendosi accuratamente l'area con squadra e compasso rimarranno a bocca asciutta... Questi nani politici dal canto loro sanno che non riprenderanno manco un voto se non rispettano certi accordi, e forse non li prenderanno lo stesso, e quindi si agitano nervosi come trote in una bagnarola... altrimenti in questo periodo nero ce ne sarebbero di battaglie piu' nobili e urgenti da fare...mo stai a vedere che a rabbluff gli interessa riqualificare l'annunziata a giulianova...ahahahahahahah!
Dopo la Discarica La Torre adesso il Consigliere Regionale, non eletto e cooptato nel listino (termine che sa di I° Rep. che provoca solo mal di stomaco) adesso si interessa del Borsacchio. Sono un teramano che ha subito sulla propria pelle, come tutti i cittadini di teramo, le scelte fantastiche del consigliere regionale allora vicesindaco. Adesso sapendo che ha preso a cuore il territorio di Roseto ho tirato un respiro di sollievo. Poi ho scoperto che si stava interessando al Borsacchio. Ed allora mi sono detto: Però il Borsacchio No. Il Borsacchio NO. IL BORSACCHIO NO. Ma quando finisce questa consigliatura regionale ? Tanto non sarà più eletto e dopo il suo cambio di casacca non ci sarà più neanche il LISTINO a disposizione. Bensì ci sarà un LISTONE per sculacciare tutti i cattivi e gli inadeguati.
Questa gentaglia deve solo andare a casa..purtroppo ci andranno dopo aver fatto danni al Paese, alle Regioni, alle Province e alle Città, e dopo aver distrutto una Nazione, in pratica, purtroppo continueranno a mangiare e a fare danni nei vari Enti dove troveranno una poltrona abbastanza comoda e disponibilie, non sia mai che tornino a lavorare...purtroppo è questa l'Italia del 2012, la crisi sono Loro, i politici comprati!
Questi cambiano i nomi ai partiti,ma le facce da culo rimangono sempre quelle!
@Rabbuffo: c'è mai stata una conferenza dei servizi sul tema? o sono delibere a sé stanti ? in quale data sono state formulate le suddette delibere? e in quale data è stata formalizzata la sua proposta? La sua proposta è stata mai discussa in conferenza?
Credo che prima di cimentarsi in commenti simili ed utilizzare toni offensivi all'indirizzo di qualcuno, le persone dovrebbero informarsi e conoscere meglio i problemi. Infatti, @Lemmy dove potrebbero costruire le migliaia di palazzinari intorno al nuovo perimetro? Non so se sei mai stato all'interno della Riserva del Borsacchio, ne tantomeno se conosci la zona. Il nuovo perimetro ha escluso le zone già antropizzate ed edificate che furono inserite nella Riserva con due modifiche alla legge di istituzione sotto la Presidenza di Del Turco, la prima per ampliare il parco ed includere anche il Comune di Giulianova, ma i Consiglieri così attenti all'ambiente si dimenticarono di presentare una planimentria (come si può estendere una Riserva senza nemmeno sapere quale territorio comprendere?), approvata alcuni mesi dopo con una seconda legge di modifica. Perciò, quali vantaggi potranno mai attenere i palazzinari dall'uscita del quartiere Annunziata o della contrada Giammartino? Li è già tutto costruito e in riferimento alla seconda il confine ricade esattamente intorno le case. Invece, con il nuovo perimetro si è voluto preservare ciò che può essere considerato di pregio, ovvero l'unico tratto di costa del teramano libero da edifici e l'intera collina retrostante con l'aggiunta di tutto quel territorio libero ancora da insediamenti urbani. Pertanto la Riserva è stata addirittura ampliata, passando da 1.100 a 1.150 ettari. La vicenda del Borsacchio deve invece far aprire gli occhi alla gente sul modo di procedere di certi politici e di talune associazioni ambientaliste che sotto la bandiera dell'ecologismo, intendono perseguire altri fini. Non è possibile continuare con la prassi di istituire Riserve e Pachi naturali senza preoccuparsi di nominare l'ente di gestione ed approvare il Regolamento ed il Piano di Assetto Naturalistico - PAN. Questa prassi illegittima produce l'inesorabile impoverimento di un territorio che invece di essere tutelato e valorizzato, viene abbandonato a se stesso, come appunto la Riserva del Borsacchio dalla sua istituzione. Le misure di salvaguardia che scattano sono molto restrittive ma hanno carattere provvisorio e non possono diventare invece la normalità. Sembra quasi che l'uomo debba essere precluso e allontanato dalla natura, invece di educarlo al rispetto della stessa. Perciò, mentre le varie associazioni ambientaliste si continueranno a litigare l'accesso ai vari consigli di amministrazione, il territorio ne risente a discapito delle loro piccole economie. La tutela e la valorizzazione dell'ambiente passa attraverso il necessario impiego di risorse economiche pubbliche, e non possiamo continuare a far sperperare denaro della collettività alle tante associazioni che rappresentano più sigle che iscritti. Questo è il vero delitto @Riccardo Mercante.