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Salviamo la Coppa Interamnia

2 minuti

Tutti conoscono le difficoltà economiche che attraversa l’Interamnia World Cup. Eppure non sembrano giungere soluzioni quantomeno provvisorie per la salvaguardia di quell’immenso patrimonio di storia, cultura, sport, tradizioni, pace, solidarietà fra i popoli, fratellanza, rappresentato dalla “Coppa”.
Non sussistono dubbi sul fatto che la Coppa Interamnia sia la manifestazione più importante dell’intera Provincia di Teramo, non solo perché da 40 anni è l’appuntamento per eccellenza, non solo per i valori di cui sopra, ma anche per le ricadute economiche sul territorio: per bar, ristoranti, alberghi, commercianti di ogni categoria merceologica la Coppa rappresenta una imperdibile occasione di proficuo lavoro.
Sono cose note, ma nessuno sembra volersi fare carico del futuro di questa realtà che non può e non deve rischiare la propria sopravvivenza.
Gli aiuti governativi soccorrono, ma sono sempre legati a scelte estemporanee.
La Regione sembra indifferente.
Però il Comune e la Provincia, sul cui territorio la Coppa si svolge, non possono tirarsi indietro con scuse via via più improponibili: se i soldi non ci sono che si taglino per primi i finanziamenti a realtà meno necessarie, e solo per ultimi i soldi per l’Interamnia. Non il contrario, come ormai avviene da alcuni anni.
Mi limito solo ad una proposta, magari perfettibile, ma necessaria per avviare un dibattito che conduca ad una positiva soluzione.
La Provincia di Teramo, dal 2000, è socia del Teatro Stabile d’Abruzzo, meritoria istituzione cui versa ogni anno quale quota associativa € 51.645 ( i vecchi 100 milioni di lire).
Ebbene, la proposta è uscire dal TSA, che ha sede a L’Aquila e non organizza la stagione di prosa di Teramo (gestita dalla società Riccitelli), per assegnare in via permanente gli stessi finanziamenti alla Coppa Interamnia.
Ci farebbe piacere che il Presidente Catarra e l’Assessore provinciale alla cultura e allo sport Di Michele prendessero, per una volta, in seria considerazione la proposta.
La città e l’intera Provincia gliene sarebbero grati.

Il Vice Coordinatore Provinciale del FLI
Futuro e Libertà per l’Italia
Maria Cristina MARRONI

 

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Commenti

beh.. se le cose stanno proprio così credo che tutti dobbiamo invocare il presidente Catarra ad agire in tal senso. non solo FLI.
la Fondazione Tercas (non si sa bene su sollecitazione di chi o forse si sa troppo bene ma non si può dire) finanzia l'associazione Big Math per organizzare concerti a PAGAMENTO. Mi chiedo: ma le associazioni cosiddette culturali non dovrebbero essere senza fini di lucro? Sarebbe giusto far confluire anche e soprattutto questi denari sulla Coppa.
condivido! Se la provincia di Teramo finanzia il TSA che non fa alcuna attività culturale nella provincia di Teramo, esca dal TSA e dia i contributi alla Coppa Interamnia. Il sindaco Brucchi ha tolto i contributi a una associazione culturale di Teramo, con la motivazione che non faceva cultura sul territorio di Teramo (pur facendo cultura e promuovendo cultura con i ragazzi di Teramo), non vedo perchè si debba dare un contributo al TSA. Aiutiamo la Coppa Interamnia.
La “Coppa” è un bene che bisogna preservare. Detto questo, rilevo, purtroppo, una certa latitanza da parte delle istituzioni e degli operatori culturali. Per le prime: quando si è voluto dare un contributo operativo, organizzando eventi di spessore, le stesse non si sono degnate di presenziare agli stessi, nell’arco di una settimana, neanche per un solo istante; e non si dica: “Ma noi abbiamo cacciato i soldi!”, perché, a parte l’esiguità dei finanziamenti pubblici per un evento che vuol essere di portata internazionale, è naturale che tutto ha un costo; così come non ci si può limitare all’esborso finanziario per sentirsi con la coscienza a posto: eventi come la “Coppa” hanno bisogno di interrelazioni, scambi, proposte, dinamiche… Non si può, come sempre, arrivare a giugno e scoprire che il politico di turno ha fatto “il miracolo”: è una vita che si sa della “Coppa”, e se la si vuole far vivere non occorrono eroi o sedicenti tali. Inoltre, durante eventi di spessore e qualità che pur hanno vitalizzato e/o rinnovato la “Coppa” nel corso degli anni, si è lasciato tranquillamente svolgere manifestazioni concomitanti, e in luoghi più esposti, di non elevata caratura, che, tra l’altro, hanno goduto pure di una promozione molto incisiva. La programmazione è fondamentale per tante ragioni, non ultime quelle di evitare sovrapposizioni e di assegnare il giusto valore, per gradi, alle singole proposte che, invece, un po’ alla rinfusa, occupano le piazze della città. Non occorre, in tal senso, un’operazione di ingegneria gestionale. Per i secondi: stando così le cose, è naturale che lo sforzo organizzativo ed operativo venga, via via, meno; non bisogna scavare molto a fondo per comprendere che la “Coppa”, in buona parte, vive, ormai, di volontariato, ma almeno che a questo si assegnino i giusti meriti, o che si cerchi di affiancarlo con tutti i pur minimi supporti disponibili. Mi spiego meglio: ho spesso sentito lamentarsi del fatto che nonostante si sia proposto, pianificato, organizzato, speso del tempo (anche ferie), al momento delle pur minime necessità logistiche sembrava di chiedere grossi favori o ci si vedeva lasciati, ormai a fatto compiuto, a dover sopperire a gravose incombenze, come se l’attività e il lavoro in corso ormai di svolgimento fossero affare privato. Così come si lasciava esposti a rischi di vario genere. Eppure sono decine di anni che tali problemi esistono. Possibile che non ci si accorga che la “Coppa”, superato il momento dei paroloni di cui si riempiono la bocca i politici nel corso delle “mediatiche” conferenze stampa, abbisogna di programmazione e competenze? Mi si dirà: ma, in fondo, è un torneo di pallamano! Certo, ma l’indotto non può essere solo quello dei bar del centro e dei loro amplificati banconi-cioschetto (bar che, tra l’altro, pare siano molto restii a sponsorizzare anche la più minima iniziativa): l’indotto può essere molto, molto di più, e diverso. Teramo è piena di associazioni, di persone e di competenze che sarebbero in grado di mutare radicalmente, e definitivamente, il volto di tale evento: ma, a parte i soliti noti, si preferisce non trovarsi di nuovo di fronte all’ingratitudine, alle difficoltà, ai rischi di varia natura… Non può neanche essere che la struttura, volontaria, della “Coppa Interamnia” e la buona volontà di Gigi Montauti sopperiscano in toto alle manchevolezze di cui sopra. Faccio gli auguri alla “Coppa”, alla quale tutti noi teramani siamo legati, e li faccio anche a coloro che, nonostante tutto, ancora credono alle favole.
Non mi sta bene. Come per il Teramo Basket, adesso si tenta di coinvolgere la politica come unica risolutrice del problema anche per la Coppa Interamnia. Nei periodi di vacche grasse, quanti hanno guadagnato col Teramo Basket? E quanti grazie alla Coppa Interamnia? Non parlo dell’indotto che queste due realtà – pur bellissime e meritevoli di considerazione – hanno saputo dare alla città: parlo proprio di guadagno diretto di chi le ha gestite nel corso degli anni passati. Bene, c’è crisi, forse qualche sbaglio strategico da parte di chi è (o era) al timone della Coppa Interamnia (scusate... e del Teramo Basket... ce lo voglio di nuovo infilare), quindi amen. Aspettiamo tempi migliori per riproporre il tutto, ma adesso credo che sottrarre fondi pubblici per sostenere associazioni o società di natura privata (attenzione, di natura privata… non sono Istituzioni), non sia giusto. Se non esiste come per il Teramo calcio il Campitelli di turno, bisogna farsene una ragione e togliersi dalla mente che un’amministrazione possa destinare risorse economiche per qualcuno, che avrà semmai avuto il merito di creare qualcosa di importante sotto l’aspetto sportivo e persino sociale, ma che da tali iniziative – per quanto abbiano innegabilmente hanno portato lustro alla città di Teramo - ha comunque avuto dei significativi vantaggi personali. Lunga vita alla Coppa Interamnia (ed al Teramo Basket certamente), ma io pretendo, da cittadino che paga le tasse, che Regione, Provincia e Comune pensino – giusto per usare un emblematico ma reale esempio – a quel pensionato che ogni mattina, sotto i portici di Fumo, con la testa bassa e con la vergogna che dovrebbe essere, invece, di chi ha fatto in modo che dopo 40 anni di duro lavoro prendesse 500 euro al mese, puntualmente dieci giorni prima del 27 (fino al 26…) mi chiede un euro per un panino, che rappresenta per metà il suo pranzo e per l’altra metà la sua cena. E come lui stesso (il pensionato) mi ha detto venerdì scorso, “per bere c’è la fontana in Piazza Orsini”. La Provincia esca dal TSA per aiutare lui e quei tanti come lui.
La Coppa se non cambia è morta!! Giusto risparmiare soldi, ma darli alla Coppa mi sembra un buttare soldi... come al solito... attendiamo con ansia i chioschetti di birra e le vomitate notturne... poi di chi vince la Coppa chi se ne frega? Continuiamo a divertirci con poco... ma almeno i soldi teniamoceli stretti!!!
A Tancredi/Gatti non gliene impota niente della Coppa Interamnia, entrambi non possono rivendicare la promogenitura. Non hai capito ragazza che la politica si sforza di fare solo se si convince che poi la gente sa a chi attribuire il merito per l'interessamento! In questo caso i beneficiari di un loro interessamento sarebbero tutti i commercianti che intorno alla coppa ci fanni gli affarucci. Allora! Come farebbero loro a capire chi sono i commercianti di destra da quelli di sinistra? Quelli di sinistra si gioverebbero dell'interessamento del politico PDL ma poi quando vanno a votare votano per Bersani. Allora! Lo capisci perchè la politica e i politicanti dovrebbero scomparire dalla faccia della terra!?. I bisogni della gente non dovrebbero essere nè di nestra nè di sinistra e, invece, lo sono. Cordialità.
gentile Maria Cristina Marroni, dall'era della globalizzazione, economicamente, la coppa interamnia ha avuto un decadimento costante ed inesorabile che alla città di Teramo non porta più nulla se non un piccolo ritorno economico per bar e pizzerie. Sono finiti i tempi in cui in varie Nazioni non avevano i prodotti che avevamo noi in Italia e pertanto quando venivano compravano di tutto a costo di sacrifici enormi. Oggi questo non accade più e sarebbe ore di cambiare la formula di questa manifestazione se non addirittura sostituirla con qualche altra iniziativa. Nel tempo tutto cambia, oggi più che mai. Solo i politici rimangono sempre gli stessi.
Insomma, mi sembra di capire che sin ora la proposta della brava (e anche caruccia mi sembra di poter dire guardando la foto) Maria Cristina Marroni, ha un consenso simile a quello del partito di cui è vice coordinatore provinciale....
Da molti commenti ho capito che Teramo non meriti la Coppa ma bensì i politici che la governano... Peccato!
Sarebbe interessante vedere cosa sarebbero in grado di fare per Teramo coloro che pensano che la Coppa Interamnia si riduca a un manipolo di stranieri ormai pane quotidiano della globalizzazione, indotto dei chioschi di birra e guadagni facili ...
Ma la Coppa Interamnia è una manifestazione sportiva internazionale oppure qualcos'altro di cui mi sfugge l'identità? Un appello: Ogni iniziativa sportiva o culturale che si svolga nella nostra o in qualsiasi altra città non perda di vista il motivo per cui è nata, altrimenti perde di senso!
@Mauro: forse una manifestazione sportiva di respiro internazionale, eppure locale, deve tenere conto del fatto che ci siano migliaia di ospiti stranieri che, in quanto ospiti, meritano un contorno alla loro dimensione sportiva. Lo stesso dicasi per la città ospitante.
Aiutare la coppa per far dare poi 500 euro a Mirella Lelli e a quello di roma due cozzate alla serata Dell inaugurazione? E perché montauti non fa lavorare i giornalisti di Teramo se vuole i soldi da terao? Meditate gente meditate
Certo che se un(o) (giornalista?) di Teramo si attacca pure a cinquanta euro per difendere la teramanità di una manifestazione che si chiama non solo Interamnia, ma anche WORLD Cup ... hai voglia a meditare, e hai voglia a chiamare quelli di Roma!!!!!
Ma come funziona la macchina organizzativa della Coppa Interamnia? Qualcuno lo sa? Ad esempio le squadre partecipanti pagano una quota di iscrizione? Se si a quanto ammonta? Cosa viene garantito dalla eventuale quota di iscrizione ai partecipanti? E' mai stato reso noto un bilancio delle manifestazioni succedutesi? L'organizzazione a chi fa capo (oltre che a Montauti)? Giuridicamente cosa è chi organizza? Sembrano domande di poco conto ma penso siano essenziali le risposte. Io ho abbastanza anni da ricordare la prima edizione, un torneo di pochissime squadre di uno sport che all'epoca muoveva i primi passi in Italia, dove rimane uno dei tanti sport considerati minori. Piano piano la manifestazione è cresciuta dal punto di vista quantitativo a scapito del livello tecnico agonistico. L'ultima manifestazione che ebbe un contenuto alto fu quella in cui si svolse un torneo fra squadre nazionali ufficiali anche dei maggiori paesi del mondo: USA, Cina e URSS (ancora esisteva). Oggi è rimasta la kermesse, confusionaria, caciarona e ad alto contenuto alcoolico, per tutti e soprattutto per i giovani del nord Europa che a casa loro se la possono solo sognare una bottiglia di birra prima dei 18 0 21 anni. Col contorno di branchi di cafonetti in cerca di conquiste tra le disinibite bellezze straniere. Insomma sarà anche piacevole per i più ma non sono certo le olimpiadi, portano solo un indotto consumistico che favorisce solo poche categorie che neanche contribuiscono economicamente alla sua organizzazione.
Ma i dati statistici non li guarda nessuno? http://www.interamniaworldcup.com/2012/02/13/dati-statistici/
Sono d'accordo con le osservazioni del signore col nome utente Bakunin. Quando mi riferivo all'identità della Coppa Interamnia pensavo a quella sportiva e chi pratica seriamente qualsiasi sport penso si debba attenere a determinate regole di comportamento civile e morale. Dagli anni '80 in poi la manifestazione ha assunto altre caratteristiche mettendo sempre più ai margini il gioco della pallamano. Un minestrone fatto di Miss e mister, discoteche, spettacoli di arte varia, oscurando anche alcuni momenti culturali di valore all'interno della manifestazione, cos'ha avuto a che fare con questo sport? Troppe contraddizioni hanno segnato la Coppa. Da ultimo attenzione alla tentazione del "gigantismo" tout court, specie di questi tempi.
Ci dimentichiamo che la Coppa Interamnia raccoglie squadre di ragazzi e ragazze che vanno dagli 8 ai 21 anni. Vogliamo rinchuderli in ritiro come i calciatori agli Europei, in nome dell'etica sportiva, o forse questi ragazzi hanno anche il diritto ad iniziative collaterali? Un'altra manifestazione di livello internazionale, la Partille Cup, offre anch'essa un contorno allo sport, come si può vedere dalla brochure: http://pub1.emagazine.se/262ecD/ Le squadre nazionali sono presenti, in numero variabile, per ogni anno della Coppa. Mi chiedo quindi come il signor Mauro metterebbe in pratica l'etica dello sport e porrebbe un maggiore accento su quest'ultimo. Vogliamo discutere di proposte, oltre che di dubbi e critiche?
Perchè non proviamo a risolvere i problemi così come accade con l'università? Entrambe sono state ignorate per anni dalle Istituzioni, ed allora perchè non adottare la stessa soluzione? Facciamo una bella festa!!!! Attacca l'Asino a Piazza Sant'Agostino, Rosina Dammela a Piazza Martiri e Giogione e Jo Donatello alla Madonna delle Grazie....
@Teramanomedio. Quali iniziative collaterali? Quelle citate prima da me? Miss e Mister, discoteche e spettacoli di arte varia o quelle culturali? Per quanto riguarda l'etica bisogna partire prima di tutto dalla testimonianza personale di chi pratica seriamente lo sport. A Teramo il CSI lavora da tempo su questo fronte. I grandi campioni (quelli veri) in televisione e in radio lo stanno facendo da tempo. Attenzione alla qualità del contorno. Quali valori veicola? Complementari o contrari allo sport?
Vittorio il Fenomeno e Capriele mo ti 'zzate a Piazza Orsini. A proposito di Piazza Orsini, visto il Personaggio a cui fu intitolata, vista la qualità de i personaggi che frequentano il Palazzo di Città che insiste su quella Piazza, propongo di cambiare nome alla stessa. Ercole Vincenzo Orsini, si sta rivoltando nella tomba.
Allora.........!? Chiacchiere a zero. La vice coordinatrice del FLI teramano ha lanciato una provocazione ed ha avanzato una proposta. Cosa rispondono Catarra e Di Michele? 100 milioni delle vecchie o nuove lire! Sapete cosa significano per teramo e i teramani? Per la Coppa Interamnia e per tutto l'indotto?! Il Teatro Stabile d'Abruzzo sarà una istituzione importante, ma quando i soldi non bastano per fare tutto orrorre tagliare i binari morti. Occorre operare delle scelte. Per noi teramani la coppa interamnia è importantissima senza che sia io a spiegare il perchè. Lo sanno tutti pure Catarra e Di Michele, ma non ci pensano. Questi non si occupano solo di politica teramana. Catarra è anche Sindaco di Notaresco e Bidello non so di quale Scuola, penso la Scuola Media di Atri, e Di Michele esercita la professione di medico dalle parti di Castiglione M.R. Allora....! Che ne sanno questi due di queste cose? I politici debbono fare i politici a tempo pieno, altrimenti vadano a fare i medici e i bidelli, con tutto il rispetto per i medici e i bidelli d'Italia.
Mi permetto di esprimere la mia modesta opinione su questa questione alquanto delicata in quanto, dopo 40 anni, le varie amministrazioni comunali succedutesi, non hanno saputo valorizzare al meglio questa manifestazione sportiva disperdendo questo patrimonio immenso per la città. E mi riferisco soprattutto al fatto che non si è riusciti a creare uno spazio del tipo "villaggio olimpico" dove agglomerare tutto quello necessario allo svolgimento della manifestazione e quindi dove gli atleti potessero dormire dignitosamente, giocare, lavarsi con una mensa adeguata ed anche bar, discoteca e locali alternativi.....una sorta di mini villaggio interamnia polivalente da riutilizzare per il resto dell'anno per congressi, fiere, mostre ecc... (vedi capannoni ex villeroy e capannoni adiacienti ex consorzio agrario). Non mi sembra corretto e lecito che dopo 40 anni si occupino ancora delle scuole allestite alla meno peggio per far dormire gli atleti senza doccie e/o servizi igienici idonei ed adeguati al caso e neanche mi piace l'idea che gli atleti debbano dormire e giocare a Giulianova, Roseto, Alba Adriatica ecc..e non per mere questioni di campanilismo. E' pur vero che a molti teramani questa manifestazione da fastidio e non la sopportano perchè abituati a vivere nel loro torpore e tranquilità quotidiana, ma negli anni avremmo potuto e dovuto valorizzare al meglio questa mini-olimpiade della pallamano.
@Mauro. Cito, tra le molte e in misura variabile di anno in anno: - la Grande Parata Inaugurale, che è caratteristica della Coppa. Mi citi un'altra manifestazione che possiede un'iniziativa analoga - Hand Made, mostra mercato internazionale di artigianato - Street Animation - Pietre e Popoli - Quest'anno, il "Leader di Domani", che ha coinvolto bambini e ragazzi da tutto il mondo - Quest'anno, la rappresentanza di sindaci e di figure istituzionali provenienti da, letteralmente, mezzo mondo, e protagonisti di una sorta di gemellaggio internazionale - Il vasto novero di iniziative artistiche e culturali che comprendono mostre itineranti, concerti, cinema all'aperto - La discoteca ed il Miss/Mister, che non mi paiono contrari all'etica dello sport, ma complementari, a meno che lei non mi trovi una ragione valida per la quale ballare in piazza assieme a ragazzi di tutto il mondo sia un'iniziativa contraria allo spirito sportivo. I chioschi di birra hanno bisogno di un'autorizzazione del Comune, e non della manifestazione. Purtroppo, per quanto mi sforzi, non riesco a vedere il problema che lei pone.
Caro Umberto, vero quello che dici, ma chi è che non ha voluto che nessuno si impicciasse dell'organizzazione' Per moltissimo anni la Coppa Interamnia era "Coppa Interamnia Trofeo Tercas" perché la Tercas, quella di allora, era la principale finanziatrice; quando si consumo il divorzio tra Tercas e Coppa? Quando Tercas voleva che nascesse una organizzazione formale e regolamentata di quella manifestazione. Ci fu chi disse no. Facile fare i grandi organizzatori coi soldi degli altri.
Veramente, Bakunin, se lei riesce ad organizzare SENZA SOLDI, è veramente un eroe.
io dico solo che Teramo sembra "viva” solo in quella settimana della Coppa Interamnia. Prima e dopo è il deserto dei tartari, complice il caldo, le ferie, la ggende che se ne va a lu mar...