Salta al contenuto principale

Le dimissioni di Claudio Ruffini

3 minuti

Da tempo avevo annunciato la mia intenzione di non ricandidarmi più a nessuna competizione elettorale, ed oggi posso anche annunciare di essermi dimesso dagli organismi regionali e provinciali del Pd, già dallo scorso mese di gennaio. Le ragioni delle mie dimissioni provengono da un malessere manifestato più volte all’interno del Partito. Ero e resto del parere che più che “apparire” e difendere le proprie posizioni personali, questo Partito aveva ed ha bisogno  “di sporcarsi le mani nel fare” nell’interesse del bene comune. Non avevo esternato questa mia decisione per non creare problemi di ogni sorta al Partito, ma adesso, alla luce dello scossone che ci ha investito ritengo sempre più la mia decisione irrevocabile. Le recenti elezioni politiche che ci hanno visti sconfitti sul campo, ritengo debbano aprire una profonda riflessione all’interno del Pd sia regionale che provinciale. Riflessione che a mio giudizio dovrà portare ad una radicale revisione sia delle politiche messe in campo, sia nella scelta degli organismi dirigenziali. Si è chiusa una fase politica e bisogna al più presto aprirne una nuova. Il mio appello è rivolto soprattutto a quelle forze sane e giovani all’interno del Pd provinciale che vogliono rompere con il passato.

Queste forze ci sono e dobbiamo attivarle e renderle protagoniste dell’agire politico. Dobbiamo avere il coraggio di abbandonare gli elementi tattici – tipici dei vecchi Partiti – ed iniziare a riempire con nuove strategie la mancanza di risposte nei confronti di un elettorato che affacciava da tempo richieste chiare di cambiamento: ridurre il numero dei parlamentari, abbattere i costi della politica, occuparsi dei problemi quotidiani dei cittadini e dei più deboli, differenziarsi più nettamente da vecchi vizi della classe politica, recuperare un rapporto con una opinione pubblica sfiduciata. Il Pd di Bersani questi problemi li ha solo percepiti ma non li ha affrontati con decisione. Stesso discorso vale per il livello regionale e provinciale abruzzese. Anche qui serviva maggiore coraggio, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti, specie in Abruzzo. Lascio quindi dopo tanti anni il mio posto negli organismi dirigenziali del Partito Democratico, in favore di un rinnovamento da sempre auspicato ma mai attuato. Non lascio e non abbandono  il Pd, a cui riconosco ancora tanti meriti ed una centralità all’interno dello scenario politico italiano. Possiamo tornare ad essere l’alternativa che il Paese chiede, ma per essere all’altezza di questo compito dobbiamo ripartire dalle cose più semplici come tornare nelle piazze e tra la gente comune. Dobbiamo ripartire “dando l’esempio”.”



Il Consigliere regionale
CLAUDIO RUFFINI

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

onore a Lei!
Grande gesto di dignità politica.Di Claudio ricordo la grande mobilitazione contro il terzo traforo.Questa e' politica .Paolucci,Verrocchio ,Melarangelo e Ginoble (e' più forte di me non mi sento di chiamarlo onorevole), per il bene del partito e soprattutto della gente,tornate a casa.Dimettetevi.
Le dimissioni da consigliere regionale?
Di questo passo non lo chiameremo più Partito Democratico ma Partito Desaparecidos.
e uno!!!!
I mal di pancia spunteranno come funghi. Ovviamente, dopo. Denuncieranno un pd avvezzo ai giochi di potere e lontano dalla gente, un pdmenoelle insomma. Ovviamente, dopo. Si dirà: meglio tardi che mai. No. Perchè c'era chi li aveva avvertiti, da qualche anno oramai. Ma prima erano molto impegnati, sui media a sparlare del caimano ed in privato ad inciuciare con i suoi adepti. Potevano perdere tempo ad ascoltare? Ma, tranquilli, arriverà l'amicone di Pescara a rimettere le cose a posto. Forse...
I massimi dirigenti nazionali del Partito Democratico devono fare un passo indietro e lasciare il campo a tutti quegli amministratori che ogni giorno lavorano tra la gente per trovare soluzioni ai veri problemi della società. Avevamo la vittoria in mano ma con la loro politica stolta sono riusciti a farci perdere il consenso” Senza mezzi termini la reazione del Sindaco di Pineto Luciano Monticelli, che dopo una campagna elettorale dura e per certi versi rivelatrice della sconfitta elettorale uscita dalle urne delle Elezioni Politiche del 24 febbraio scorso, si è già messo in moto per ridare vita ad un progetto nato nel 2011 la “Tela dei Sindaci”. E' un fiume in piena, al telefono, nonostante la febbre che lo ha costretto a letto proprio alla vigilia del voto. “Dopo questi risultati non ha senso parlare con i “se” e con i “ma” - dice Monticelli - la sconfitta è figlia di una dirigenza malata di burocratismo, che invece di allargare la base ha praticamente allontanato anche i futuri elettori (chiaro il riferimento al regolamento che non ha permesso il voto alle primarie del Pd ai ragazzi di 17 anni). Le primarie sono state gestite malissimo – tuona ancora Monticelli - per accreditare un vertice che ormai ha perso ogni contatto con il Paese reale. Questi dirigenti devono andare via perchè con il loro comportamento hanno dimostrato di essere incapaci di interpretare i bisogni della gente e i problemi delle famiglie. Voglio ripartire dalla Tela dei Sindaci con tutti gli amministratori del centro sinistra, anche con i consiglieri comunali di quelle amministrazioni in cui il PD è in opposizione, perchè siamo noi, sindaci, assessori e consiglieri, che ogni giorno ci confrontiamo con problemi piccoli e grandi, senza nessun sostegno da parte della politica, siamo noi in trincea a dover affrontare la rabbia e l'insoddisfazione delle persone in difficoltà, per le tasse che aumentano e il lavoro che manca. Via i burocrati, via i dirigenti autoreferenziali. Ieri non hanno voluto fa entrare i giovanissimi, e oggi sono costretti a trattare un possibile governo con parlamentari e senatori tra i più giovani della storia degli ultimi anni.” I primi contatti sono già stati avviati dal Sindaco di Pineto, e presto la Tela dei Sindaci tornerà ad incontrarsi e a programmare iniziative intorno ad un progetto concreto. Nonostante la rabbia della delusione, il Sindaco di Pineto guarda al futuro di un nuovo Partito Democratico, un rinnovamento che però deve passare attraverso nomi e facce completamente diverse da quelle che per lui oggi sono gli artefici della pesante sconfitta.
Si dimette anche da consigliere Regionale?
Mi dispiace umanamente in quanto ho avuto modo di apprezzarne le qualità come persona durante la campagna elettorale a Sindaco di Giulianova Purtoppo la politica come la intende lui non è più appannaggio di questo partito democratico. Bersani sembra sempre più la caricatura fatta dagli sgommati su SKY Aspetto altri adii eccellenti!!!
Perchè questo signore(visto l'abbandono del partito in cui è stato eletto) non si dimette dalla carica di consigliere regionale??????????
un gesto forte, ma non basta! caro claudio, va bene le tue dimissioni dal partito (ho letto anche quelle di Lidia Bocci che non conosco ma ugualmente apprezzabili) sono un atto di denuncia che spero possa aprire una discussione seria dentro il Partito che anch'io ho contribuito a far nascere. Anch'io nel congresso del 2007 mi sono ritirato dal partito dopo aver denunciato la deriva autoreferenziale che stavamo prendendo non riuscendo a percepire l'onda di protesta che ci stava per travolgere. Ma mi chiedo le colpe sono tutte del cd Partito? Non è che i consiglieri regionali si possono chiamare fuori dalle critiche. Tu rimerchi la mancanza di interventi sulla cd "casta" a livello nazionale e allora ti chiedo perchè almeno a livello regionale avete fatto poco o niente. Per esempio, tu oggi continui a percepire una indennità + accessori vari di oltre 10 mila € al mese nonchè un vitalizio di oltre 3 mila € per soli 5 anni di mandato all'età di 55 anni. (per un lavoratore ne occorrono 35 di contributi e 67 di età. Eppure nel programma elettorale avevate promesso almeno l'equiparazione con i sindaci dei capoluoghi. (cioè 5 mila € lordi e basta). Non puoi mica dire che non è colpa tua se non si è potuto fare di meglio. o perlomeno si potevano fare allora delle denuncie politiche e, perchè no, anche dimettersi da consigliere regionale. Caro Claudio,non possono bastare le critiche all'operato degli altri e nemmeno possiamo lavarci la coscienza dicendo "Io l'avevo detto". Vinicio Di Battista
Non voglio commentare le dimissioni del sig.Ruffini che, comunque, fanno onore alla persona e al politico, ma credo che è ora di dire con chiarezza che la politica di Bersani e dei suoi fedeli scudieri, ovvero di quasi tutto il PD è stata fallimentare in quanto poco lungimirante, quindi anche dello stesso Ruffini. Quando non si permette alla gente di votare liberamente alle primarie per scegliere il candidato premier, pur essendo un esempio di democrazia, ma limitata all'apparato o a quelle persone appassionate di politica, si sfiducia la gente. Ho assistito personalmente, in quanto VOLONTARIO, al ballottaggio per eleggere tra Bersani e Renzi il candidato premier, alla delusione di tante persone che non capivano le motivazioni del non poter votare al secondo turno, ed erano persone che non sapevano nulla delle battaglie e polemiche che hanno caratterizzato il ballottaggio. Queste persone, sono state consegnate dal PD al M5S, in quanto non accettavano tali atteggiamenti da parte di una classe dirigente miope e poco flessibile al rinnovamento. Io ero schierato apertamente con Renzi, ma il punto è un altro, bisogna finirla con tutta questa gente, che nel PD è fortemente presente, che vive di politica, che si alimenta della politica, in quanto non è più accettabile, anche se esistono molte altre persone che fanno volontariato e militanza per il puro senso civico. Le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese, le aziende chiudono o mettono in cassa integrazione i lavoratori, le scuole non hanno i beni necessari per garantire i servizi minimi agli studenti e di contro a MARINI, CHE E' STATO IMPOSTO IN MANIERA SCANDALOSA, si liquida una buonuscita di oltre €.150.000,00 oltre ad un vitalizio di €.5-6.000,00 al mese. Queste sono le cose che fanno spostare i voti verso Grillo. Spero, pur non essendo un iscritto del PD, che ci sia un profondo rinnovamento all'interno del PD teramano perchè altrimenti si avranno nuove delusioni per il futuro (regionali-comunali ecc.ecc.). Ultima questione. Se veramente Bersani vuole l'appoggio di Grillo per fare il nuovo governo inizi rinunciando al finanziamento al proprio partito, parliamo di oltre €.100.000.000,00, come farà Grillo e i suoi, così darà un segnale forte a tutti gli italiani e a Grillo stesso. Ma è solo una mia illusione.
Faccio fatica ad accettare nuovamente tutti questi "mea culpa" all'indomani del voto, che per molti lettori "in buona fede" potrebbero sembrare sinonimo di intelligenza e di reale riconoscimento delle lacune proprie. In realtà è un copione che si ripete ormai da un ventennio, che coincide con le sconfitte sapientemente inanellate da un Pd sempre più autoreferenziale nella struttura partitica e poco efficace nella pragmaticità dei contenuti. Questi signori che oggi fanno autocritica ma che in realtà sembra l'ennesima auto-commemorazione dovrebbero prendere atto che nel tempo, se realmente avessero avuto a cuore le sorti del Pd-Ds-Ulivo-Pds ecc.. e quindi della collettività, avrebbero dovuto rompere una volta per tutte gli schemi pre-impostati all'interno dell'oligarchia partitica invece che seguire il flusso di strategie per cercare di guadagnare posti via via sempre più rilevanti dentro al partito, in barba al vituperato "riformismo". Dare spazio ai giovani non vuol dire far raccogliere voti ai neofiti del partito perchè "tanto a capo ci sono sempre io..." ma bensì ascoltare e dare seguito alle nuove istanze, perchè chi non ascolta all'interno del partito, non ascolterà neanche la collettività. Mi dispiace, avreste dovuto farlo molto prima...ora l'emorragia di consenso è diventata inarrestabile. Avete una ultima possibilità: mettervi a disposizione in Parlamento,in Regione, in Provincia, nei Comuni, di chi le cose vuole cambiarle davvero!!
Sindaco Monticelli, i Sindaci e gli Assessori se avessero avuto un buon rapporto con la gente, avrebbero convinto gli elettori a votare centrosinistra... Però mi sorge un dubbio: forse la febbre preelettorale ha colpito la maggior parte di voi e siete rimasti a casa al caldo a sfebbrare? Il PD aveva la vittoria in mano quando è caduto il governo Berlusconi, ma il vostro senso di (ir)responsabilità vi ha portato all'inciucio con Monti e il centrodestra e avete resuscitato il morto, regalando la bandiera del cambiamento a Grillo. Renzi (nonostante la sua bravura a vendere per sinistra ciò che piace alla destra) e la cordata dei Sindaci sono stati i più convinti sostenitori e causa di questa sconfitta, prima culturale e poi politica. Oggi lei continua a blaterare di facce e volti nuovi, ma dice poco o nulla sui contenuti che una forza politica collocata impropriamente a sinistra dovrebbe portare avanti. Ci dica qualcosa sull'attualità, alla tela acchiappamosche ci penserà dopo. Ci sono cose più urgenti di cui occuparsi. Cosa farebbe lei al posto di Bersani? Sfiderebbe come lui Grillo su un programma o dei punti condivisi, oppure auspica un'altra (ir)responsabile ammucchiata con il centrodestra monberlusconiano? Il M5S ha convinto la gente difendendo il ruolo dello Stato nella sanità, nell'istruzione, nei servizi pubblici, puntando il dito contro le banche e la grande finanza, contro la riforma delle pensioni, etc. etc. Più o meno il contrario di quanto propongono i "nuovisti" inciuciatori del PD. Il male o il limite di questo partito è la presenza al suo interno di troppi neodemocristiani e di fans del mercato "libero", di rampanti che fanno la pelle d'oca quando ascoltano proposte che ancora definisco di sinistra. Il Sindaco Monticelli è incazzato? Sapessi noi precari, quando vi sentiamo difendere la "mobilità in uscita" dal mondo del lavoro, oppure l'elemosina per i licenziamenti senza giusta causa, oppure l'innalzamento dell'età pensionabile per un operaio alla catena di montaggio... Nonostante tutto, nel PD uno come Bersani oggi è il male minore, uno dei pochi con le maniche corciate per evitare il peggio al centrosinistra e agli italiani. Voi al suo confronto apparite delle iene o degli avvoltoi pronti a scagliarsi sul suo cadavere. Potete unirvi in un bel quadretto a Grillo e alla Santanchè. Compagno Ruffini, io non sono del PD, ma non prendertela anche tu con Bersani, soprattutto adesso. Dovresti sapere che nel tuo partito il peggio è quello che si sente migliore, l'opportunista... Fermi e muti quando bisognava pedalare e urlare, sciacalli in un momento difficile per la nostra democrazia.
Caro Mirco, pur non essendo un elettore del PD, mi sento di esprimere delle perplessità su una parte delle tue affermazioni. Alle primarie del M5S hanno potuto votare solo chi era già iscritto da alcuni mesi (non ricordo con precisione il periodo esatto), cioè poche decine di migliaia di persone. Sono state considerate un esempio di democrazia. Al secondo turno delle primarie del PD avrebbero potuto votare oltre 3 milioni di persone, quelli che avevano partecipato al primo turno, cioè solo qualche giorno prima, chiunque avesse voluto, iscritti e non, dai 18 anni in su. Da tanti come te sono state definite antidemocratiche. I conti non tornano.
Ottima scelta ma non basta , per COERENZA deve dimettersi anche da Consigliere Regionale !!!
Gentile consigliere Ruffini, il suo “ed oggi posso anche annunciare di essermi dimesso dagli organismi regionali e provinciali del Pd” per poi dire “non lascio e non abbandono il Pd”, è uguale al ritornello della canzone di Pupo “gelato al cioccolato dolce e un po’ salato, tu… gelato al cioccolato”. Ovvero: non significa un cavolo di niente. Sto fatto “non avevo esternato questa mia decisione per non creare problemi di ogni sorta al partito”, è quanto di più ipocrita lei potesse affermare. Cioè, se il PD avesse stravinto come tutti si aspettavano, lei avrebbe fatto un mea culpa dicendoci oggi “prima delle elezioni ero fortemente critico nei confronti del PD, oggi alla luce della grande vittoria dico che mi sbagliavo e chiedo scusa a tutti”? Si? Avrebbe fatto questo? Si sforzi di immaginare uno qualunque che le mette la mano sul gomito e, spingendole il braccio in avanti con una certa energia, le esclama: “ma mi faccia il piacere!!!”. La verità è che molti di coloro che sono andati dietro al pifferaio magico Bersani, come lui erano convinti dello straordinario vantaggio col quale si sarebbero vinte le ultime elezioni. Ora, alla luce della grottesca figuraccia fatta (a livello abruzzese poi… non ne parliamo), sgomenti si guardano attorno e non trovano altro che ostentare una presunta onestà intellettuale attraverso la critica al proprio partito, alla quale, mi perdoni consigliere Ruffini, nessuno crede (mi riferisco sia all’onestà intellettuale – che semmai fa anche parte della sua persona, ma non in questo caso – che alla critica al proprio partito). Forse – e sottolineo forse – se si dimettesse da consigliere regionale… Ma ovviamente è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago. A mio modestissimo parere, l’aver chiesto ospitalità a I Due Punti per pubblicare il suindicato suo scritto, se lo sarebbe potuto (dovuto) risparmiare. Per quel PD che ha abbandonato ma anzi no, nonché per la salvaguardia della sua attendibilità come politico. Buona fortuna. http://www.youtube.com/watch?v=w6hfz_jIjMM
l'opportunismo impera nelle persone, domando a monticelli cosa vuol dire per lui dare spazio ai giovani , forse lui è giovane? verrocchio e paolucci sono vecchi? con quale coraggio e " sfacciatezza " si è riproposto ginoble alla camera dove non ci è andato quasi mai! purtroppo ho visto troppe persone cosidette di sinistra piazzarsi nei posti di potere ed essere assunti nei vari consigli di amministrazione , senza meritocrazia ma questo lo fanno tutti. sempre e dico sempre , dopo essere stati eletti quasi tutti si allontanano dalla gente , perchè non si è capaci di dare risposte ai problemi, (ricordo che c'è quasi l'80% dei fondi europei non utilizzati ) bisogna mettere una persona solo per la ricerca dei fondi comunitari utilizzabili e avere dei progetti pronti , cantierabili !, ad esempio le zone artigianali di pineto sono vuote e in alcune aree assegnate non sono stati costruiti i capannoni per le attività, è possibile sequestrare le aree non usate e concederle gratuitamente o quasi a chi vuole insediare attività produttive? si deve evitare di consumare il territorio per avere poi una desertificazione industriale. non basta essere giovani per essere capaci di fare le cose , bisogna farle e per farle bisogna dedicarci tempo e crederci è possibile semplificare e accelerare le pratiche comunali e non far aspettare tanto tempo per le autorizzazioni varie? è possibile per il sindaco e i dirigenti tracciare l'impegno lavorativo degli impiegati e lavoratori ed evitare che vadano a fare la spesa e nei vari bar? tutto serve per recuperare la credibilità e la fiducia dei cittadini
Bene le dimissioni del Sig. Ruffini che da sempre è persona seria e competente. Ora fuori dalle palle tutti gli amministratori e dirigenti che ci hanno porTato in questa situazione. VERROCCHIO+MALARANGELO+GIOVANNINI+D'ALONZO+MINOSSE+DI PASQUALE+CAVALLARI+ tanti altri andatevene a casa per favore.
Santacruz impeccabile! Dimissioni dal Consiglio Regionale, altrimenti la sua critica e' fuffa!
Ma caro Sig. Monticelli , ma adesso fai il verginello, guarda che tu insieme al tuo caroVeraarocchio dovete andare a casa a casa
I furbi, i navigati, si dimettono prima di essere cacciati, prima della resa dei conti......... loreto bartolomei
Io credo non ci si renda conto... cosa dovrebbero fare mò gli amministratori del PD, compreso Claudio? Dimettersi da rappresentanti dei cittadini (che all'epoca li hanno votati per rivestire questo ruolo) in tutti gli Enti? Ma davvero volete vedere l'Italia andare a puttane? Ma che state a dì? Ci mancherebbe altro si dimettesse da consigliere regionale! Altro conto è urlare forte, con un gesto del genere, il proprio dissenso nei confronti della linea del partito. Siete dei forcaioli! Non funziona così.
Gentile Sibilla, grazie per la risposta anche se me l'ha data scrivendo un commento ad un altro articolo di questo blog. E grazie di avermela data (la risposta), pur firmandosi con uno pseudonimo. P.S. - spero il Dott. Falconi pubblichi questo mio intervento, ma ne dubito...