La domanda è dell'Italia dei Valori di Teramo che propone un comitato etico di controllo per la Teramo Ambiente.
Si legge "Il Coordinamento Cittadino di Teramo dell’IDV tiene a precisare che con le nomine alla TE.AM. il centro destra e il Sindaco Brucchi hanno posto in essere l’ennesimo atto di arroganza politica, con l’esclusione delle forze di opposizione dalla compagine amministrativa e gestionale della TE.AM. S.p.a.. L’IDV ritiene che il Sindaco considera la gestione della cosa pubblica come COSA privata. Sindaco noi Le ricordiamo, per l’ennesima volta, che lei non è il “Padrone di Teramo”, lei è il Sindaco della Città e di tutti i teramani, ed è al loro servizio e non il contrario.
Stante questa situazione di mancanza assoluta di democrazia nella gestione della principale società partecipata dal Comune di Teramo, riteniamo sia indispensabile procedere alla costituzione immediata di un “Comitato Etico” di vigilanza sulla gestione della TE.AM., formato da rappresentanti di tutte le forze politiche di opposizione ed aperto ai comitati e ai cittadini singoli.
Invitiamo tutti i teramani a seguire in prima persona, e da vicino, le vicende della TE.AM., perché sono loro che con le loro risorse finanziano questa Società ,e sempre con le loro, finanziano le eventuali perdite della stessa.
Stia pure tranquillo il Sindaco che, anche se ha ritenuto di estromettere l’opposizione dal cda della TE.AM., noi dell’IDV continueremo a seguire le vicende societarie da vicino e costantemente.
Ci lascia altresì stupiti ed amareggiati anche le esternazioni del Sindaco sul Collegio Sindacale appena nominato della TE.AM., laddove egli ha affermato che le forze di opposizione possono esercitare il loro controllo attraverso il LORO rappresentante nominato nel Collegio Sindacale. Poiché il Collegio Sindacale, è per legge, Organo di controllo terzo, i suoi componenti al momento della nomina si spogliano di qualsiasi appartenenza politica, per esercitare le funzioni di legge, e per ottemperare la propria professionalità secondo legge e deontologia professionale. Il Sindaco nel tentativo di mettere il “cappello” politico, pure SUL Collegio Sindacale, ha leso in maniera grave, l’autonomia, la professionalità e l’indipendenza di quello che è Organo meramente tecnico e indipendente.
Sindaco, glelo ripetiamo ancora una volta, con intento amichevole, Lei non è “il padrone”, Lei è l’amministratore della Città, cosa ben diversa.
Commenta
Commenti