Salta al contenuto principale

I vandali nel Castello della Monica

di I due Punti
2 minuti

Sarà perché la rassegna stampa, che ogni giorno compare sul tavolo del Sindaco, è solo cartacea e non riporta le notizie della rete; oppure perché c’è troppa distrazione negli uffici municipali o, ancora, della questione il comune si interessa con la velocità di un pachiderma, fatto sta che dal 4 marzo 2011 (un mese), il Castello della Monica mostra i segni assai visibili del ritorno ad una condizione di degrado. Certo la politica ha i suoi inderogabili ritmi, però un assessore alla cultura cui rivolgersi non c’è e l’interim per il Sindaco è con tutta evidenza  assai gravoso, non può fare tutto lui, diamine!  Insomma non solo da diversi mesi il nostro storico monumento - che sovrasta la città e ne è un segno distintivo non da poco – è in preda alla erbacce, ma di recente ( primi di marzo)  sono state rilevate, come mostrano le foto, tracce di una violazione dei suoi spazi interni. Dal lato di viale Cavour una porta ad ogiva che  in un primo tempo mostrava un’anta scardinata, attualmente ( primi di aprile )  è abbondantemente spalancata. Così pure è aperto un portoncino degli scantinati sotto il livello stradale.
E’ il caso di ricordare che il Castello della Monica è stato restaurato all’esterno e messo in sicurezza nel 2009 con l’impegno di ingenti risorse pubbliche, ma il suo restauro interno deve essere ancora portato a termine per un riutilizzo da parte del Comune. Il paradosso è che prima che i lavori fossero ancora ultimati è già iniziato il degrado. Su Wikipedia è possibile attingere una buona, anche se sintetica, documentazione storica, ma anche delle valutazioni che ci dovrebbero far vergognare. 

I PerDavvero
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Veramente chi dovrebbe vergognarsi è qualcun altro non tutti noi. Certo è grave che non venga tutelato adeguatamene Castello della Monica, ma quanti sono i beni comunali nel più totale abbandono e che nonostante le segnalazioni, di semplici cittadini o delle forze dell'ordine, continuano a restare nel più totale abbandono? Tanti, troppi. Chi dovrebbe vergognarsi ha quindi un none, un cognome ed anche un'incarico istituzionale, purtroppo non se ne rende conto. Che volete farci, questa e Teramo!