Il paese ed il comune di Valle Castellana, nell’ ambito della provincia di Teramo, sono ubicati in una posizione piuttosto decentrata e disagevole.
Dovendone spiegare la posizione ad alcuni cari amici non abruzzesi (residenti a Dubai, negli USA, varesotti, siculi, campani o di Roma ) di solito dico di considerare la mia stupenda regione come un quadrato: lo spigolo inferiore destro è la bella città di mare di Vasto mentre il superiore sinistro è per l appunto “la valleè” … come affettuosamente amo chiamarla.
La ASL di Teramo nell’ ambito dei tanto di moda tagli alla spesa pubblica, o se gradite la pillola inzuccherata spending review, ha previsto pesanti tagli e cospicui accorpamenti alle sedi di continuità assistenziale (o guardia medica).
Voci di corridoio, poi confermate in altre sedi, parlano tra le altre cose di un fantasioso accorpamento tra la sede di Torricella Sicura (già comprendente i comuni limitrofi di rocca santa maria e cortino) e la sede di valle castellana.
Questo accorpamento a mio avviso “non s ha da fare” per VARI ordini di motivi che vado di seguito ad analizzare e sviscerare:
RAGIONI DI CUORE
Sono troppo romantico… lo so.
Però non posso negare che da quando ho firmato l’ incarico (beffardo… ma questo è un altro capitolo) da medico di famiglia de “la valleè”, mi sento legato a doppio filo con gli abitanti. Loro mi hanno accolto facendomi conoscere e riscoprire i VERI valori.
VALORI che pensavo, a torto, fossero andati perduti nella memoria dei racconti di mio nonno davanti al focolare di casa.
Purtroppo tutto ciò non ha valore come argomentazione, quindi procederò con gli altri motivi meno poetici e maggiormente prosaici
RAGIONI LEGATE AL TERRITORIO
Invito chi non è ferrato sulla geografia dei monti della laga e dei monti gemelli ad aprire google maps …
Ora come esercizio cercate le distanze, ed i percorsi consigliati, tra le varie frazioni del comprensorio dei comuni di Torricella, Cortino, Rocca santa maria e valle castellana:
-esercizio I: trova la distanza ed i percorsi tra torricella capoluogo e padula (o macchiatornella) frazioni di Cortino
vi consiglio vivamente di passare da valle san giovanni e non da fioli
-esercizio II: trova la distanza ed i percorsi tra torricella capoluogo e san vito (o san giacomo) frazioni di Valle Castellana
vi sconsiglio vivamente il percorso passante da acquaratola almeno che non abbiate un defender o un gatto delle nevi
-esercizio III: trova la distanza ed i percorsi tra san vito fraz di Valle Castellana e padula frazione di cortino
vi sconsiglio la strada di Corano (con tutto il dovuto rispetto per gli islamici)
Questi tre ameni paesi non sono casuali, ma vanno considerati i tre vertici di un ipotetico triangolo comprendente appunto il sopra menzionato territorio.
Un ipotetico medico in servizio di guardia qualora venisse chiamato in due punti dei tre dovrebbe essere dotato di teletrasporto , supporto elicotteristico sullo stile “apocalypse now” o in alternativa del dono della bilocazione che attualmente, purtroppo, non compete alla mia categoria
RAGIONI LEGATE A POSTI DI LAVORO
Potrebbe sembrare una difesa della categoria cui appartengo, e forse lo è , ma in tempi magri (pure per noi giovani medici) una sede rappresenta ben quattro posizioni lavorative… più un quinto medico reperibile, una donna delle pulizie e tutto il relativo indotto.
Naturalmente senza contare quanto lo stesso lavorare in sedi disagiate, senza avere il pronto soccorso dietro la porta, sia utile oltre che formativo per il professionista del settore sanitario
RAGIONI ECONOMICHE (o conti della serva)
Vorrei evitare di fare il populista ed il qualunquista….
Non approfondirò quindi il discorso sul fatto se sia più economico, oltre che opportuno visti i tempi, il taglio alle sedi ed ai servizi al cittadino o un oculato risparmio su altre cose… vedi auto di servizio, premi ed incentivi ai dirigenti etc.
voglio piuttosto controbattere alla pubblica amministrazione con le “loro” argomentazioni.
Un argomento sempre caldo è la cosidetta “mobilità passiva”, ovvero la voce in capitolo (tra le uscite del bilancio) dei rimborsi che noi dobbiamo ai nostri “vicini” presso i quali i nostri concittadini si vanno a curare.
Valle Castellana appunto seppur distante da Teramo città è relativamente vicina ad Ascoli , i cittadini per motivi di tudio o lavoro, e per altre esigenze orbitano nel capoluogo Piceno.
Se nel territorio andassimo ad eliminare una struttura fondamentale e nevralgica come il presidio di guardia medica, inevitabilmente la popolazione andrebbe a soddisfare le proprie esigenze presso una struttura di un'altra regione.
Faccio un esempio molto pratico: se un anziano residente a pietralta, basto, rio di lame (o un'altra frazione a caso) dovesse avere tosse e febbre, perché probabilmente influenzato, o dovesse avere una qualsiasi necessità di dover ricorrere all’ ipotetica guardia medica di torricella sicura, facendo i conti “della serva” sulle tempistiche e le percorrenze (spunto per l esercizio IV…) sarebbe costretto a scegliere tra:
-rinunciare al suo sacrosanto diritto di cittadino e contribuente a farsi curare
-attivare in maniera impropria il 118 , sottraendo comunque un equipaggio a servizi più consoni
-recarsi autonomamente, o approfittando della gentilezza altrui, presso una struttura fuori regione
Nella terza ipotesi il paziente sarebbe in prima analisi un caso clinico improprio per il pronto socorso con conseguente allungamento dei tempi di attesa ed inevitabili disservizi, e soprattutto verrebbe sottoposto come da prassi a consulenze pletoriche ed approfondimenti diagnostico strumentali spesso inappropriati e comunque costosi.
Tenendo presente (parliamo di cifre pubbliche, basta cercare 5 minuti sul web) i costi di un presidio di guardia medica ed i costi dei rimborsi fuori regione per esami, consulenze, approfondimenti clinico strumentali e ricoveri SIAMO SICURI CHE NON CI RIMETTIAMO?
POPOLAZIONE
Mi viene da pensare che il burocrate che sulla carta disegna questi accorpamenti sia profondamente ignorante (nel senso che ignora ) la geografia, oltre che totalmente all’ oscuro di quelle che sono le criticità contingenti.
Nel primo caso sarà mia premura personale fornirgli una dettagliata cartografia essenziale del territorio, con tanto di sentieristica, vista la viabilità quasi da terzo mondo.
Nel secondo caso li inviterei a proseguire nella lettura.
Attualmente mi risulta (fonte web) che nel territorio comunale risiedano circa 1100 persone dislocate tra il capoluogo e le varie frazioni, di questi circa 770 sono miei pazienti (ad interim).
Di costoro vi potrei dire i valori ematici, le patologie e le relative terapie o se preferite i simpatici soprannomi ed anche i gusti nell’ alimentazione o nel vestire …. ma mi limiterò per la privacy a illustrarne le criticità mediche.
In questo campione (che non comprende l intera popolazione) i pazienti nella fascia “critica” della III età, oltre i 75 anni sono ben 140 mentre i pazienti pediatrici (sotto i 14 anni) con le loro problematiche sono invece 27… se ne deduce un età media piuttosto alta.
Tra la “mia” popolazione ci sono numerosi anziani in ADI (assistenza domiciliare integrata), molti sono in ADP e li visito praticamente almeno una volta a settimana, ci sono vari pazienti che fanno ossigeno terapia, alcuni che fanno medicazioni anche due o tre volte a settimana, ci sono molte persone che combattono quotidianamente la loro battaglia contro il cancro (purtroppo non sono pochi nonostante la salubrità dell ambiente), ci sono altri affetti da patologie rare ed una serie di “categorie” , scusate il termine infelice, che necessitano comunque a vario titolo di un supporto medico tempestivo ed efficiente.
POLITICA
In questo comune, che tra le altre cose è uno tra i piu estesi dell intera regione, emerge il fenomeno più inquietante dal dopoguerra ad oggi che è lo spopolamento avvenuto in tutta la nazione delle aree rurali e pedemontane.
Si è passati dagli oltre 5000 abitanti degli anni cinquanta ad i quasi mille attuali.
Non è nelle mie intenzioni analizzare questo fenomeno, non essendo io un sociologo e non conoscendo il politichese, ma da umile “medico laghista” mi limito a riportare quello che vedo, sento e risiedendo nel posto percepisco anche sulla mia pelle:
-La provincia di Teramo come istituzione ha letteralmente abbandonato questi territori!
-La viabilità è semplicemente indegna di un paese occidentale
-Il dissesto idrogeologico lo si palpa oltre che vederlo
-la cronica mancanza dei servizi piu elementari è anch essa tangibile…
Purtroppo tale discorso, mutato nomine, lo si potrebbe applicare ad altri splendidi borghi e paesini montani come pietracamela, fano adriano, crognaleto o castelli.
-La stessa ASL, prima di provvedere alla mia nomina quale medico di base, ha ben pensato in maniera “pilatesca” di invitare i pazienti (tramite missiva firmata e protocollata) a trovarsi un medico altrove…
-La mia stessa nomina ad interim rappresenta un fatto “curioso” che andrebbe approfondito in altre sedi… ma forse non interessa a nessuno che sul territorio possa lavorare con continuità un trentunenne che probabilmente è maggiormente motivato di un professionista “arrivato”
Da queste parti questo disagio latente è emerso con la volontà di una cospicua parte della popolazione di chiedere un referendum per passare nella provincia di ascoli piceno. Nonostante la mia spiccata Teramanità, il mio campanilismo storico (e quello sportivo più attuale) con i cugini “marchiscià” non posso assolutamente biasimarli…. Anzi…
Urge in questo caso una forte presa di coscienza da parte di tutti , visto che questa popolazione paga le tasse come chi risiede a teramo centro… gli esercizi commerciali fanno gli scontrini, forse anche di piu degli altri esercenti…
molte persone hanno lavorato al nord italia o all’estero riportando comunque ricchezza sul territorio…
molte coppie giovani hanno scelto coraggiosamente di vivere e di crescere qui i propri figli… per questo e per altri mille motivi questa gente, la MIA gente non merita tutto cio’.
Spero che la politica prenda a cuore questa faccenda, non per mero tornaconto personale o per racimolare un pugno di voti…
Spero che non si finisca con il classico compromesso all’ Italiana…
Spero non prevalga la politica del contentino o quella del “cerchiobottismo”...
solo ai posteri competerà l ardua sentenza!
AUSPICI E CONSIDERAZIONI FINALI
Sarebbe bello se nei palazzi del potere si consultasse chi “vive” questa realta….
Sarebbe bello se i burocrati chiedessero il parere tecnico a dei professionisti che come il sottoscritto lavorano quotidianamente da queste parti…
Scusate la presunzione ma, nonostante la mia relativamente giovane età, il mio curriculum professionale mi permette di poter parlare con cognizione di causa.
Penso di poter dire ad alta voce la mia opinione e di poter dare un parere tecnico molto più congruo ed obiettivo di chi , spesso da dietro una scrivania, fa i conti con la Salute, che resta una cosa maledettamente seria.
Invito pubblicamente gli abitanti del comune a costituire un comitato civico ed a “vigilare” attivamente sulla questione per tutelare di prima persona i propri diritti.
Intanto vi ringrazio per aver perso tempo a leggere (e spero anche a condividere sul web e nei social network ) questa lettera aperta…
FRANCESCO ROMANI MEDICO LAGHISTA (AD INTERIM) DE LA VALLEE’
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