In ordine al comunicato stampa del 14 dicembre 2011 dell'Ufficio Stampa del Comune di Teramo afferente l'oggetto, le scriventi organizzazioni sindacali, facendo seguito alle osservazioni e rilievi operati in sede di apposita memoria dello scorso 12 dicembre, osservano ulteriormente:
Le argomentazioni offerte dall'Amministrazione, al di là delle ostentate certezze e delle rassicurazioni in ordine alla piena correttezza della procedura concorsuale, siccome ritenute prive di un qualsiasi pregio tecnico-giuridico, ben possono essere considerate una sorta di “arrampicata sugli specchi”, fine a sé stessa e foriera di inquietanti ipotesi, e ciò, probabilmente, al fine di difendere quanto è oggettivamente indifendibile, facendo ricorso ad opinamenti davvero disarmanti, se non altro sotto il profilo logico, soprattutto ove si voglia tenere conto della provenienza istituzionale, delle funzioni e dei ruoli, pubblici, esercitati.
A dimostrazione dell'assunto sarà sufficiente riconsiderare quanto confutato dagli organi comunali –politici e/o burocratici-, laddove, a proposito della figura del membro della RSU, si afferma “può forse giovare quanto scritto nel sito della stessa CGIL nazionale....”
Orbene, senza entrare nel merito in ordine al tentativo di dissimulazione e/o simulazione posto in essere, ovvero alla manipolazione del particolare aspetto in osservazione, ad un più attento esame, però, fermo restando l'affidabilità della fonte utilizzata, se ne deduce una cattiva comprensione, o meglio, una evidente forzatura dei concetti espressi per non essere impiegati per quello che dicono, ma per ciò che farebbe comodo dicessero.
In ogni caso, al brillante estensore della nota comunale, avuto riguardo del tema in discussione, per il futuro e per trarne sicuro giovamento, si suggerisce di visitare anche altri siti web, ad esempio quelli istituzionali del Ministero della Funzione Pubblica e, soprattutto, quello dell'ARAN (Agenzia per la rappresentanza nazionale delle pubbliche amministrazioni), costituita con D.Lgs. 29, competente per materia in virtù della Legge 59/97 e successivi decreti delegati, nonché rappresentante dell'Ente Comune in sede di contrattazione collettiva nazionale.
Difatti, la navigazione in rete suggerita consentirebbe, fra l'altro, di appurare che, secondo la citata ARAN, i componenti della RSU, siccome Dirigenti Sindacali a tutti gli effetti, per effetto dell'articolo 10 CCNQ, godono delle connesse tutele.
Ed ancora, dalla Circolare n. 3/2011 del 23 novembre 2011, prot. n. 24328, dell'ARAN -Direzione Relazioni Sindacali-, partecipata a tutti gli Enti, è possibile, fra l'altro, leggere testualmente:” Per rappresentanza Sindacale si intende il dirigente sindacale (aziendale-di zona-comunale-territoriale-provinciale-nazionale) dell'organizzazione sindacale interessata, ovvero un componente della RSU o un dipendente appositamente delegato per iscritto..”.
Sotto questo profilo, quindi, appare vano, oltrechè stupefacente, lo sforzo interpretativo della normativa posta in esame, operato dall'ufficio stampa del Comune di Teramo, posto che l'ARAN, in quanto competente, poiché sottoscrittrice dell'accordo unitamente alle Confederazioni, ha in più occasioni fornito in materia la propria interpretazione che assume i caratteri dell'autenticità.
Parimenti stupefacente appare l'atteggiamento di assoluta sufficienza in ordine al dato legale di riferimento ed alla copiosa giurisprudenza di merito (decine e decine di sentenze), che si è formata in relazione alle questioni oggetto di discussione.
In questo senso, relativamente alle obiezioni sollevate circa la competenza funzionale in ordine alla nomina della commissione esaminatrice, sarà sufficiente ricordare come la previsione legislativa assegni una particolare responsabilità al personale dirigente estesa sull'intera procedura di concorso (con la conseguente eslusione di ogni interferenza dall'organo politico nell'esercizio dei relativi compiti di amministrazione attiva), dall'approvazione del bando di concorso sino alla stipula del contratto di lavoro con i vincitori.
Ne consegue che non vale in contrario addurre, come fa l'Amministrazione Comunale, il regolamento degli uffici e dei servizi dal quale, nello specifico, avrebbe tratto fondamento la competenza in capo al Sindaco in ordine alla nomina della Commissione Esaminatrice (da ultimo, Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 01408, depositata in data 4 marzo 2011).
Orbene, senza far ricorso alla polemica, ma soltanto in termini propositivi e con le migliori intenzioni, al redattore della nota comunale di cui si parla si consiglia di consultare gli atti ufficiali e di tenersi costantemente aggiornato, anche mediante la visione dei massimari giurisprudenziali, e, in ultimo, di visitare i siti istituzionali: probabilmente, l'azione amministrativa da esercitare ne trarrebbe sicuro giovamento ed i cittadini teramani dormirebbero sonni più tranquilli.
Ma, al di là delle diverse e contrapposte tesi e a prescindere da qualsiasi polemica tecnico-giuridica, rimane la considerazione che la vicenda trattata, oltre all'onore e alla credibilità, al prestigio ed autorevolezza della pubblica amministrazione, ha visto coinvolte piu' di 800 giovani persone, in quanto partecipi attivi al concorso in parola, eppertanto non doveva essere liquidata come una “pratica amministrativa”, cioè come se si trattasse di 800 pezzi di carta, ma, al contrario, siccome riferita a circa 800 persone -che non sono pezzi di carta-, avrebbe meritato ben altra sensibilità gestionale da parte degli organismi comunali: ai partecipanti al concorso, tutti, andavano loro assicurate pari condizioni, pari opportunità e, soprattutto, la garanzia del rispetto delle regole che disciplinano la particolare materia.
Gli 800 giovani partecipanti avevano, ed hanno, il diritto sacrosanto di pretendere il rispetto delle regole e di vedersi riconosciute le tutele delle garanzie spettanti.
In questo senso le scriventi Organizzazioni Sindacali nel mentre rinnovano le richieste iniziali riferite, sostanzialmente, per l'annullamento del concorso di cui si parla, preannunciano tutte le azioni che si rendessero necessarie per il ripristino delle legalità violate, nonché si dichiarono disponibili a fornire le assistenze necessarie a favore dei candidati lesi, ovviamente in possesso di tutti i requisiti, per promuovere la impugnazione della graduatoria finale, unitamente all'atto di nomina e costituzione della Commissione Esaminatrice.
Distinti Saluti
Teramo, 17 dicembre 2011
SEGRETERIA PROVINCIALE CGIL FP SEGRETERIA PROVINCIALE UIL FPL
- Amedeo Marcattili- -Alfiero Antonio Di Giammartino-
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Come sempre ha ragione lei, signor Francia, io sono, è vero, un ignorante, poiché parto sempre dall'intimo assunto che so di non sapere, a differenza sua, che tutto sa. Proprio oggi leggevo un illuminante articolo sull'ottimo quotidiano la Città, che invito tutti a leggere, nel quale si parla di un tale dipendente provinciale, un suo collega, che si autoproclama "il migliore (senza falsa modestia)”, “l’unico che ha i mezzi tecnici, giuridici, culturali e relazionali etc. etc. ..." A me, che sono un povero ignorante, il dipendente in questione appare un essere saccente e farneticante (e scusi la triplice rima). Un’autentica peripatetica della parola. Ma lei, che tutto sa, lo conosce per caso? Ora, mi domando e chiedo: il sindacato Uil FP, sempre vigile sul rispetto delle regole in comune e provincia, cosa pensa di un siffatto dipendente pubblico? E, quando avrà finito con l'istigazione al ricorso, vorrà magari spendere una parola per stigmatizzare un tale esecrabile comportamento,anche a tutela del buon nome della categoria? PS: Confido che a questo mio intervento sarà accordata su questo blog ...
Caro Sindacante, è nello stile di questo blog accettare tutte le invettive anche dagli anonimi. Una scelta difficile, a volte controproducente, ma siamo gli unici a farlo. Nel pieno stile dei Due punti di vista. I link sono però una nostra prerogativa. Scegliamo Noi di citare altri validi siti, sempre con il suo permesso. FRancia indagherà su questo presunto collega o presunti tali. Sono sicuro. Ci vorrà del tempo, ma grazie al suo mandato, faremo, presto, luce su questa storia. Vedrà.