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Brucchi ha una sola soluzione:Le dimissioni

3 minuti

Alla luce degli ulteriori tagli apportati dal governo centrale alle risorse delle autonomie locali, ai quali si aggiunge la “perla” dell'assoggettamento ad IMU dei terreni agricoli, viene spontaneo ricordare ai teramani che, purtroppo, l'avevamo detto in tempi non sospetti – noi dei movimenti civici - che la “corazzata” del centrodestra e la “nave appoggio” del centrosinistra si sarebbero schiantate sugli stessi scogli.
Era sufficiente esaminare i provvedimenti del Governo, le richieste dell'Unione Europea, i progetti della Regione ed i bilanci del Comune di Teramo e delle municipalizzate, per pronosticare una fine ingloriosa dei nostri territori a fronte di una politica di sviluppo e di tagli alla spesa inesistenti.
L'avevamo detto che le scelte future di un Governo “sinistro” più che di sinistra, sarebbero state drastiche, per rispettare il patto di stabilità, e che le politiche per il lavoro e per le attività produttive di una Regione “maldestra” sarebbero state fallimentari, così come avevamo preannunciato gli effetti devastanti che le municipalizzate e la gestione dei prodotti finanziari avrebbero avuto sul bilancio del comune: “spazzatura”, per esattezza. 

Ora i nodi vengono al pettine, non tanto e non solo per la crisi che affligge tutta l'economia occidentale e per i tagli che gravano su tutti i Comuni (anche quelli in cui si continua a vivere bene, stranamente) ma, soprattutto, per l'incapacità dei nostri amministratori di progettare il futuro e di mettere in campo una squadra di persone in grado di guidare la città fuori dal pantano in cui è bloccata. 

Quali sono i provvedimenti che dovrebbero rilanciare la nostra economia e garantire lavoro ai nostri giovani? Incentivi al turismo e alla cultura pari a zero. Provvedimenti a sostegno delle poche attività produttive rimaste pari a zero. Iniziative volte a promuovere l'immagine e i prodotti locali pari a zero. Innovazione e semplificazione pari a zero. 

Il pensiero è fisso alle lotte interne dei partiti tradizionali, alle nomine per il rinnovo (per modo di dire) di alcune cariche pubbliche, all'organizzazione del Capodanno con qualche cariatide in declino, probabilmente per recitare il De Profundis insieme.

Il Sindaco dovrebbe ormai invitare i cittadini allo sciopero fiscale ma non può farlo, perchè commetterebbe, chiaramente, un illecito. Potrebbe, tuttavia, paralizzare il Comune rassegnando le dimissioni, con una decisione forte contro il governo centrale che, peraltro, impedirebbe agli uffici di provvedere per tempo sulle ulteriori tassazioni, in attesa del Commissario Prefettizio, con estrema soddisfazione dei teramani tutti. 

Ed uscirebbe di scena con un atto di forza dal gradimento altissimo, che gli permetterebbe di recuperare punti nei confronti di una città quantomeno perplessa per gli ultimi avvenimenti, potendo ben aspirare a successivi e più importanti incarichi. 

                               Gianluca Pomante

Consigliere Comunale Teramo " Finalmente Pomante"

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Commenti

Si ma il discorso caro Pomante è che Teramo per ben 2 volte ha scelto il nostro amatissimo Sindaco. Quindi Teramo per ben 2 volte dovrebbe andare a fa....lo
Sarebbe meglio firmarsi: COnsigliere Comunale "Teramo Civica" uhahuauhuh
Dire che "i nodi vengono al pettine" a Brucchi mi sembra troppo offensivo! (Vero Falcò?)
Questa lettera non scalfirà l'orgoglio del nostro Sindaco. Questa giunta può fare meglio (in negativo) e lui dovrà portare a termine il suo lavoro.
Aldilà del singolo personaggio che possa essere simpatico o meno, penso che la maggior parte degli italiani che ancora crede nel diritto di voto, è andata con la convinzione di scegliere il "meno zoppo" del momento. Peccato che molto più sovente, coloro che vanno a votare vengono sempre più spesso scoraggiati dai numerosi episodi di delinquenza legalizzata in stile puramente italiano (e non per colpa dell'Europa), che "fattura" milioni di euro alle nostre spalle, incentivata dai rapporti con alcuni rappresentanti che invece di tutelare i nostri diritti si "siedono" solo, prima per farsi due conti sulle future conseguenze penali a cui vanno incontro delinquendo, e poi per fare i "traditori della patria" vendendosi al miglior offerente, frutto del fatto che tanto il ceto medio è l'80% della popolazione, cioè quello che "ha da perdere qualcosa" sta zitto e subisce passivamente, poichè vive la quotidianità con il terrore di tutelare a tutti i costi ciò che è suo, senza voltarsi spesso a guardare chi sta peggio di noi. Altrimenti in un paese democratico il termine opposizione avrebbe un minimo senso con argomenti concreti, invece di prendersela sempre con il "diverso" del momento per cavalcare l'onda...vogliamo parlare per esempio del semplice fatto che nessuno in Italia non si azzarda a protestare per rivendicare il diritto da parte di uno Stato Sovrano di stampare banconote in base ai reali e concreti bisogni di un Paese che sta implodendo sotto tutti gli aspetti, evitando di chiederle in prestito alla BCE pagando interessi? avete forse paura di far scoprire il trucco del debito pubblico che salendo sempre di più serve solo a creare crisi ad hoc ma nel contempo mantenere questa situazione"?avete forse paura di fare la fine di Gheddafi in Libia? di Kennedy in U.s.a.? o di Aldo Moro in Italia? oppure vogliamo parlare delle multinazionali proprietarie dei centri commerciali nel territorio Italiano... avete mai letto che sugli scontrini c'è scritto "non fiscale"?, quindi l'iva che paghiamo quando acquistiamo i prodotti da loro a cosa serve visto che loro le tasse non le versano in Italia? chissà perchè prima chiudevano le "botteghe di paese" di Italiani perchè non ce la facevano più, ora chiudono i negozi di città di Italiani perchè non ce la fanno più...chissà perchè... Forse manca un piccolo particolare a tutti...il cerchio ormai si sta stringendo perchè destra e sinistra sono la stessa ed identica cosa...se da soli non ritroveremo il senso di comunità verremo tutti inghiottiti dalla spirale che pian piano ci trascinerà uno alla volta tutti nel baratro della povertà e della schiavitù; poi non ci saranno più problemi di tasse inventate, astensionismo, di anatre zoppe o dubbi sul complottismo.
Per Civitas: Se scorre "tutto" l'articolo legge la firma del "consigliere lista civica "