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Chi vuole uccidere i Prati di Tivo?

di Giancarlo Falconi
6 minuti

La Uil FPL di Teramo scrive al Presidente della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo e della Camera di Commercio di Teramo.
Motivo?
Salvare Prati di Tivo....
"E' noto a tutti come la società “Gran Sasso Teramano S.p.a.” in questi ultimi anni sia riuscita nella non facile impresa di svalutare, sino all'azzeramento, le quote di partecipazioni degli enti pubblici proprietari (Provincia di Teramo, Camera Commercio di Teramo, Regione Abruzzo, ecc.), al punto che si è resa, ovvero si renderà, necessaria una ricapitalizzazione della medesima società seppur non ricorrendo i presupposti legati essenzialmente al buon andamento della stessa società.

E' plausibile ritenere che gli amministratori nominati, anziché svolgere le mansioni esecutive e propulsive relativamente alle deliberazioni all’attività dell’organo assembleare, nonché quelle concernenti la gestione dell’attività sociale, ponendo in essere tutte le azioni tese al perseguimento di una maggiore efficienza della società partecipata, si siano limitati sin qui alla ricerca di palliativi e di interventi tampone -di “facciata”, tanto per assolvere a taluni adempimenti formali-, che, di fatto, si stanno dimostrando davvero perniciosi per lo sviluppo turistico della zona, e di conseguenza, per l'intera comunità montana e per gli operatori turistici dei Prati di Tivo.

In sostanza, si stanno riproponendo le incertezze operative, le confuse e fumose metodologie d'intervento, ed i disegni strategici che hanno comportato la chiusura degli impianti di Prato Selva con un dispendio delle disponibilità finanziarie pari a circa 5 milioni di euro, senza contare gli effetti di impoverimento che l'intera zona è stata costretta a patire.

Prati di Tivo non potrà subire la stessa sorte.
Questo Sindacato, siccome fortemente preoccupato, nutre la speranza che le Autorità investite comprenderanno la necessità di ricercare un mezzo per  uscire “fuori dal pantano”, allo scopo di conseguire gli obiettivi istituzionali della società partecipata “Gran Sasso Teramano”, mediante la immediata realizzazione di un vero piano industriale, il quale dovrà essere finalizzato non soltanto al risanamento economico e patrimoniale della società, mediante una radicale inversione di tendenza e di prospettive gestionali capaci di realizzare economicità ed efficienza della gestione nel medio e nel lungo periodo, ma anche, e soprattutto, al fine di superare le odierne criticità che hanno determinato l'attuale “impasse” e le odierne incertezze.

Questo Sindacato, anche alla luce degli ultimi avvenimenti, di per sé sintomatici e gravidi di negatività (la tardiva pubblicazione del bando di gara per l'affidamento della gestione degli impianti), ritiene auspicabile acché gli Enti proprietari della “Gran Sasso Teramano” vogliano provvedere senza ulteriori ritardi a nominare un nuovo Amministratore Unico che sappia essere distante dalla politica ma vicino alle aspettative locali; che sappia essere capace di salvaguardare gli interessi della collettività montana, degli operatori turistici e dei lavoratori tutti; che sappia realizzare un piano industriale, altresì definito “business plan”, degno di questo nome, attraverso il quale poter coniugare lo sviluppo dell'economicità ed efficienza con la tutela del patrimonio pubblico dato dalla struttura sciistica e dei connessi investimenti, nonché dalla salvaguardia dei livelli occupazionali.

Un Piano, cioè, che contenga, in termini qualitativi e quantitativi, le intenzioni del management relative alle strategie competitive dell’azienda, le azioni che saranno realizzate per il raggiungimento degli obiettivi strategici, diffondendone la stima dei risultati attesi. 

Ciò perché si ritiene che l'invocato “business plan” (siccome riferito ad una società interamente finanziata dalla parte pubblica), debba avere un ruolo vitale nell’ambito della gestione dell'impresa in quanto risulta utile al management per la rappresentazione della propria visione imprenditoriale ed è fondamentale ai componenti del Consiglio di Amministrazione per svolgere appieno il ruolo di indirizzo e controllo della società.

Non è dato sapere se l'attuale management della società in parola abbia o meno realizzato l'invocato Piano Industriale, ma a giudicare dei negativi trascorsi (l'andamento complessivo della gestione pregressa in termini di economicità, efficienza ed efficacia delle azioni poste in essere e, non ultimo, la chiusura degli impianti di Prato Selva, il cui stato di abbandono è stato recentemente documentato da apposito video, peraltro reso pubblico), sussiste il fondato sospetto che la società non si sia dotata di alcuna programmazione industriale, ovvero la realizzazione di un qualsivoglia piano d'investimento, mentre permane la forte preoccupazione che mantenendo un siffatto andazzo la situazione generale sarà destinata a peggiorare.

Questo Sindacato rimane persuaso che, in occasione dell'ormai imminente  stagione invernale, un'eventuale chiusura degli impianti di risalita dei Prati di Tivo, oltre a determinare una importante perdita di posti di lavoro (circa  120), equivarrebbe a sancire la morte turistica ed economica di un intero comprensorio: questo è un evento da scongiurare in tutte le maniere ed a tutti i costi, poiché gli sciagurati effetti si riverbereranno su tutti i protagonisti.

Con questi sentimenti, la scrivente Organizzazione Sindacale, siccome, fra l'altro, portatrice di interessi diffusi, chiede che le Autorità investite nella loro specifica qualità di proprietari, a stretto giro di giorni, individuino una sorte di Garante legittimato, fra l'altro, a promuovere un tavolo tecnico fra le parti in causa (Società, Imprenditori del particolare Settore, Imprenditori ed Operatori Turistici, Lavoratori ed Organizzazioni Sindacali di categoria, Sindaci dei Comuni interessati, Aspul di Pietracamela), al fine di trovare le migliori soluzioni possibili affinché, nell'immediato, in occasione della stagione invernale, venga scongiurata la sciagurata ipotesi della chiusura degli impianti e di conseguenza provvedere all'immediata riattivazione degli impianti di risalita di Prati di Tivo. 

Stante l'urgenza e l'importanza della tematica sollevata, si resta in attesa di un sollecito, quanto cortese, cenno di riscontro.

Il Segretario Provinciale UIL FPL di Teramo
      F.to  -Alfiero Antonio Di Giammartino-

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Commenti

Andate a leggere le recensioni dei clienti che hanno trascorso le vacanze estive 2014 negli alberghi dei Prati di Tivo. Roba da non crederci! !!!
Qualche nome per favore!!! Chi sono gli ultimi presidenti? chi gli ultimi membri del CDA? La solita storia di sperpero del denaro pubblico, vecchi politici e politicanti riciclati cui nessuno (inquirenti, magistrati, autorità varie) chiede conto per le gravi colpe e manifesta incapacità (se addirittura non per il dolo). Io qualche nome lo conosco....ma mi irmane l'amarezza di vedere il nostro meraviglioso territorio trattato così.
Ma li vicino c'è anche un'altra stazione sciistica..Prato selva,l'anno scorso è rimasta chiusa!Quest'anno che fine farà!:((
Ma Prati di Tivo sono morti da anni… e con loro Pietracamela e tutta la montagna teramana. E questo grazie ad una politica miope, a livello regionale e, soprattutto, a livello locale, che ha privilegiato faide familiari allo sviluppo dei territori. Il pensiero "la montagna è mia e la gestisco io" ha dimostrato tutta la sua debolezza. L'incapacità di gestire piccolissimi comuni con un patrimonio territoriale immenso dovrebbe portare a commissariare le amministrazioni incapaci e dare il tutto in mano a chi, di turismo e sviluppo, se ne intende… leggetevi un po' di notizie del passato per capire come, poche famiglie incapaci, sono riuscite a distruggere, definitivamente, il turismo montano… http://gransassoblog.blogspot.it/
I ns rappresentanti non hanno mai saputo valorizzare le bellezze della provincia e non capiscono niente di turismo!! Dalla sabbia al Gran Sasso siamo pieni di bellezze! peccato che gli assessori hanno saputo valorizzare solo i portafogli!!
L' intervento, molto lungo (vero obiettivo), del Segretario Provinciale della Uil mira ad altro, tutti l' hanno capito. Nell' intervento che più dovrebbe riguardare il sindacato, ci dice cose importanti, ci da dati sicuramente attendibili. Se fosse vero che sono impiegati REGOLARMENTE 120 lavoratori ai Prati, di cui 17 stranieri residenti(!!??), dei 120 posti di lavoro, vorrei ricordare che più della metà si occupa di altro, impianti, noleggi, ristoranti, bar, i restanti negli alberghi che hanno la capienza di 1000 posti letto. Anche ad un bambino non sfugge, a questo punto, che questi pochi lavoratori non bastano per gestirli, e gli altri??????!!!!!!!€€€€€€. La UIL può indagare e magari farci sapere??? La UIL non si è accorta che a Settembre dello scorso anno la Cabino-seggiovia fu chiusa perchè su mio ESPOSPO ai Carabinieri fu trovata a girare, e per 15 gg. senza la figura di Capo-servizio, neanche un comunicato a posteriori. Come mai? La UIL non si è accorta che la Cabino-seggiovia ha girato per 5 anni senza un posto di ricovero, soccorso e ristoro all' arrivo e che dopo miei ripetuti esposti finalmente si stà risolvendo anche se ancora una volta in modo non conforme alla legge, ho già denunciato e continuerò nei prossimi giorni a denunciare. Neanche un comunicato a posteriori. Come mai? La UIL non si è accorta che l' impianto Tapis Roulant è installato, fatto girare per anni non a norma, nei prossimi giorni partirà un Esposto per la verifica dello stesso. Ci auguriamo che la UIL faccia un comunicato per denunciare quello che ho in passato ed appena ora reso pubblico. loreto bartolomei
Loreto....una garanzia