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Il mio addio a questo PD

2 minuti

Ho nel cassetto la tessera di socio fondatore del PD e nella borsa quella di iscritta per l'anno 2012.
Ho creduto all'idea riformista (mai termine fu più abusato!) che questo Partito avrebbe dovuto incarnare e mi sono impegnata all'interno dell'organizzazione, come componente della segreteria provinciale guidata da Robert Verrocchio.
Avevo la stessa motivazione idealistica del protagonista del romanzo di Hemingwayana memoria (Addio alle armi) e la stessa sua visione romantica dell'impegno civile.
Il PD abruzzese tutto, ma in particolare quello teramano, aveva - all'epoca - inanellato una serie di pesanti sconfitte elettorali, frutto della visione miope (per non dire di peggio) di una dirigenza che io consideravo da "rottamare" e che immaginavo, con la tipica presunzione dell'ingenua, di poter cambiare "dal di dentro".

Oggi mi arrendo, così come si arrese Frederic Henry.
Voglio assumermi la responsabilità di non aver saputo oppormi all'elezione di un segretario regionale come Silvio Paolucci, imposto da Franco Marini (gioisco della sua mancata rielezione) e rivelatosi completamente inadeguato. Tanto fallace, quanto presuntuoso.
Voglio fare il mea culpa per aver sopportato, senza sbattere la porta e andare via, che di nuovo fosse eletto segretario dell'Unione Comunale di Teramo, il mio amico Alberto Melarangelo. Ottima persona, ma assolutamente priva delle qualità di leadership che occorrono per quel ruolo.

Ho sopportato che, nonostante la pesante sconfitta al Comune di Roseto, Ginoble continuasse a dettar legge nel PD, tanto da potersi pure riproporre quale candidato al Parlamento.
Ho ingoiato il boccone amaro delle primarie farlocche, che il buon Paolucci ha definito come "feste della democrazia" mentre sarebbe stato meglio chiamarle "presa per i fondelli della democrazia". Primarie che, pur escludendo larga parte del potenziale elettorato, sono state spacciate come "volontà popolare", credendo pure di poterci dare a bere che davvero, per esempio i rosetani, volessero Ginoble come loro rappresentante alla Camera dei Deputati (il vero risultato di Roseto, ahimé, oggi è sotto gli occhi di tutti).

Mi sono bevuta pure il veleno del veder catapultato da Roma, nella lista abruzzese, il canuto Franco Marini, inviso ai più e responsabile conclamato della debacle del centro-sinistra dell'ultimo ventennio. Senza parlare della Bindi, della Finocchiaro e di altri simili bellimbusti che occupano da sempre, manu militari, il Parlamento italiano.
Per questo, oggi sono qui. Per il mio addio alle armi e per chiedere perdono ai miei familiari, ai miei amici e pure a tutti quelli che non conosco.
Spero che il PD sappia rinascere dalle proprie ceneri, dopo aver utilmente azzerato tutta la dirigenza nazionale e locale, responsabile di aver condotto l'Italia in questo cul-de-sac.
Fino ad allora, non contate su di me.



Lidia Bocci

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Commenti

Chapeau.
Concordo su tutto tranne che su un aspetto di Alberto Melarangelo.
Profonda ammirazione per la Signora Lidia che da socia fondatrice, depone le armi. Certo avrà avvallato anche lei molte decisioni, ma almeno ha la DIGNITA' assoluta di dire basta. Cosa che ci aspettiamo facciano "notevoli" rappresentanti politici locali e non. Purtroppo non lo faranno mai perchè la poltrona continua ad avere il suo fascino, ma una cosa è certa: Lidia puo camminare a testa alta.
Condivido in toto l'analisi della sig.ra Lidia sul comportamento irrispettoso e privo di dignita' dei dirigenti regionali,provinciali e comunali.Questi signori,che hanno annientato le origini del nostro partito, devono subito andare a casa. Questa mattina ho ascoltato l' intervista di Teleponte a Manola Di Pasquale e non mi pare di aver sentito da parte della dirigente un minimo di autocritica ,ma soltanto un condensato di banalita'. Sig.ra Lidia ci ripensi e lotti dall'interno per un partito diverso formato da persone capaci,oneste e comunicative. Grazie.
Cara Lidia, insieme al nostro partito ho perso, quale elettore, quasi tutte le elezioni. in verità, la società dei due terzi impone la sconfitta dello "zoccolo duro". non è questione di nomi: hanno votato Razzi e Scilipoti, Tancredi e Berlusconi. la verità è che in questo Paese, senza Stato e senza Scuola, non si ha neppure l'idea della funzione di Governo, della nobiltà della Politica, dell'importanza della res pubblica. e le elezioni le vince chi scaglia la prima pietra ... perchè tutti segiranno in massa.
Condivido pienamente, e penso che il mio voto sia stato veramente l'ultimo per il PD. Non riesco assolutamente a sentirmi rappresentato da Tommaso Ginoble... La seguo, cara SIGNORA ( e sottolineo SIGNORA) Lidia.... rimarrà quale unico ricordo la tessera della FIGC che presi nel 1985 a 16 anni....
Carissima Lidia, Il tuo gesto ed il tuo travaglio lo condivido appieno, da persona che nella sinistra ha ingenuamente visto da sempre la volontà di rispetto della democrazia , dell'individuo e del progressismo. In realtà hanno dimostrato appieno l'incapacità di staccarsi dal PCUS, ovvero da un apparato privo di fantasia e di leggerezza, ma al contrario lento e pesante come la vecchia burocrazia sovietica. Arroganti e spesso ignoranti , con un senso di inopportunità inclassificabile. Io non ho mai avuto e voluto tessere di partito per il mio senso assoluto di indipendenza che mi fa rendere fastidiosa anche la tessera del cinema, ma quando ho saputo che questi poveracci si piegano pure alle lusinghe di un LIONS e si siedono a cena con chi dovrebbero ferocemente contestare, ho provato un vago senso di nausea, limitandolo solo al disgusto, perché non meritano neanche il vomito.
Nooooooo!!!!!! Non posso crederci!!!!!!! Un'altra vittima!!! Però, cara Lidia, non sono daccordo sull'abbandono. Non è passato moltissimo tempo da quando mi dicesti che bisogna lottare per cambiare le cose, basta usare metodi più delicati dei miei, da sempre ritenuta una "rompic......ni" alla somma potenza. Non è passato tantissimo, in termini cronologici, anche se il numero di errori incatenatisi lo fanno sembrare un'eternità. In questo Partito nessuno si dimette, tranne me e te. E pensare che oltre a me che la richiedo a gran voce, ci sono moltissimi altri che rumoreggiano una richiesta di dimissioni a cominciare dal basso. Possibile che nessuno senta? Che responsabilità si usa a difesa? Quella di guidare il partito locale? Verso cosa? Inabilità alla leadership, alla rappresentanza, all'ascolto. Ecco le qualità messe in campo finora. Insieme alla spocchiosa aria di superiorità intellettuale che vige sovrana. Siamo tutti bravi, tutti preparati, tutti galantuomini...........non v'è dubbio su questo. Ma occorre ben altro. Una cortesia. Qualora notassi le necessarie qualità in altri, ti prego di farmelo sapere. Da soli si è niente. Però il Che insegna : "Se si sogna da soli, è un sogno. Se si sogna in due, comincia la realtà"
Bhè, mi perdonerà, spero, ma questo mea culpa non cancella i silenzi che lei stessa ha ammesso durante le fasi che ha elencato. C'è chi - a cose fatte - salta sul carro del vincitore e chi invece scende da quello del perdente. E lei sta scendendo. Non lo trovo giusto in virtù della riflessione che fa in chiusura: "Fino ad allora non contate su di me". Resti lì dov'è e contribuisca al suo auspicio in modo che la dirigenza attuale venga utilmente azzerata, senza attendere che lo facciano altri al posto suo. Henry si arrese, ma solo dopo aver combattuto. Comprendo lo sconforto e la delusione, ma il suo benestare nel corso degli anni è complice della situazione attuale in misura almeno pari alle dirette responsabilità di chi lei - adesso - a torto o a ragione sta accusando. Un saluto.
E' scandaloso che nessuno e sottolineo nessuno abbia fatto mea culpa. Nè un dirigente di partito, nè un segretario; nè un sindaco. VERGOGNATEVI!!!!!!!
Io sono un sindaco....io avevo scelto Renzi perche' con lui avremmo vinto le elezioni...io avevo visto giusto..Ci hanno impedito di vincere. Nella mia citta' dove amministro, chi ha votatato Grillo, lo ha fatto contro un sistema partitico che non regge piu'. Luciano Monticelli
Penso che sia arrivato il momento che il nostro segretario si dimetta ,non dimentichiamo che ha portato il PD nel nostro comune ad essere il terzo partito,dopo le tante scpnfitte ottenute in tutti i comuni, vergogna, vergogna, vergogna, uomo di Verticelli.....
voglio ricalcare un commento che ho espresso diversi mesi fa; il centrosinistra teramano ha palesato da alcuni anni ormai la propria inconsistenza presentando come candidato sindaco Paolo Albi, persona a tratti simpatica e sicuramente colta ma totalmente inadeguata a rappresentare uno schieramento che si definisce di centrosinistra. A Teramo non esiste, come non esisteva allora, un degno rappresentante della coalizione di centrosinistra. Non voglio esprimermi su Ginoble.... personaggio inutile ed inconsistente, emblema di una logica partitocratica completamente distante dal territorio e dalla gente. Molti italiani hanno detto basta con questa politica, al diavolo certa gentaglia! Sono uno dei tanti che ha votato per il M5S e questa forse è la prima volta che sento di non aver sprecato il mio voto. Buon proseguimento a tutti
Cara Lidia, per sentirti meno sola ... Il documento è del Settembre scorso Un forte abbraccio Abbiamo atteso INVANO che la dirigenza provinciale del PD assumesse una qualsivoglia posizione rispetto alla situazione politica del partito ad Atri. A poco meno di un anno dalle elezioni amministrative ,preoccupati, non già per le sorti personali , avevamo esternato formalmente le nostre riflessioni, indicando possibili soluzioni alla evidente situazione di stallo e difficoltà ,ai vertici provinciali e regionali del partito. Abbiamo atteso una reazione o ,semplicemente, una manifestazione di volontà di capire . INVANO. Se la risposta è nel silenzio,allora essa cela tutta la incapacità di un partito di essere tale, cela la conferma che a muoversi al suo interno non sia la reale consapevolezza di essere alternativa credibile e forte, ma la sommatoria di gruppi al servizio delle candidature del momento . Il Partito Democratico , senza presunzione, lo abbiamo visto germogliare, crescere , abbiamo contribuito a farlo, dalla bellissima esperienza de i Democratici , alla nascita della Margherita; abbiamo vissuto ogni tappa di questo lungo processo , convinti che la nascita del PD fosse la grande novità , come diceva l’ex Segretario Veltroni , una rivoluzione dolce, più grande di quanto apparisse, perché basata su una discontinuità culturale e programmatica con il vecchio centrosinistra . Nel PD abbiamo visto confluire le nostre idee, sentivamo con convinzione che davvero potesse essere la forza del futuro : con l’ estensione VERA della partecipazione, l’apertura VERA alla società , con il voler combattere e superare il sistema delle rendite corporative, il nepotismo che hanno sempre mortificato e sprecato i migliori. Eravamo certi che il Pd potesse assumersi questa grande responsabilità. Certamente non possiamo nascondere l’amarezza della delusione che tradisce anche un senso di sconfitta, ma, questi cedono , oggi, il posto alla convinzione che a tradirci non sono state quelle idee , ma gli uomini che le hanno utilizzate svuotandole del loro valore! Questi pensieri, queste riflessioni li abbiamo sofferti, sviscerati, maturati ; ci siamo interrogati, confrontati , quasi temendo di ammettere a noi stessi che ciò per cui avevamo tanto lottato ,in realtà, altro non era che un ritorno al passato da cui già da tempo noi avevamo preso le distanze ! La decisione di abbandonare un percorso che ciascuno di noi ha attraversato con la convinzione, la dedizione, il sacrificio, il lavoro che solo per i grandi sogni si donano , quasi senza sentirne la fatica, è una decisione che, oggi, si fa,però, molto meno dolorosa , pur se lascia tracce di delusione e disillusione . Le ultime vicende,infine, legate all’adozione degli strumenti urbanistici hanno avuto l’effetto che solo la verità dirompente produce : hanno finalmente fatto la distinzione tra la coerenza e la furbizia. BASTA è la sola parola che riesca a sintetizzare i nostri pensieri, la nostra scelta. BASTA con le ambiguità, l’uso personalistico della politica che mai nulla di buono hanno prodotto. BASTA con i registi occulti che non hanno mai avuto il coraggio e la forza di “metterci la faccia”! Riteniamo definitivamente conclusa la nostra esperienza nel Partito Democratico . I consiglieri comunali: Gabriella Liberatore; Domenico Pelusi; Giuseppe Forcella. Settembre 2012
Che grande uomo politico sarebbe stato Giuda! Achille Tournier, Pensieri d'autunno, 1888 Un saluto alla signora, ha perfettamente ragione.
insomma a parte la ispirazione di verrocchiana memoria cosa ti legava al pd??? le rivoluzioni "dal di dentro" non sono contemplate tra lw umane possibilitá.
forse chi potrebbe battere il nostro sindaco sarebbe un certo cavallari uomo degno sotto tutti i punti di vista cortese gentile preparato ma tanto ci sarà nella sinistra chi si oppone e noi diciamo molto grazie
Cavallari? Ci penserà il PD a farlo fuori con un altro albi.
Gentile sig.ra Lidia Bocci, riconosco in questo suo intervento un’onestà intellettuale davvero ammirevole. Mi chiedo però – ovvero chiedo a lei se avrà la cortesia di rispondermi – se quanto ha evidenziato nel suindicato suo scritto circa il PD abruzzese e nazionale, è il pensiero di una militante delusa dopo il risultato delle ultime elezioni, o se sono cose che ha sempre pensato (ma che, comunque, dice pubblicamente – o perlomeno dice con cotanta energia – solo adesso…). Vede, in qualche mio commento qui su questo blog, avevo più volte sottolineato l’incapacità del centrosinistra teramano ed abruzzese di affermarsi nei confronti di un centrodestra per giunta allo sbando. Da uomo della strada mi sembrava un’incapacità talmente chiara, da far apparire banale il fatto che la si dovesse ribadire e sottolineare. Tuttavia, anch’io mi sono sbagliato perché credevo fosse un “problema” locale del PD (comunque del centrosinistra teramano e regionale in generale). Invece, le ultime elezioni hanno dimostrato che questa incapacità è insita nel DNA del centrosinistra nazionale (per quanto nella nostra regione è ancor più marcata, perché non solo il PD non ha vinto, ma ha persino – in maniera netta direi – perso). Lei, da persona intelligente quale mi sembra essere, perché ha dovuto attendere l’esito delle elezioni per questa sua presa di posizione? Se il PD in Abruzzo avesse perso come ha perso, ma a livello nazionale avesse dato un distacco di 10/12 punti percentuale al PDL (come tutti si aspettavano e, quindi, come sarebbe dovuto essere, soprattutto alla luce delle smascherate favole raccontate da Berlusconi), lei sarebbe ancora qui a raccontarci della fine della sua esperienza nel PD? Sa, col senno del poi è facile parlare e prendere una posizione. Persino Grillo, che io ritengo un truffatore che sfrutta il malessere degli italiani per fare quattrini, si sta dimostrando coerente con quanto ha sempre detto. Durante tutto il suo Tsounami Tour (ma anche in precedenza), infatti, ha affermato che per lui Bersani rientra nel novero di quelli che se ne devono andare, quindi niente alleanza col centrosinistra. Se persino Beppe lo showman, meschino imbonitore del popolo peggio di Berlusconi, fa “dopo” quello che ha pensato e detto “prima”, come mai una persona certamente coerente e, come ho sopra detto, onesta come lei non ha fatto altrettanto? Ultimissima domanda: mettiamo che si ritorni al voto presto, comunque quando la sua delusione per il PD non sarà ancora smaltita, lei rinuncerà al suo diritto di votare o voterà per altri? Per il Movimento 5 Stelle forse? Stia bene, la saluto e grazie in anticipo se vorrà replicare.
I O SONO UN EX ELETTORE DEL PD,QUEST'ANNO HO VOTATO M5S,E COME ME CREDO MOLTI DEL PD!
Era ora! :)
Ginoble Verrocchio Paolucci Di Pasquale ci siete? Grazie a voi sono diventato un grillino
Cara Lidia, non solo condivido quanto da te esternato ma se ti può aiutare ti dico che io stessa, da circa un anno e mezzo, ho smesso di credere, frequentare ed appoggiare il PD. Anch'io, come te, ho partecipato attivamente alla bellissima esperienza della nascita del PD, a Giulianova, e ci ho creduto fermamente ma poi.........tutto finto. In tutto questo tempo non siamo mai stati convocati alle assemblee provinciali se non per ratificare quanto deciso nelle segrete stanze, con i vecchi e stantii sistemi. Io ho abbandonato ma forse nessuno si è accorto che, insieme a me, sono andati via moltissimi giovani e questi ultimi hanno creduto al rinnovamento attraverso M5S, hanno fatto bene! Io, dal canto mio, mi sono messa sulla riva del fiume ad osservare, spero che tutto questo li porti a riflettere, Paolucci e Verrocchio per primi, sulla loro profonda inadeguatezza. Ti abbraccio forte Sabrina Mastromauro
Caro Sindaco Monticelli, con questo intervento hai superato il limite del ridicolo. Anziché venire qui a rilasciare un attestato di stima nei confronti di Lidia, lei si presenta qui per dire: IO, IO IO IO IO IO IO RENZI IO RENZI IO QUA IO LA. Ma chi sei? Un Oracolo? Dio sceso in terra? Spiegaci meglio chi sei? Da dove vieni? Che fai? Tu sei il nuovo che avanza che sono dieci anni che fai il sindaco e per il M5S saresti già da mandare in pensione? Tu che nel tuo Comune sei indietro di mille voti rispetto al Movimento 5 Stelle e davanti al PDL per soli 300 voti? E un mese fa ti sei salvato in consiglio comunale grazie ai voti di "Gatti"? Tu che nel tuo comune hai anche il segretario provinciale del PD? Tu che vai raccontando frottole su frottole ai Balneatori, andando contro ogni singola regola del buon senso? Cosa ci vuoi far intendere con il tuo intervento? Che siccome Renzi non ha vinto le primarie, hai fatto campagna elettorale contro il tuo partito? Il sistema politico a cui ti riferisci, non è solo quello del Parlamento, la gente vede come centri di potere distorti anche le Regioni e i Comuni, dunque, anche il tuo Comune. Verrocchio si dovrebbe dimettere perché, in quanto guida politica, ha fallito tutti gli obiettivi che gli si sono posti davanti, non solo oggi ma in questi 3 anni e non parlo esclusivamente di risultati elettorali. Però tu, quanto meno, dovresti fare mea culpa al pari tutti, al pari di tutti gli altri sindaci del PD, di tutti i dirigenti provinciali e gli iscritti di questo Partito. Perchè non abbiamo saputo trasmettere il verbo del PD all'elettorato e di questo ci dobbiamo dispiacere e scusare. Invece tu no, tu non lo fai, tu accusi gli "altri", accusi la volontà di 3 milioni e mezzo di elettori che si sono liberamente confrontati alle scorse primarie. Perché per chi vive nel "Palazzo" la colpa è sempre del popolo. E' semplicemente vergognoso che un Sindaco del PD venga qui sopra a dire IO QUA IO LA IO SU IO GIU'. Contieniti! Contieni il tuo arrivismo! Il tuo egoismo! Il tuo egocentrismo! @Lidia Cara Lidia, capisco il tuo gesto e apprezzo il tuo sfogo, che condivido ampiamente. Dal canto mio, seguo parte del tuo esempio, dimettendomi da Delegato Provinciale del Partito Democratico, organo in cui sono stato eletto nel 2010. Non è molto, non conto nulla ed era una carica priva di significato, ancor di più se si pensa al fatto che le assemblee provinciali vengono convocate una volta l'anno quando va bene ( quest'anno visto l'aria che tira penso che nemmeno verrà convocata.....) e non c'è nessuno spazio di confronto sui temi che attanagliano la società, tanto che chiunque può alzarsi la mattina e prendere posizione per conto del PD su le posizione più disparate ( vedasi Monticelli e la Bolkestein) Mi dimetto perché il mio Partito nella mia Provincia ha fallito tutti gli obiettivi e sono ugualmente responsabile di questo fallimento, perché avrei potuto fare di più. Mi auguro che questo gesto simbolico sia di esempio a tanti altri dirigenti di questo Partito. Partito Democratico che ha perso non perché questo territorio esprime Governatori e Assessori, ma semplicemente perchè non ha saputo applicare quei basilari principi di democrazia partecipativa che invece l'M5S ha saputo mettere in campo. Infatti dove noi esprimiamo le più importanti cariche del PD teramano, come Verrocchio, Monticelli, Ruffini, Di Luca, Ginoble e tanti altri, ovvero nella zona costiera, non ha vinto il PDL dei Gatti e dei Chiodi ma ha vinto il Movimento 5 Stelle. M5S che ha reso il cittadino protagonista, mentre noi siamo rimasti un partito di protagonisti! In futuro dovremo fare di più e meglio! Non riconsegno la tessera, rimango un semplice iscritto, perché riconsegnare la tessera, per me, che non sono "democristiano", significa rinnegare la mia cultura politica e la mia storia. Rimango iscritto a questo Partito, convinto che sia l'unica alternativa possibile al populismo, convinto che sia l'unico partito di matrice europeista in grado di far fare il salto in avanti al processo d'integrazione europea, convinto che possa essere il motore riformista di questo paese. Per questi motivi sono entrato nel PD e per questi motivi continuerò a rimanervi come semplice iscritto, fin tanto che questi dirigenti non si faranno da parte. Appena mi sarò rimesso porterò le mie dimissioni alla sede del PD.
Cara Lidia, ho idee di sinistra e per questo non sono iscritto al PD. Però penso anche io che hai sbagliato quantomeno i tempi per allontanarti. Questo è il momento buono per pretendere una seria discussione interna e un rinnovamento che non si basi sulle date di nascita. Se "i migliori" vanno via, chi rimane? Signor Monticelli, se non portassi i pantaloni girerei con il culetto scoperto. Lei dice che con Renzi si vinceva? Potrei ribattere che si sarebbe perso anche alla Camera e la controprova non c'è. Nel migliore dei casi avremmo avuto, nei contenuti, un altro governo Monti e la cosa interessava soprattutto ai ceti benestanti, alla grande finanza, agli elettori del PDL e ai neo democristiani del PD. Piuttosto... Lei aveva la possibilità di candidarsi e non lo ha fatto, come non lo hanno fatto i suoi amici "liberisti". Però oggi siete bravi e in prima linea a criticare: se... se... se... Troppo facile signor Sindaco. Ho avuto modo di apprezzare Renzi, pur non avendolo votato e pur pensandola in modo diverso da lui. Si è speso in campagna elettorale al fianco di Bersani, al contrario di tanti altri suoi sostenitori che invece hanno votato Monti per spingere il PD alla successiva alleanza di governo. Riflettendo su quanto è avvenuto e prendendo atto di una mancata netta vittoria di Bersani e Vendola, ritengo il risultato elettorale il male minore che potesse capitare agli italiani che non sono nati con la camicia. Messi da parte gli inciuci che una parte del PD auspica, ma non ha il coraggio di sostenere, forse la parte migliore riuscirà a confrontarsi con il M5S su contenuti finalmente di sinistra e potrà far acquistare colore e vivacità al partito, dopo un triste percorso senza identità, di un grigio che più grigio non poteva essere. Cara Lidia ripensaci, questo è il momento propizio per riempire di contenuti il PD e per mettere all'angolo gli opportunisti. Se non ora, quando?
Per uno come me che leggeva "Il Pioniere" è francamente troppo.
Non ti conosco, ma apprezzo la tua analisi. Non sono nel PD, perchè non mi ha mai aperto la porta, anche se sarei ancora felicissimo di dare il mio contributo ad uno schieramento che apprezzo sotto il profilo ideale. In ogni caso, ti esorto a non lasciare, le persone come te sono LA POLITICA, quella vera, quella nobile. Continuo a pensare che le lotte debbono essere condotte dall'interno. Non lasciare etorna a lottare.
Ma pensa te...tutti bravi ...tutti eroi...ora è facile fare lo Schettino della situazione....vorrei sapere se oggi il PD avesse vinto quante Lidie sarebbero rimaste e quante sarebbero andate via...il problema è sono convinto di questo non è il PD o i suoi dirigenti canuti o sbarbati che siano...il problema è perché la gente vota PDL...perchè vota Berlusconi ancora ancora e ancora...il più' grande imbonitore della storia italiana...che Vanna Marchi al confronto sbianca...Grillo x ora non poteva andare oltre questi consensi...ma il PDL dopo 20 anni di disastri poteva essere annientato eppure non è successo...allora dico che noi italiani meritiamo questo...e forse anche peggio di questo...attendo con ansia il peggio ( politicamente parlando) perché questo merita l'Italia e gli italiani che non vogliono capire...Sig. Lidia torni sui suoi passi e combatta la nave è ancora a galla non avrà' i motori al massimo...ma la porteremo in porto anche a costo di remare...ora più che mai non tireremo certo i remi in barca!

hahahahah...buona questa , Monticelli si sente vitima sel sistema partito! Siamo alla tragicomica...

sig.ra Lidia, sottoscrivo tutto quello che ha scritto. le sue considerazioni io le ho fatte tre anni fa e da allora non mi riconosco più i questo partito.
Nel 2009 fui l'unico ad oppormi pubblicamente alla candidatura di Albi a sindaco, la mia fu voce solitaria nel a condannare le scelte scellerate che portarono alla perdita di Atri prima e di tutti gli altri comuni costieri e della Val Vibrata poi , ivi compresa " La Provincia ", voce ancora più solitaria fu a chiedere al Senatore Marini di fare il nonno e contrastare i catapultati compresi i lottizzati renziani, che non avrebbero rappresentato il territorio ma sarebbero state palle al piede per il PD abruzzese. Nessuno dei dirigenti comunali e provinciali del PD ha mai solidarizzato e dato sostegno alle mie prese di posizione, tutti passivi a seguire le scelte fatte dall'alto. Adesso si incominciano a intravedere lacrime di coccodrillo e vedo di già i lungimiranti del senno di poi ad analizzare, a strapparsi i capelli, a fare critiche, a chiedere dimissioni, a sbraitare per il rinnovamento, se si fotte fatto così, se c'era quello, ecc ecc ecc.... e chissà quante ancora me ne toccherà sentire e vedere.......................................................................................................................................................................................................................! tutti a dare lezioni di metodo, di strategia, di democrazia ,i primi saranno i segretari nei vari livelli dal comunale fino al regionale. Ieri pecoroni, domani leoni e dopodomani di nuovo pecoroni, questa è oggi la politica . Nessuno si rende conto che con i se , i ma , il senno di poi, non si è fatto mai la storia .
La foto storica,magistralmente messa da Giancarlo ,esprime la sintesi di come dovrebbe essere il PD. Un partito di massa,con diverse espressioni,rivolto al rinnovamento nella continuità per una proficua azione di sviluppo ed equita'.Sig.ra Lidia le rinnovo l'appello: ci ripensi.Mi auguro,per il bene della nostra città ,che presto possa scendere in campo la squadra ideale di cui lei,appieno titolo fa parte. Resti. Grazie.
Si.ra Lidia ancora io , Zingaretti,noto combattente,dice:"la rabbia diventi energia".
Lidia, so quanto ti è costato questo passo e quanto dolore c'è dietro. Mi fa diventare una bestia l'idea che questi soggetti stiano sprecando risorse intellettuali ed umane come le tue e quelle di tanta altra gente che in questi anni hanno spento. E' il danno più grande che hanno fatto al nostro territorio. I peggiori nemici li abbiamo in casa: le botteghe, la mediocrità, l'ignoranza, il nepotismo, l'ottica dei funzionari. E la mancanza di umiltà. E' proprio tempo di cambiare!!