Brucchi che tristezza....Proviamo solo un gran senso di tristezza leggendo le dichiarazioni del Sindaco Brucchi che cerca disperatamente di giustificare il proprio comportamento durante l’Assemblea della Ruzzo Reti, solo qualche giorno fa.
Brucchi, dunque, si permette di accusare i Sindaci del centro sinistra di aver mistificato i fatti e accusa il centro sinistra tutto, di non voler “mollare le poltrone”.
Mi dispiace caro Sindaco, ma se racconta simili bugie, debbo dedurne che il potere le stia dando alla testa.
I fatti sono assolutamente chiari: il Consiglio d’Amministrazione si è dimesso lasciando la cosiddetta “poltrona” per consentire l’approvazione del bilancio consuntivo. Il centro destra, al contrario, ha usato il bilancio per occupare “la poltrona”.
Altro che legge dei numeri! Sono d’accordo con il Sindaco Mastromauro, voi avete saputo solo mostrare i muscoli. Decisamente una brutta pagina per la politica teramana che, negli ultimi anni, sta sfiorando l’indecenza.
Caro Brucchi, capisco il suo imbarazzo, ma la verità va raccontata fino in fondo.
All’ordine del giorno c’era l’approvazione del bilancio, e non certo le scadenze del consiglio d’amministrazione! Quindi nessun attaccamento alla poltrona poteva essere dimostrato da parte di nessuno, tanto che tutti i nostri Sindaci avevano persino dichiarato la loro piena disponibilità a sedersi ad un tavolo politico che considerasse in primis l’interesse dell’Ente e poi quello della politica, rivedendo l’assetto del CdA così come richiedeva il centro-destra.
Brucchi, portavoce del centrodestra, ha invece bloccato per ore ed ore i lavori dell’assemblea ponendo una pregiudiziale sull’approvazione del bilancio consuntivo 2010 che chiudeva un anno di impegno e di lavoro svolto dell’ente su tutto il territorio teramano, senza distinzione tra territori governati dal centro sinistra e territori governati dal centro destra. Un bilancio, non solo validato dal collegio dei revisori e da una società di certificazione, ma condiviso e approvato dallo stesso vice presidente del CdA nonché delegato del PDL.
Brucchi ha dichiarato (e su questo non può esserci alcun dubbio) che, poichè il centro destra era in questo momento in vantaggio di alcune quote azionarie rispetto al centro sinistra, in seguito alle ultime elezioni, il CdA si sarebbe dovuto dimettere immediatamente, e quindi prima della scadenza naturale del suo mandato (aprile 2012). E si sarebbe dovuto dimettere un minuto prima dell’approvazione del bilancio e non un minuto dopo, altrimenti avrebbero votato contro, determinando il commissariamento dell’ente. Questo genere di comportamento, dunque, non può che chiamarsi RICATTO.
Complimenti caro Brucchi, lei che è Sindaco, e prima di tutti dovrebbe dare l’esempio istituzionale di politica a servizio di tutta la comunità, ha voluto sfoderare invece la più vergognosa delle azioni mai ricordata nella storia della politica teramana degli ultimi anni. E quello che, in tutto questo, veramente dispiace, non sono certo le dimissioni strappate a un CdA, ma le conseguenze che da certe azioni derivano: la frattura sempre più profonda tra i cittadini e la politica, il disinteresse e la scarsa partecipazione civica, che poi svuotano completamente di significati il termine “democrazia”.
Brucchi ha dichiarato che ai cittadini, quello che accade dentro al ruzzo non interessa. Io invito il sindaco a non dimenticare il voto del 60 % degli elettori teramani che, in occasione dei referendum, hanno attentamente espresso il loro giudizio sull’ acqua come bene comune e contro una politica di interessi economici sull’acqua.
In merito alla mia presenza nella sede del Ruzzo, caro Brucchi, sono orgoglioso di informarla che, a differenza di qualche altro autorevole rappresentante politico provinciale del PDL che risulta essere spesso presente al Ruzzo, è stata la prima volta che metto piede in quella struttura, tanto da dover chiedere informazioni sul come arrivarci. Perché, dunque, ero presente? Solo perché i sindaci del PD, avendo appreso delle vostre assurde intenzioni, hanno chiesto al loro Segretario Provinciale di poter avere un incontro preliminare per stabilire una linea comune. Una linea unica che, come appare evidente a tutti, il PDL non riesce a seguire, tanto da non avere ancora un nome condiviso da proporre come nuovo Presidente del Ruzzo.
Robert Verrocchio – Segretario Provinciale PD
Commenta
Commenti
Fare il sindaco a Teramo con tutti i problemi irrisolvibili, tali da far perdere i capelli, non è facile.