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Teramo: Il Vigile maleducato

di I due Punti
4 minuti

Egregio Sig. Sindaco di Teramo,
ho deciso di scriverLe questa lettera aperta, per portare a Sua conoscenza l’increscioso episodio che si è verificato presso il ns. Comando dei Vigili Urbani, episodio certo non degno dello stile del Governo cittadino da Lei guidato.
Alle 11.35 del 25 giugno 2011 mi sono recata presso il detto Ufficio del Comando dei Vigili Urbani  apprendendo da un cartello posto sulla porta interna che l’orario di ricevimento del pubblico è, dal Lunedì al Sabato, dalle 12.30 alle 13.30.
Si potrebbe già aprire un capitolo su un così limitato orario di apertura al pubblico, che non si addice certo ad un Paese civile aperto alla cultura del servizio, tenendo anche  conto che l’intera collettività osserva gli stessi orari di lavoro mattutini. Pur volendosi per il momento soprassedere è un argomento che a mio avviso, Sig. Sindaco, merita la sua attenzione, ma passando ai fatti, espongo quanto successo alle ore 13.12 minuti dello stesso giorno.
Con mio marito mi reco nuovamente al Comando dei Vigili Urbani, nel rigoroso rispetto dell’orario di ricevimento al pubblico, allo sportello di ricevimento non c’era nessuno e le tendine erano calate come alle 11.35, mio marito coglie l’occasione e  ferma due Vigili Urbani (un uomo e una donna) che stavano uscendo dal Comando per chiedere informazioni sul ricevimento allo sportello, il suggerimento dei due Pubblici Ufficiali è di suonare il citofono, che all’interno c’è qualcuno che aprirà.
Adempiendo al suggerimento dei due Vigili Urbani e suonando il citofono, il Pubblico Ufficiale, risponde con un candore inquietante che non può per nessuna ragione servire il Pubblico quella mattina, poiché  è solo e quindi potrà presidiare solo il centralino presso il quale arrivano le richieste di intervento, e aggiunge che la persona di servizio allo sportello quella mattina è in malattia e che quindi la mia richiesta non può essere evasa. Cerco, allora, di trovare un punto d’incontro con il Pubblico Ufficiale, affermando molto educatamente che una mancanza di organizzazione del loro Reparto, non può e non deve essere scontata dall’utenza sotto forma di disservizio, ed insistendo chiedo cortesemente con chi stessi parlando, oltre che con una voce anonima al citofono. Il Pubblico Ufficiale esordisce dicendo che non ha importanza chi sia Lui e che soprattutto non comprendeva perché mi ostinassi a non voler capire, ventilando poco educatamente mie probabili difficoltà con la lingua italiana.
Mi preme denotare, Sig. Sindaco, che avrei voluto solo far notare presso l’autorità giudiziaria che ha emesso il preavviso n° 209221, arrivato a mezzo raccomandata e ritirato in data 25 giugno u.s presso l’Ufficio Postale di Viale Crucioli, che nonostante mi venisse accertata una contravvenzione per divieto di sosta, in Viale Mazzini, in area con sosta vietata dalle ore 12.00 alle 14.00, l’agente accertatore, annotava l’ora della violazione, come da verbale allegato, alle ore 11.57; ora nella quale il divieto non vigeva.
Ebbene Sig. Sindaco, per tornare al concetto iniziale di “Paese civile”, avremmo potuto risolvere il palese errore per le vie brevi presso il comando dei Vigili Urbani senza ulteriori oneri per la collettività, ed invece mi trovo costretta a dover ricorrere al Prefetto per contestare una multa a dir poco "bizzarra".  Come Lei sicuramente sa, tale iter comporterà per gli uffici preposti una serie di adempimenti formali che a loro volta ingenereranno costi per l’Amministrazione, costi che in ultima analisi pagheremo tutti noi cittadini, Lei non escluso.
Tutto ciò all'insegna dell'efficienza e della razionalizzazione della spesa, concetti molto utilizzati ma che poi nella loro applicazione concreta vengono mortificati da un avvilente quotidiano.
Tanto sentivo di doverLe riferire e  mi scusi se ritiene che io abbia abusato del suo tempo,
Distinti saluti.

Monica Cipro

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Se la questione non fosse tragica, sarebbe comica... poi dici Brunetta, il merito, gli obiettivi, la cultura del servizio e tutte quelle chiacchiere che non hanno senso alcuno... almeno non oggi, non qui.
Codice penale libro II titolo II Capo I: DEI DELITTI DEI PUBBLICI UFFICIALI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Art. 331 Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessita’ Chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessita’, interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarita’ del servizio, e’ punito con la reclusione da sei mesi a un anno e con la multa non inferiore a lire un milione. I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da tre a sette anni e con la multa non inferiore a lire sei milioni. Si applica la disposizione dell’ultimo capoverso dell’articolo precedente. Art. 332 Omissioni di doveri di ufficio in occasione di abbandono di un pubblico ufficio o di interruzione di un pubblico servizio Il pubblico ufficiale o il dirigente un servizio pubblico o di pubblica necessita’ che, in occasione di alcuno dei delitti preveduti dai due articoli precedenti, ai quali non abbia preso parte, rifiuta od omette di adoperarsi per la ripresa del servizio a cui e’ addetto o preposto, ovvero di compiere cio’ che e’ necessario per la regolare continuazione del servizio, e’ punito con la multa fino a lire un milione.
Caro Sindaco, la lettera di un cittadino, anche se di reclamo, è una grande ed entusiasmante manifestazione di fiducia nelle capacità di ascolto di un'Istituzione. Altrimenti, il cittadino si vedrebbe bene dallo scrivere e opterebbe - per dirla alla Hirschman - per un'opzione ben diversa, e cioè la defezione. Ascolti, Sincaco. Faccia in modo che qualcuno prenda a calci in cxxo quell'arrogante che non ha avuto nemmeno il coraggio di dire il suo nome, e prosegua in maniera esponenziale con i calci man mano che si risale la linea gerarchica!
cara trepuntini, prima dobbiamo vedere di chi è parente quel vigile, per chi vota, per chi potrebbe votare in futuro, se è iscritto al sindacato, se..., se..., se...
Sì mia cara strega, immagino sia proprio così. Exit. Misà che è l'unica.
VIGILI BUZZURRI DOVUNQUE. QUESTO MI E' CAPITATO A GIULIANOVA TRE GIORNI FA. ANCHE LI' LETTERA AL SINDACO E RISPOSTA GARBATA. PAGHIAMO DECENNI DI ASSUNZIONI PUBBLICHE PILOTATE, LA RACCOMANDAZIONE DEI 'CLIENTES' COME PRATICA SISTEMATICA NELL'INDIFFERENZA ASSOLUTA DI UNA REGIONE - L'ABRUZZO - SPAVENTOSAMENTE COLPITA DA UNA EMERGENZA CULTURALE. Ciclabile di Giulianova. Due volanti e un cellulare dei Carabinieri a sirene spiegate. Mi avvicino ad un vigile urbano sui 55 anni, divertito e tranquillamente occupato in una telefonata al cellulare. Se ne accorge e si allontana di una decina di metri per non interrompere il 'lavoro'. Finita la telefonata mi riavvicino e chiedo:' Scusi, sa per caso cosa è successo, ho visto delle volanti...' Nean...che il tempo di finire e arriva la schioppettata: 'E che ne sacce ie?' Allora, il punto è questo: dopo 70 anni vogliamo iniziare a chiedere come in Abruzzo certi neanderthaliani sono risultati vincitori di CONCORSI PUBBLICI? Chi sono stati i padrini politici, quali sindacati o altri potentati hanno intasato la PA di cavernicoli? Come si vincono i concorsi pubblici in Abruzzo da sempre?
non è questione secondo me di padrini politici...perchè anche loro si vergognerebbero di averli fatti assumere in presenza di una scena del genere, è in generale il fatto che chi indossa una divisa o lavora nella pubblica amministrazione si sente intoccabile e sente di poter disporre del proprio tempo lavorativo come meglio crede..
Quante polemiche per un problema ridicolo... ma gli "opinionisti" dei duepunti capiranno mai che le cose nel mondo funzionano così da secoli se non millenni? lasciate perdere l'utopia e godetevi la vita! Con affetto.
Il problema è che i Vigili Urbani ( ? ) di Teramo DEVONO ,e ribadisco "DEVONO" , solo fare cassa per il Comune di Teramo , evidentemente hanno precise disposizioni in tal senso ! Dei compiti istituzionali del corpo non frega niente a nessuno, meno che mai a loro. Fanno multe a tutto spiano , anche dove non potrebbero , perchè tanto sanno che godono dell'impunità totale, da anni non c'è un Comandante che li metta in riga, sanno che TUTTI gli eventuali ricorsi saranno rigettati dagli uffici prefettizi ! Cosa fare ? Boh, non lo sò... se qualcuno , magari qualche avvocato o qualche difensore civico , ha dei suggerimenti ce li dica a noi poveri cittadini teramani . P.S. : dimenticavo però , che ci sono molti cittadini teramani che godono della immunità totale dalle multe perchè questi "cittadini" hanno una tale "fortuna" che anche quando sono parcheggiati per ore in mezzo alle strade o sui marciapiedi , sono talmente "fortunati" che un vigile urbano non passa mai da quelle parti....che culo....o non sarà culo ????? boohhh, io sono ignorante e non capisco....
Scusate la franchezza ma se continuiamo a fare gli struzzi non andremo lontano. Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che l'Abruzzo è una Regione colpita da una SPAVENTOSA REGRESSIONE CULTURALE. Forse non abbiamo mai brillato nel contesto nazionale e la colpa è di decenni di amministrazioni composte spesso da personaggi SOTTOSCOLARIZZATI che hanno fatto carne di porco di qualsiasi politica di respiro culturale. La storia di Teramo- limitandoci dagli anni 60' in poi - parla da sè (basta ricordare l'abbattimento del teatro e di angoli di valore artistico-architettonico perpetrati da amministrazioni intasate da BUZZURRI SENZA VERGOGNA che non pagheranno mai per i loro crimini). Se a comandare nei Comuni abruzzesi sono in troppi casi gli appaltatori, gli ex-muratori diventati appaltatori, i figli di, i nipoti di, non possiamo aspettarci un decollo culturale della società civile, che, inutile negarlo, storicamente si evolve nel bene e nel male in stretta connessione con chi li governa. Se i Comuni del teramano pensano che sia giusto e santo sborsare soldi pubblici per i concerti di Jimmy il Fenomeno la conseguenza è sotto gli occhi di tutti: per decenni continueremo ad avere plaghe di cittadini dell'entroterra... ed è meglio che la finisca qui.
Due precisazioni Azimut: 1) le cose funzionano cosi' più o meno in ITALIA e nei PAESI SOTTOSVILUPPATI, e ancora più in Abruzzo, tra le Regioni culturalmente arretrate in Italia. Se poi a lei piace vivere circondato da tamarri e pagarli con I soldi pubblici per un lavoro fatto male nessuno glielo impedisce ma forse la magioranza la pensa diversamente. Salvo poi quando lei stesso subirà torti e disservizi dalla PA e la sentiremo nei bar di Teramo sgolarsi contro gli o impiegati blablabla... 2) Se poi sig. Azimut non ha opnioni da sottoscrivere o sottoporre può anche osservare un rispettabilissimo silenzio e risparmiarsi le critiche a chicchessia. L'indifferenza sovrana in questo Paese ci ha portato dove siamo se segue i TG in questi giorni. Si goda la vita a modo suo, e la lascio con un aforisma di non ricordo chi che più o meno suona così: si critica negli altri ciò che siamo consapevoli di non possedere, in questo caso forse delle opinioni, qualunque esse siano
Come dicono gli anglossassoni e quindi per aggiungere insulto ad ingiuria, ho mancato di precisare che la detta lettera aperta è stata inviata al Sig. Sindaco di Teramo e al Comanadante dei Vigili Urbani a mezzo raccomandata a.r. nell'ormai lontano 12 luglio e non ha mai avuto alcuna risposta. Cordialità Monica Cipro
C'e ne sono a Teramo di impiegati statali , e dirigenti stupidi e maleducati che calpestano i diritti dei cittadini. Oggi chi ha i soldi per avere i propi diritti puo permettersi di andare dagli avvocati.
Provateli a chiamarli perchè non potete uscire da casa o non potete aprire un fondaco o un negozio e notate bene come si muovono con molta cautela dando per chi li ha chiamati una sensazione di quasi inutilità.Non arrivano pronti appunto vigili ma in maniera sguaiata ,almeno questa e la sensazione che io ho provato ogni volta . Per prima cosa vedono di chi e' l'auto in questione ,non si sa mai che... dopodichè fanno qualcosa ma sempre controvoglia come se volessero evitare delle grane ,lo fanno propio controvoglia. Questo e' il guaio di chi fa anche un lavoro giusto per riportare a casa uno stipendio. A me personalmente dopo averli chiamati perche' c'era una macchina davanti il negozio e visto che dava una distanza tale da poter far passare una persona ma non un passeggino l'unico consigli che ho avuto era quello di mettere dei paletti davanti con catena visto che per legge le fioriere sono vietate.