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Roseto: Ugo Centi interroga l'Ass. Mariastella Urbini

2 minuti



Gentile signora Mariastella Urbini, assessore alla Cultura Comune di Roseto degli Abruzzi....

mi consenta (sì, uso di proposito questa espressione) di rivolgermi a Lei per esprimerle un mio personale stupore di cittadino e, se posso, anche di giornalista.


Vede Assessore, nelle ultime settimane mi è capitato di imbattermi casualmente con alcuni provvedimenti emessi dalla Sua amministrazione.
Per due volte almeno, Assessore, l’associazione “Insieme per Roseto”, di cui Lei è indicata da un articolo del quotidiano “Il Centro” del dicembre scorso, quale socia co-fondatrice, risulta anche committente del Comune che Lei medesima amministra in qualità di Assessore. Nella stessa associazione inoltre, sempre secondo l’articolo citato, farebbe parte anche un consigliere comunale in carica e molti soci già candidati nella omonima Lista civica “Insieme per Roseto”.


In entrambe i casi, inoltre, l’iter burocratico che riguardava queste pratiche (cui corrisponde un corrispettivo complessivo di circa 6 mila euro a ristoro dei servizi affidati) è stato velocissimo. E naturalmente voglio sperare – anzi vorrei essere certo – che Lei abbia avuto premura di assicurare disposizioni tali ai suoi uffici che tale premura sia analoga quanto a tempi di espletamento per tutte le richieste di tutti i cittadini. Ma andiamo oltre.

Capirà infatti, Gentile Assessore, che la vicenda fattuale che questa mia intende rappresentarLe costituirebbe una ipotesi di scuola di quello che i cultori della materia chiamano “conflitto d’interessi”.
Ma io non vorrei proporre questa ipotesi di scuola, in cui Lei, avvocato di professione, saprebbe meglio di me dilungarsi.

Le vorrei soltanto domandare se non ritiene che nel doppio ruolo di amministratrice pubblica e di membro di una associazione committente della medesima amministrazione non ravvisi una possibilità in più che altri cittadini non hanno.

Ecco, gentile Assessore: potrei citare tanti altri riferimenti e circa le ragioni di speciali situazioni soggettive, come la qualità dell’esercizio della una funzione pubblica, in relazione al compimento di operazioni a quella stessa carica ritenute inopportune dalla cultura liberale e occidentale. Mi limito però a porre una sola domanda: non ritiene che motivi appunto di opportunità consiglierebbero di porre una distanza maggiore tra le due attività, politica e gestionale, in fatto di affidamenti comunali?
In attesa di cortese risposta si inviano cordiali saluti



       Ugo Centi


controaliseo@gmail.com
      



 
 

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Gentile sig. Ugo Centi, La ringrazio per avermi interrogata su questo punto, perche’ mi da la possibilita’ che chiarire eventuali equivoci che non voglio si creino intorno all’Amministrazione e alla mia persona in particolare Premetto che, in questa citta’, esistono decine e decine di associazioni, oltremodo attive con la vecchia amministrazione (che elargiva lauti contributi annuali - anche 12.000,00 piu’ una sede, per un solo concerto annuo) che ora, pero’, restano silenti poiche’ l’attuale amministrazione non eroga loro i consueti contributi ma, soprattutto, non gode della loro simpatia. Per tale ragione ci vediamo costretti a ricorrere alle quelle poche che, nonostante la carenza di fondi, si prestano a dare una mano nell’organizzazione di eventi non avendo il mio assessorato risorse umane (ne’ economiche) da destinare a tali attivita’. Per quanto riguarda la manifestazione della “rievocazione storica della sciabica” alla quale Lei espressamente fa riferimento, per cui e’ stato disposto un contributo di €. 6.000,00 - Le posso anticipare ma, sicuramente Le rispondera’ meglio il Presidente dell’Associazione “Insieme per Roseto”, che la stessa ha dovuto fronteggiare una spesa maggiore rispetto a quella coperta dall’Amministrazione per circa €. 300,00; il tutto doverosamente rendicontato con allegate fatture. Aggiungo anche che, di cio’, l’associazione era perfettamente consapevole sin dall’incarico ma che, la medesima voleva dare un “contributo” alla citta’ lavorando ed autotassandosi (come aveva gia’ fatto in occasione del Natale). Voglio – infatti - precisare che l’associazione “Insieme per Roseto” e’ nata come una lista civica (di cui io sono l’espressione unitamente al Consigliere Iannetti) ma che, la stessa non ha mai svolto attivita’ politica nel senso stretto della parola limitandosi ad organizzare due eventi: Natale sotto le stelle – interamente autofinanziato con il ricavato di una lotteria oltre al contributo personale dei soci e, all’aggiunta di qualche sponsor (costata zero euro all’Ente), e la summenzionata rievocazione della sciabica. Nello specifico, colgo l’occasione per ringraziare tutti i volontari componenti della medesima che, sotto un sole da deserto, in giornate di caldo infernale con grande sudore, hanno realizzato una manifestazione che ci ha dato lustro, garantendoci passaggi su diverse TV locali oltre che un servizio su RAI 3, con uno straordinario riscontro di pubblico, senza – per cio’ – nulla chiedere anzi, partecipando alle spese. Magari vi fossero altre associazioni disposte ad organizzare eventi e manifestazioni con questi risultati e senza riconoscimenti economici! Anzi, approfitto per fare un accorato appello in tal senso. Il mio assessorato vorrebbe organizzare importanti eventi per la prossima stagione estiva ma, non trova volontari disposti a lavorare – senza pretese e solo per l’amore per la propria citta’. Ricordo a tutti il particolare momento storico che stiamo vivendo e, l’Ente , non e’ scevro da quelle difficolta che tutte le famiglie oggi stanno sperimentando. Sulla velocita’ di espletamento delle pratiche (di cui non sono personalmente a conoscenza), se cio' e' vero, bisogna fare un plauso alla Dirigente Dr.ssa Ciancaione, la cui professionalita’ oltre che onesta’, equita’ e correttezza sono di pubblico dominio. I miei rapporti con l’Associazione Insieme per Roseto, di cui sono una semplice socia (non rivestendo cariche), sono di tipo formale di mera appartenenza per essere stata la mia “Lista” alle scorse elezioni amministrative; non ne seguo le attivita’, non partecipo alle riunioni, non ne conosco le vicende se non quelle relative agli eventi sopra menzionati. Spero di aver chiarito ogni dubbio al sig. Centi – che stimo, per la sobrieta’ con cui svolge il Suo lavoro di giornalista; se Lei ritiene che l’Amministrazione debba tenersi a distanza da persone che lavorano per il bene della propria citta’, senza riscontri economici, ci sta chiedendo di negare a Roseto delle opportunita’ e difficilmente potremo accontentarLa, visti i tempi che corrono. Ai posteri l’ardua sentenza. Cordialita’ – maristella urbini
al di là della buona fede , ma da avvocato è possibile sapere se il conflitto d'interessi c'è o no?
Secondo me la risposta è stata scritta dal viceassessore la mattina
Gentile Assessore, anzitutto la ringrazio per la risposta. E per la sua sollecitudine, non sempre consueta per i politici. E ringrazio anche l’amico Giancarlo, perché mi sembra che Lei abbia risposto al sito “I due punti” che aveva ospitato la lettera pubblicata sul blog www.controaliseo.ilcannocchiale.it. Grazie ancora Giancarlo, allora, per l’ospitalità e perché sei riuscito ad ottenere la risposta prima di me. Quanto al merito, mi sembra che Lei, gentile Assessore, confermi i fatti da me esposti, salvo che per la “Sciabicata” il cui corrispettivo è di 5.000 mila euro (non 6 mila), mentre altri 1.000 euro sono per il servizio “bici turistiche”. Di qui i 6 mila euro. Dettagli, comunque. Circa il riferimento alle passate Amministrazioni, se vi sono stati casi analoghi di Associazioni beneficiarie di soldi pubblici di cui erano soci componenti della vecchia amministrazione, io, essendo da non molto a Roseto, non sono a conoscenza. Se me le segnala sono ben lieto di rilevarlo. Anche se, penso, il passato non giustifica mai il presente. E se quelli hanno fatto male, non c’è motivo di ripetere. Anzi, bisogna cambiare. Lei dice, gentile Assessore: “magari ci fossero altre associazioni disposte a collaborare…”. Bene, c’è un metodo semplicissimo per scoprirlo: faccia un “avviso pubblico”; informi; renda noto ciò che intende fare: se nessuno risponde allora procede Lei direttamente. Le Pubbliche Amministrazioni, gentile assessore, “parlano” per bandi e avvisi, non c’è altro metodo. Naturalmente non le sto chiedendo di tenersi a distanza da persone che lavorano per il bene della città. Anche perché non le potrei certo domandare di allontanarsi da Lei stessa, visto che penso che Lei medesima stia lavorando per questo come del resto suo compito istituzionale. Anzi, gentile Assessore, sarebbe bello che Lei allargasse il più possibile quella platea, senza ovviamente spese pubbliche. Circa la “velocità” della pratica (48 ore per ricevere la domanda, nominare l’eventuale responsabile del procedimento, fare la relazione istruttoria, predisporre la determinazione, farla vagliare sotto l’aspetto del visto contabile che secondo il regolamento può richiedere fino a cinque giorni, ecc.) sono stato io per primo a complimentarmi pubblicamente con gli Uffici. E seguito a pensare, anche se nella sua risposta non l’ho letto esplicitamente, che tutte le pratiche di tutti i cittadini siano esaurite in pari tempo. In definitiva, gentile Assessore, grazie ancora per la stima e per la sua risposta. Ma, mi consenta (ed uso ancora questa formula:) resto della mia opinione. La vecchia culturale liberale-occidentale suggerisce che è sempre più utile separare nettamente i ruoli. Anche per evitare, come dice Lei, equivoci che magari non hanno ragione di essere. Ricambio volentieri i saluti UGO CENTI
Gentile sig. Leo (gradirei conoscere anche il Suo nome visto che mi pone una domanda alla quale, per il mio ruolo, sono tenuta a rispondere) Non ho toccato l’argomento “conflitto d’interessi” poiche’, mi sembrava chiaro dal tenore della mia risposta che tale conflitto fosse palesemente escluso visto che, l’interesse della collettivita’ non e’ stato minimamente scalfito, al contrario, la citta’ ha potuto disporre una forza lavoro (a costo zero) che ha anche dato un modesto contributo di €. 300,00. Se vuole una definizione piu’ tecnica (che puo’ trovare su qualsiasi sito internet) Le posso dire che “ Il conflitto d’interessi è la situazione in cui un interesse secondario (privato o personale) interferisce, ovvero potrebbe tendenzialmente interferire (o appare avere la potenzialità di interferire), con l’abilità di una persona ad agire in conformità con l’interesse primario di un’altra parte (es. interesse della collettività nel caso di un pubblico ufficiale, interesse dell’assistito nel caso di un avvocato), assumendo che tale persona abbia un dovere derivante dalla legge, da un contratto o da regole di correttezza professionale nel fare ciò. Questa definizione richiede la presenza di tre elementi chiave: (1) una relazione di agenzia, ossia una relazione tra un soggetto delegante (principal) e uno delegato (agent), in cui il secondo ha il dovere di agire nell’interesse (primario) del primo; (2) la presenza di un interesse secondario nel soggetto delegato (di tipo finanziario o di altra natura); (3) la tendenziale interferenza dell’interesse secondario con l’interesse primario. Il termine “tendenzialmente” vuole sottolineare che l’interferenza si presenta con diversa intensità a seconda dell’agent portatore dell’interesse secondario e della rilevanza assunta da tale interesse. Per dirla in parole povere, l’essenza del conflitto, risiede nel punto 2) ovvero, la presenza di un interesse secondario nel soggetto delegato (che in questo caso sarebbe l’Associazione Insieme per Roseto). Non mi pare che l’Associazione “Insieme per Roseto”, in occasione della rievocazione storica della sciabica, abbia perseguito fini che non fossero quelli dell’organizzazione di un evento!!! Che coincidevano perfettamente con l’interesse primario dell’Ente ovvero, quello della realizzazione della manifestazione. Ritengo, quindi, che di conflitto non si possa parlare. Per quanto riguarda la replica del Sig. Centi, che investe un aspetto piu’ squisitamente contabile (che non conosco), dovra’ attendere qualche giorno perche’ il Segretario dell’Associazione e’ fuori per le ferie e, al Suo rientro potra’ illustrarLe i “dettagli”- come Lei li definisce - anche in merito alla velocita’ della pratica. Allargare la platea, e’ quello che vorrei fare, il mio appello era proprio in quella direzione. Spero che siano in molti a leggere queste repliche e che Lei ne faccia adeguata diffusione - come per la lettera a destinata alla sottoscritta che - a detta di molti - e' stata ricevuta per posta elettronica.
Così come ritengo giusta e corretta la lettera aperta di tal Centi, ancor più corretta e puntuale, oltreche interessante, la "rendicontazione" e le relative modalità dei contributi elargiti a Insieme per Roseto, ancor piu corretto dovrebbe essere da par suo, visto che risiede a roseto del 2009 e pare sempre essere bene informato su tutto, dire e riportare di altri conflitti d'interesse che si evincono in questo consiglio comunale. Il più lampante ed evidente è quello che secondo il mio modesto parere, investe la consigliera del PD Raffaella D'Elpidio, da sempre impegnata con la cooperativa I Colori. Come gia evidenziato da un consigliere di maggioranza in alcuni consigli comunali, il rapporto di questa cooperativa con le istituzioni è di lunga data, avendo gestito in circa un decennio oltre 8 milioni di euro di fianziamenti pubblici per le proprie attività in ambito sociale e scolastico. Ripeto oltre 8 milioni di euro. Oggi non credo che basti un semplice cambio di direzione, di presidenza per dire non c'entro nulla. E' un conflitto chiaro ed evidente e mi spiace che il signor Centi tenda sempre a rimarcare solo il presente di alcuni sottolineando il comodissimo "... il passato non giustifica mai il presente". Cerchiamo di essere obiettivi. Senza paraocchi di partiti e amicizie. Ma a 360°. E caro sig. Centi Le faccio io ora una domanda: Se la D.ssa Urbini si dimettesse dalla sua associazione per Lei sarebbe tutto risolto?
Carissimo Rosetano, mi pare che la signora D'Elpidio non possa fare "delibere". Comunque, circa il passato ed il presente. Vede, io non ho tessere, però per chi difende il presente trovo un pò riduttivo paragonarsi al passato. Il presente si è posto come "diverso" e "altro", e perciò in questo sua promessa va verificato. Ammesso e non concesso che il passato fosse stato pessimo; ammesso e non concesso che nessuno degli attuali fosse stato anche "passato"; ormai quel "ieri" non può né creare né risolvere problemi. Questo è un compito che spetta a chi ha l'onere e l'onore di amministrare ora. Ed il "come" amministra è oggetto di cronaca, che si voglia o non si voglia. Quanto al fatto se sarei contento se la signora Urbini si dimettesse le rispondo subito: no, non sarei contento. Poi, carissimo Rosetano c'è un punto: io non ho mai chiesto neinete a nessuno, né al passato né al presente: ciò mi rende modestamente libero. un caro saluto
Rosetano dal nome ignoto...il mio è Raffaella Maria Cecilia D'Elpidio. Posso produrre il mio curriculum. Soprattutto quella della Cooperativa in cui lavoro da molti anni. Posso documentare le gare che I Colori hanno fatto. Regolarmente. Tutte. Sempre. Mai avuto una tessera fino a qualche mese fa. Mi sono dimessa da ogni carica dal momento in cui mi sono candidata. Ma lei queste cose le sa bene. A chi vuole far credere qualcosa di diverso? Eppure se Rosetano è, e lo è, mi e ci conosce. Dov'è il problema? Lei parli. Noi dimostriamo. Rosetano, mi stupisce e mi onora la sua attenzione. Se così non fosse stato mi sarei preoccupata. Essere indifferenti, come politici, è un male da evitare. Parla di cose che non conosce. È già accaduto. In modo approssimativo e tendenzioso. Io però le so e posso spiegarle. Le piace il numero? La cifra? 8 milioni? E sa pure cosa, come e quale condizione abbiano garantito l'espletamento di quali servizi? Si informi. Acceda, o lo faccia fare, a tutto. Tutto però. Storia passata e recente. Siamo qui per far capire a tutti. Io non ho mai fatto parte di un partito. Ciò che la Cooperativa ha svolto l'ha fatto dietro regolare gara. Erogando servizi, a volte anche in condizioni precarie. Cos'è, davvero crede che a Roseto ci sia qualcuno che abbocchi ai suoi metodi? Davvero pensa che I Colori non sappiano dire come si siano svolte le cose? Continui pure Rosetano. Mi incontri e mi saluti. Mi inviti cordialmente a salutarla. Io lo farò. Ma rilegga bene quanto segue. La Cooperativa non ha preso contributi ma vinto appalti dietro regolari bandi di gara pubblici a cui tutti potevano partecipare. Io non ero nè in giunta, in condizione di decidere alcunchè,nè lo sono adesso, nè sono mai stata contemporaneamente amministratore e consigliere, dirigente e consigliere. Studi Rosetano, mi parli dei servizi, delle tariffe, degli anni, delle ore, delle difficoltà...mi racconti ciò che non conosce del sociale e lo usi pure! Dove sono, resto e quel che ho fatto e faccio io lo so e qualcosa mi dice che lo sa pure lei. Quello che farò se lo può immaginare. Parliamone. Di tutto. Io ci sto. Ah, sono e resto un'amica di Ugo Centi. Si figuri se un anonimo mi preoccupa. Dica Rosetano. Diciamo pure. Tutto. Ripeto. Tutto. Da Adamo ed Eva in poi...magari aggiunge anche il suo di nome. No eh?
NOME STANISLAO , COGNOME BOSICA ora Le cambia qualcosa nel sapere nome e cognome? se Lei è capace di mantenersi al di sopra delle parti per il bene dei suoi cittadini e collaborare con tutti alle medesime condizioni merita sin da ora un plauso , saluti comunque sarebbe utile sapere se le praiche di cui si parla vengono trattate al medesimo modo ,grazie
È sempre sorprendente trovarsi di fronte a pareri modesti che, alla luce di lampi, rivelano poi la velleità di impressionare l’evidenza. Il problema, in certa accampata modestia, sta nell’abbaglio del lampo. Caro rosetano, sono rosetano anch’io. Lei ha una figlia o un figlio per la quale, per il quale, ha mai dovuto usufruire dei servizi che il Comune di Roseto degli Abruzzi metteva a disposizione delle persone in difficoltà? Beh, io sì. Lei ha mai avuto modo di venire a contatto con chi quei servizi li rendeva operativi? Io sì. Lei si è mai interessato prima delle cooperative presenti sul territorio nelle cui mani metteva una persona a lei cara per quattro ore al giorno? Io sì. E pensa che l’avrei fatto senza informarmi? Si sbaglia. Se davvero vuole avere pareri modesti assuma la mentalità della serva e si faccia due conti. Circa un decennio dice: otto milioni di euro diviso dieci quanto farà? Quante persone hanno lavorato ogni anno per questa cooperativa? Quale ammontare complessivo di ore in servizi hanno gestito contrattualmente per il Comune? Quanti gli utenti? Chi li sceglieva? Con quali proposte migliorative rispetto ai bandi cui hanno risposto? Ha mai letto un bilancio di una ONLUS lei? Quanto avrà risparmiato il Comune nel non assumere in proprio questi servizi? E a proposito dell’intervento di questo Signor Centi, che spero di aver presto l’onore di conoscere, queste cooperative sul territorio rosetano sono risultate assegnatarie e pagate nel giro di due giorni per i servizi resi? E ora, smettendo di fare la serva nell’esprimere opinioni per sentito dire, vada a leggersi i progetti con cui questa cooperativa ha risposto ai bandi. Faccia ancora meglio, vada a parlare con loro, con l’utenza e veda se sono stati all’altezza delle aspettative. Quale migliore occasione: la D’Elpidio le ha fornito tutte le opzioni. Vuole essere obiettivo? Mi risulta che i camaleonti abbiano la visione a 360°: lei appartiene a questa specie? Io vedo le cose che ho davanti: ho davanti agli occhi un certo sottoinsieme di cittadini di Roseto che mi spinge a rileggere l’affermazione “avendo gestito in circa un decennio oltre 8 milioni di euro di finanziamenti pubblici per le proprie attività in ambito sociale e scolastico”. Il finanziamento pubblico è stato gestito dal Comune. Le risulta che la D’Elpidio o qualcun altro della cooperativa lavorasse in Comune? A me no. E quegli otto milioni di euro di finanziamenti pubblici sono stati utilizzati per me, non per “proprie attività” della Cooperativa “I Colori”. Ha ragione quanto ai dispositivi di limitazione del campo visivo amichevolmente accettati e da rimuovere. Lo faccia, si conceda una possibilità di visuale: mi guardi. E se vuole essere obiettivo, vada ora a vedere gli stanziamenti attuali del Comune in ambito sociale e scolastico. Vada a vedere quante ore sono state perdute per una simulazione sull’uso della sciabica a Roseto. Ma non si fermi. Vada a chiedere quali bisogni e i bisogni di chi sono stati soddisfatti nel dimostrare come si usano due sacchi di rete su un fondale depauperato sacrificando il bisogno di aiuto di una famiglia, ma forse più di una, in difficoltà quest’anno. E non si fermi ancora. Cerchi di essere scientifico: faccia un sondaggio, a costo zero s’intende, conti i presenti alla manifestazione, misuri ora quanta risonanza ha avuto l’evento chiedendo quanti si attendono di poter sperimentare l’ebbrezza di veder sciabicare il prossimo anno. È fatto culturale certo: ci sarà un motivo se in provincia ci chiamano pesciaroli. Le ho rimarcato il passato, come voleva, senza comodità. Ma capisco quanto possa esser difficile riuscire a trovare l’evidenza avanzando al buio con la sola luce dei lampi. Caro Rosetano, appena può, se può, cerchi di avere pareri meno modesti: ci viva a Roseto.
eccezionale emanuele li hai zittiti tutti , auguri
risposta ufficiale al giornalista ugo centi buongiorno come mi è stato riferito dall'assessore Urbini, lei ha espresso dubbi sulla gestione degli eventi che il comune affida alle associazioni, in particolare all'Associazione Insieme per Roseto. Mi permetto di presentarmi: Dott Andrea Sacripante, Commercialista in Roseto da oltre un ventennio, nonchè attuale segretario dell'Associazione Insieme per Roseto. Dal tenore della sua lettera, mi è subito apparso il tentativo, ancora una volta, si screditare il lavoro svolto egregiamente da tutti i volontari dell'associazione, i quali oltre a rimetterci tempo prezioso del proprio lavoro, del rimanere in famiglia, nello specifico evento della sciabicata ci stanno rimettendo anche economicamente. Ancora una volta lei ha perso un'occasione per riflettere prima di scrivere, avrebbe dovuto assumere tutte informazioni del caso, per esempio cercando di contattarmi. Se lei vuole può venire nel mio studio dove tranquillamente e sopratutto in modo trasparente, le farò visionare tutte le fatture di acquisto (già a disposizione della dott.ssa Ciancaione) che ammontano a euro 6.300,00 e la nostra fattura(NB) emessa di euro 5.000,00 sulla quale ci toccherà versare pure il 50% dell'IVA, mentre il Comune ha deliberato solo 5.000 euro. A meno di integrazioni come vede non solo non ci siamo divertiti ma .................................. Inoltre lei parla della delibera di euro 6.000,00 ma in modo confusionario perchè la seconda delibera di euro 1.000,00 riguarda il servizio di biciclette, che evidentemente è un'altra cosa, dove anche lì ne possiamo parlare. Nella speranza di essere stato esauriente, distinti saluti dott. sacripante andrea Pubblicato il 28/8/2012 alle 12.20 nella rubrica diario. Permalink: http://profilcannocchialeit.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2751983