Nell’adunanza del Consiglio Comunale tenutasi il 27.09.2012 sono stati trattati, tra gli altri, i seguenti temi: debiti fuori bilancio, convenzioni per l’affidamento di alcuni servizi municipali, IMU.
In merito, osservo quanto segue ( le presenti notazioni riflettono i miei interventi consiliari ).
A ) DEBITI FUORI BILANCIO
Gli artt. 193 e 194 del codice degli Enti Locali ( D. L.vo n. 267/2000 ) stabiliscono che:
1 ) “ debiti fuori bilancio ” ( cioè, quei debiti derivanti da un rapporto obbligatorio germinato senza che sia stato rispettato il procedimento per l’assunzione dell’impegno contabile di spesa ) sono anche quelli “ derivanti da sentenze esecutive ” (cioè, idonee a consentire l’inizio del processo esecutivo );
2 ) “ entro il 30 settembre di ciascun anno, l’organo consiliare provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione ” degli obiettivi indicati nella relazione previsionale e programmatica allegata al bilancio,
a ) dando atto “ del permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo ”,
b ) adottando “ contestualmente i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali ” debiti fuori bilancio ( che, ovviamente, provocano uno squilibrio finanziario ) e “, ove dovuto, “ le misure necessarie a ripristinare il pareggio ”;
3 ) “ la mancata adozione, da parte dell’Ente, dei provvedimenti di riequilibrio ” avanti cennati ” è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione ”, con la conseguente applicazione del regime sanzionatorio consistente nello scioglimento del Consiglio Comunale.
L’Assessore al Bilancio Citerei – riferendo sulla soggetta materia – ha dichiarato che:
aa ) “ gli obiettivi prefissati nella relazione previsionale e programmatica sono stati in gran parte raggiunti ”, in ragione del carattere “ positivo sia dell’andamento dell’attività amministrativa che della proiezione al 31/12 degli equilibri di gestione ”;
bb ) “ inoltre, dalla ricognizione effettuata è stato accertato, per il corrente esercizio, il permanere degli equilibri generali di bilancio e la inesistenza di debiti fuori bilancio riconoscibili ai sensi dell’art. 194 ” cit..
Sulla base di questa premessa, il Consiglio Comunale – “ ritenuto … di non dover adottare provvedimenti necessari al riequilibrio della gestione corrente volti ad assicurare l’attuazione dei programmi ” e considerato che “ non sussistono debiti fuori bilancio da riconoscere ” – ha deliberato ( con i voti contrari della minoranza consiliare ) di prendere atto della permanenza degli equilibri di bilancio.
Le cose, in realtà, stanno ben diversamente da come sono state rappresentate dall’Assessore Citerei.
Invero, nel corso del dibattito consiliare è emerso che nei confronti del Comune di Montorio al Vomano sono state pronunciate delle sentenze di condanna ( al pagamento di somme di denaro ) esecutive e che la Giunta non le ha riconosciute quali debiti fuori bilancio, come, invece, avrebbe dovuto fare a mente della normativa sopra evocata, omettendo, in tal guisa, di sottoporle all’attenzione dell’organo consiliare ai fini della somministrazione dei consequenziali provvedimenti di ripiano.
Questo, può comportare una duplice conseguenza:
° ) lo scioglimento anticipato del massimo consesso cittadino;
° ) l’insorgenza di un danno erariale determinato dalla maturazione di oneri ulteriori a carico del bilancio dell’Ente causata dal mancato pagamento nei termini di legge degli importi portati dai provvedimenti giurisdizionali di condanna innanzi richiamati.
In entrambi i casi, sussisterebbe una grave quanto evidente responsabilità, anche di ordine patrimoniale, dei Consiglieri di maggioranza.
B ) CONVENZIONI
Per gli appalti inferiori alla soglia di E 200.000,00, il Comune può procedere ad affidamento diretto di servizi alle cooperative sociali che svolgono attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate ( invalidi, ex degenti in ospedali psichiatrici, tossicodipendenti, alcolisti, ecc. ).
Anche se non è prevista obbligatoriamente la procedura di evidenza pubblica della gara, l’Autorità per la Vigilanza sui contratti ha raccomandato ( con l’indicazione di apposite linee – guida ) agli Enti Locali di osservare, in sede di affidamento dei servizi alle suddette compagini sociali, le seguenti prescrizioni:
a ) pubblicazione di un avviso pubblico, atto a rendere nota la volontà di riservare parte degli appalti di determinati servizi alle precitate cooperative sociali;
b ) promozione – tra le cooperative interessate alla stipula della convenzione – dell’esperimento di una procedura competitiva di tipo negoziato ( ciò, in applicazione dei principi di economicità, di efficacia e di trasparenza dell’azione amministrativa );
c ) imposizione al contraente privato della presentazione ( prima della stipula della convenzione ) di un progetto per la gestione dei servizi, che abbia come fine l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati;
d ) introduzione nel corpo della convenzione di clausole dirette ad enfatizzare, nella misura più ampia possibile, il profilo del reinserimento lavorativo dei predetti soggetti e a proteggere gli interessi di questi ultimi da eventuali abusi posti i essere dalla parte datoriale.
Il Consiglio Comunale ( con i soli voti dei Consiglieri di maggioranza ) ha deliberato di affidare ( con la stipula di una serie di convenzioni – a mio modo di vedere – molto onerose, avuto riguardo all’attuale congiuntura economica ) ad un’ unica Cooperativa Sociale i seguenti servizi, per una durata biennale e verso i corrispettivi annuali ( comprensivi di iva ) di seguito precisati: pulizia e custodia della sala civica ( E 21.477,50 ); gestione, pulizia e custodia della biblioteca comunale ( E 24.174,33 ); custodia, apertura e pulizia della palestra comunale di Santa Giusta ( E 11.624,07 ); esposizione materiale dei manifesti ( E 4.023,95 ); pulizia del palazzetto dello sport ( E 9.373,46 ); manutenzione delle aree verdi degli edifici scolastici ( E 8.546,64 ); manutenzione delle aree verdi interne ai cimiteri delle frazioni e custodia del cimitero del capoluogo ( E 26.394,14 ); pulizia e manutenzione delle aree pubbliche nelle frazioni ( E 52.030,00 ).
Il procedimento seguito dall’Amministrazione Comunale è legittimo ( anche se suscita delle perplessità la circostanza che il valore economico delle convenzioni, concluse con un solo soggetto privato, supera, se valutato cumulativamente, la soglia comunitaria di E 200.000,00 ).
Infatti, essa – ripetesi – poteva discrezionalmente procedere ( come ha fatto ) all’affidamento diretto dei servizi su elencati senza osservare le linee – guida elaborate dall’Autorità di Vigilanza, le quali non sono cogenti.
Tuttavia, sotto il profilo strettamente pubblicistico ( vale a dire, sotto il profilo del pubblico interesse ), meglio avrebbe agito se a tali linee – guida si fosse attenuta.
Giudichino i cittadini.
C ) IMU ( IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA )
Nello scorso mese di marzo ho presentato una mozione volta ad ottenere la riduzione ( rispetto all’aliquota base: 0,4% ) dell’aliquota IMU relativamente alla cd. “ prima casa ”, proponendo l’applicazione dell’aliquota minima dello 0,2%.
Questo sul rilievo che il “ diritto alla casa “ soddisfa “ un interesse preminente di rilevanza costituzionale, rivolto a soddisfare un’esigenza di carattere primario ”.
Il Consiglio Comunale ( con i voti contrari dei Consiglieri di minoranza e con l’astensione del Consigliere di maggioranza Guizzetti ) ha bocciato la mia mozione e ha deliberato ( questa volta col voto anche del nominato Consigliere Guizzetti, il quale, perciò, è caduto in palese contraddizione ) di applicare per l’anno 2012 le seguenti aliquote;
° ) abitazione principale: 0,4%;
° ) detrazione abitazione principale: E 200,00;
° ) aliquota ordinaria: E 0,76%.
Che dire ?
Affermo che chi predica la virtù, dovrebbe, poi, praticarla effettivamente e che chi non è stato ( con se stesso ) economicamente rigoroso non può, poi, pretendere che gli altri lo siano.
Fuor di metafora: una Giunta ( che, in maniera del tutto autoreferenziale, si definisce di “ centro – sinistra ” ):
a ) che ha indebitato la comunità montoriese per un ammontare superiore ai sedici milioni di euro;
b ) che continua a bruciare risorse finanziarie attraverso una spesa pubblica incontrollata e clientelare;
non è legittimata a chiedere agli incolpevoli cittadini alcun sacrificio aggiuntivo rispetto a quelli che gli stessi cittadini già sono costretti a sopportare quotidianamente per colpa di una classe dirigente ( locale come nazionale ) tanto inefficiente quanto predona.
Montorio al Vomano, lì 29.09.2012
Avv. Gersan Persia – Consigliere Comunale
P.S.
Le vie cittadine sono:
a ) vergognosamente sporche: sterco di cane, guano di piccione, cicche di sigaretta, rifiuti di ogni tipo lordano costantemente la sede stradale;
b ) sistematicamente ingombrate da autoveicoli parcheggiati in spazi dove è inibita la sosta.
Ne deriva un’immagine della nostra Città connotata da degrado, disdoro e disordine.
Non è la prima volta che lo denuncio.
La responsabilità di quanto sopra lumeggiato è da ascrivere anche al comportamento poco civile di molti cittadini, i quali, evidentemente, hanno scambiato le vie pubbliche per discariche di rifiuti e per ambiti privatistici.
La rinascita ( stavo per scrivere: la palingenesi ) della nostra Comunità dipende soprattutto dai comportamenti e dal senso civico degli individui: non è possibile avere una classe politica virtuosa se chi – attraverso il voto – la esprime non è, a sua volta, irreprensibile.
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