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Cosa può insegnare un Oscar....

2 minuti

L’Oscar al film “La grande Bellezza” di Paolo Sorrentino ci ha insegnato oggi tante cose: le ha insegnate a produttori, critici, politici, a tanti giovani registi e infine al pubblico.

Ai produttori italiani questa vittoria ha insegnato che gli schemi attraverso i quali investono i loro soldi nelle opere cinematografiche fanno acqua da tutte le parti, che il mondo è già cambiato e che il loro impegno non può e non deve guardare solo ed esclusivamente al ritorno economico immediato, che si può e si deve investire nella Cultura e che così facendo i risultati arrivano sempre, anche se non nell’immediato.

Ai critici ha insegnato che è stato un errore massacrare questo film e che hanno sbagliato a mettere in soffitta così velocemente quella geniale e straordinaria esperienza del cinema italiano targato “Fellini” bollandola, nei fatti, come vecchia e non al passo con i tempi.

Ai politici ha insegnato che possono fermare le rotative di un giornale, condizionare la cronaca di tutti i giorni, raccontare bugie in tv, ma ci sarà sempre un’opera d’arte capace di spogliarli e di raccontarli da dentro senza che nemmeno se ne rendano conto, capace di raccontare il nostro tempo senza sconti e consegnare ai posteri un ritratto implacabile.

Ai giovani registi ha insegnato che quello che in tantissimi sostengono, e cioè che un film per funzionare deve avere necessariamente “certi canoni commerciali”, è una cazzata gigantesca.

Al pubblico ha insegnato che vale la pena prestare più attenzione a certe opere italiane e che prima di dire semplicemente: “È lungo”, “È pesante”,  “È lento” vale la pena sforzarsi un po’. Andare al cinema non è come guardare in tv il Grande Fratello, non si può avere lo stesso metro di giudizio.

A me e a tanti, tantissimi altri illusi italiani ha insegnato che, ogni tanto, da qualche parte nel mondo, il merito conta ancora qualcosa e che cercare “la bellezza”, in qualsiasi settore, qualsiasi sia la tua vita, non è poi così male.
 
Walter Nanni
regista
 

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Commenti

W la bellezza!!!!
Sergio Leone si sta rivoltando nella tomba. Questo mi insegnato quest'Oscar !
SE FOSSE STATO "GIRATO" IN UN'ALTRA CITTÀ NON AVREBBE VINTO L'OSCAR. Avete notato quanto è meravigliosa roma, la grande ruffna del furbo sorrentino? il film è bello da rivedere almeno una altra volta, un po lunghetto ( è finito quasi a mezzanotte). Gli attori attempati, tutti ultra 50/60enni snob( sine nobilitate) e radical chic! le feste supercafone con inclusi " mostri contemporanei" come il chirurgo estetico (allucinante). Un film privo di "trama" ......ma quale è la trama? L'attrice protagonista è la cinica e strepitosa roma - la migliore in campo - bravissimo, come al solito, toni servillo!.................poiché mi trovo su i due punti voglio conferire l'oscar a qualche personaggio a noi più vicino. Gianni Chiodi lo premierei per il film "relazioni pericolose"; a Luciano D'Alfonso per il film" il silenzio degli innocenti"; a di Matteo (ex tercas) per il film "five Million dollar ruby"; all'ex nisi per "i soliti sospetti"; Maurizio brucchi per "il gladiatore"; Manola di Pasquale per "bianca neve e i 7 nani"; pomate per le" la solitudine dei numeri primi"; e infine al direttore Falconi l'oscar per il film "beautiful mind" .....orevuar