Stimato Governatore,
Mi preme ritornare su alcuni temi che sono stati trattati nel Consiglio Provinciale aperto sulla Sanità svoltosi il 27 luglio u.s. che ha visto la sua autorevole presenza e quella del Direttore della Asl di Teramo.
Nel mio pur breve e sintetico intervento ho voluto porre l’accento su delle questioni che ritengo di vitale importanza per il ruolo che la Politica e la sua Classe dirigente dovranno svolgere nella guida futura della nostra Regione e più in generale del Paese.
La sua veste di Commissario alla Sanità, è certamente necessaria per poter riportare il sistema sanitario e di conseguenza la Regione stessa da condizione di default a quelle minime condizioni di normalità ed in questo come ho detto la strada intrapresa è quella giusta, ma certamente è una condizione eccezionale seppur necessaria la cui causa è tutta dentro il fallimento della Politica e della sua classe dirigente senza sconti per nessuna parte politica .
Ma la Politica quella vera, seria, quella che deve essere guida di una Regione o di un Paese non è nelle misure eccezionali, non è nei Commissariamenti, non è nella figura del Commissario ma in quella del Governatore.
Certo, io più di Lei sono consapevole che la politica e la sua classe dirigente è sempre distratta in clientelismi, in logiche esclusivamente elettorali in interessi particolari, e quindi tendenzialmente approda a creare “cambiali” per le generazioni future, Lei stesso ci ha esternato tutte le sue perplessità riguardo al fatto che da Governatore sarebbe riuscito a rimuovere quelle logiche perverse che si erano insediate nei meccanismi del nostro sistema sanitario regionale.Ma sono altrettanto convinto del fatto che la politica dei Commissari su tutto, porta a delle derive pericolose ed inquietanti per una Democrazia, - ne vediamo i moderni effetti sulla Grecia di fatto commissariata dall’Europa e speriamo di scongiurare il pericolo per il nostro Paese anche se le prime avvisaglie seppur a livello larvale si sono già viste in occasione della recente manovra varata dal Governo - , quindi non possiamo e non dobbiamo credere che il buon governo possa venire solo da queste misure, e allora davanti a noi abbiamo una SFIDA importante da cogliere quella di riportare la Politica alla sua funzione autorevole di guida, di buon governo della cosa pubblica, quella di avere nel Dna della Classe dirigente quel senso del collettivo, del rigore, della morale, dell’etica, della responsabilità, dell’efficienza che necessariamente passa anche per un suo ricambio.
Certo non ci illudiamo sarà un processo difficile, lungo, osteggiato, faticoso, imperfetto, ma abbiamo il dovere di provare a cambiare insieme ai giovani che dobbiamo coinvolgere in questo processo, non possiamo e non dobbiamo rassegnarci il rischio è quello di essere a nostra volta commissariati, lo dobbiamo alle future generazioni, proviamo a non lasciare ai nostri figli solo Cambiali ma anche qualcos’altro.
Allora mi rivolto al Governatore della mia Regione, inizi questo cammino su una questione di importanza vitale, non abbia timore colga la Sfida porti il suo progetto di Piano Sanitario Regionale al confronto nelle sedi istituzionali proprie, lo discuta con i rappresentanti dei territori senta le loro esigenze ne condivida le logiche sottostanti cerchi di aggregare il consenso, responsabilizzi tutti nelle scelte si arrivi alla sintesi e quindi come è normale in democrazia ci si rimetta al giudizio dei cittadini.
Solo così facendo possiamo uscire da logiche di sterile contrapposizione ricorrendo, peraltro legittimamente sia sotto il profilo giuridico che politico, ai Tribunali Amministrativi mentre i malati attendono e cresce ancora di più quella sensazione di distacco delle Istituzioni e della Politica dalla società.
Al di là degli schieramenti, raccogliamo la Sfida, diamo l’esempio ed adottiamo quei comportamenti giusti, sarà scritta una pagina straordinaria nella politica Abruzzese ed un esempio di “POLITICA” con la P maiuscola da prendere a modello che farà riconquistare alla classe dirigente un po’ di autorevolezza indirizzata ormai sulla strada del tramonto.
Cordialmente.
Dr Aurelio Tracanna
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