Se prima avevamo dei dubbi ora è tutto chiaro. Il sindaco di Teramo non solo non difende la collettività teramana, ma è di fatto complice di chi ha dilapidato il patrimonio dei teramani. Ci riferiamo alla vicenda Tercas ed al fatto che assistiamo a dei simpatici siparietti tra Brucchi (ma purtroppo anche di altri Sindaci) ed i vertici della Fondazione Tercas, del tutto inopportuno, se non altro sul piano del buon gusto. In questi mesi sono intervenuto più volte sulla stampa, invitando continuamente il Sindaco a calarsi con tutto il peso del suo ruolo nella triste vicenda Tercas. L’ho sollecitato anche in un incontro diretto presso il suo ufficio, illustrando le ragioni per le quali ritenevo che dovesse prendere iniziative atte difendere il patrimonio collettivo dei teramani. Purtroppo il risultato è stato quello vederlo a braccietto di chi, invece, dovrebbe allontanare.
Le gravissime responsabilità della Fondazione per il passato sono note e non le ripeto.
Per il presente, il comportamento omissivo della Fondazione è altrettanto grave ed inaccettabile. Si rifiuta di agire nei confronti dei vecchi amministratori della banca e, cosa ancora più grave, anche nei confronti della società di revisione dalla quale, è lampante, è stata tratta in inganno. Sulle chiare responsabilità della società di revisione basta un solo esempio: nel 2010, quando la Tercas acquista la Caripe, quest’ultima viene valuta 238 milioni di euro. Nel bilancio approvato 2 mesi fa la Caripe è valutata 8 (diconsi otto) milioni di euro. Alla luce di queste cifre così inconciliabili, delle due l’una! O allora qualcuno ha certificato il falso o quantomeno dolosamente stagliato i conti, oppure in questi 3 anni gli Amministratori della Caripe hanno fatto carne di porco? Penso che qualunque aventi causa, di fronte a numeri cosi diversi, si porrebbe il problema di chiedere giustizia! Evidentemente chiunque, ma non la Fondazione Tercas!
Aggiungiamo ancora che attualmente le azioni di rivalsa le sta portando avanti la Tercas stessa, su iniziativa del Commissario Sora. Ove queste azioni portassero a risultati positivi essi saranno a vantaggio esclusivo della Tercas, e cioè a vantaggio dei nuovi padroni di Bari.
La mancanza di iniziativa della Fondazione nei confronti dei vecchi Amministratori della Tercas è comprensibilissima conoscendo gli stretti rapporti tra i due Enti, meno comprensibile è quella nei confronti della società di revisione. Tutto ciò priverà la comunità teramana della speranza di riavere almeno in parte il mal tolto. Circa le possibilità di recuperare parte del mal tolto, vale la pena far notare ai più distratti, ma non al Sindaco Brucchi da me informato, che a Siena, la nuova dirigenza della Fondazione, non solo ha agito nei confronti dei vecchi vertici del Monte dei Paschi ma anche nei confronti dei passati vertici della Fondazione e, da dichiarazioni del Presidente, hanno fondate speranze di recuperare sino a 3 miliardi di euro.
Il comportamento di Nuzzo è inaccettabile ma comprensibilissimo. Quello che non si comprende è il comportamento del Sindaco di Teramo. Non riusciamo a capire perché Brucchi sia così accondiscendente sino quasi alla complicità con il sistema di potere che ha distrutto la Tercas. Egli sta venendo meno al primo dei suoi doveri: agire per il benessere dei suoi concittadini che nel caso di specie significa difendere il loro patrimonio collettivo andato in fumo per colpe ben chiare.
Spero che almeno i gruppi di opposizione in C.C., primo fra tutti il gruppo del PD, incalzino l’inerme Sindaco. Ricordando, tra l’altro che il C.C. ha approvato un O.d.G. nel quale si chiedeva ai rappresentanti nella Fondazione di andare in Consiglio a riferire e spiegare. Mi aspetto che almeno il PD non si nasconda dietro una foglia di fico su questa dolorosissima vicenda.
Ing. Enzo Scalone
ex consigliere Fondazione Tercas
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Oltre a Brucchi c'è Chiodi che va a braccetto con la Fondazione. Un inutile tentativo per l'ex Governatore di ritagliarsi un futuro professionale a guida di un nuovo ente finanziario che svuoti la Fondazione a favore della Banca di Teramo. Ci manca solo questo e poi possiamo tornare a pascere le pecore!
Caro anonimo sono consapevole che l articolo dell ex consigliere di Fondazione Tercas, Enzo Scalone, sia pieno di errori e inesattezze, ma si prenderà le proprie responsabilità... ci sarà, presto, un articolo a mia firma che vi racconterà la politica del centro sinistra e quali favori abbia chiesto alla Fondazione Tercas...assunzione di figli o l'entrata nel cda di Banca Tercas....ma lei... invece dovrebbe leggere la firma in calce...... prima di fare simili figure.
Io non lascio correre nulla.
Ne prendo atto e attendo.
Un abbraccio.