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L'altra Sanità: Il saluto di Amedeo Pancotti a Lamberto Santilli

2 minuti

Ho sentito il bisogno di pubblicare un messaggiodi risposta del primario del reparto di Oncologia del Mazzini di Teramo, Amedeo Pancotti, alla morte di Lamberto Santilli perchè c'era tutto il senso della mia Sanità ideale.
C'era il sapore di umanità, di cuore, di attenzione, di interesse, di ascolto, di vita e di morte.
C'era quel destino che la livella un giorno sfiorerà di dolcezza e riposo ognuno di noi.
C'era Lamberto che guardava l'odio, il rancore, la sopraffazione come l'ingiustificabile.
C'era amicizia e dolore. (Giancarlo Falconi.....)

Lamberto è stato un mio amico.
Lo è diventato per una passione comune, quella dei motori e dell'automobilismo da corsa.
Lo sport è stato il "ligante" delle nostre chiacchierate e delle speranze di incontrarci nei campi di gara in un futuro quasi immediato nei desideri, eppure così lontano nella realtà della malattia. Nelle nostre conversazioni avevamo messo il cancro in subordine rispetto ai motori ed al "profumo" delle benzine da competizione.
In fondo l'emozione del canto di un motore da corsa è troppo più forte di qualsiasi maledetta cellula neoplastica che vuole portarti via dal mondo e dalle sue pene.
Il suo sorriso di quando gli raccontavo delle mie gare era così partecipato che guardandoci, senza dirlo, pensavamo....vaffanculo al tumore.
Mi mancherà , pur nella mia dannata consapevolezza da oncologo che non sarebbe riuscito a vincere il traguardo più complesso.
Ci sono battaglie che perdiamo, nonostante gli sforzi e la passione, nonostante mettiamo sul piatto dei trattamenti i migliori farmaci disponibili, indipendentemente dalle raffinatezze della tecnologia.
Rimangono la consapevolezza della ineluttabilità, la serenità della lunga accoglienza nel mio reparto e delle migliori cure praticate, la sua stretta di mano ed il suo sorriso dopo ogni nostra conversazione...

Amedeo Pancotti

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Un malato e' il Re del mondo. E tutti noi siamo i suoi sudditi. Grazie dr. Pancotti. A nome di tutti noi. Un Re non muore mai. Cambia solo Regno...
Un vero dottore. Ne vorremmo tanti di dottori con la sua umanità.