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La Provincia ristretta dell'Asl di Teramo

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Nel municipio di Valle Castellana una stanca cittadina, a gran voce, ha raccontato con affanno da delusione, il suo vissuto all'Asl di Teramo.
Parliamo del servizio di assistenza domiciliare (Adi).

La signora Maria
( nome di fantasia) ha chiesto formalmente l'attivazione del servizio di assistenza domiciliare (ADI) per la sua anziana madre colpita dal morbo di Alzheimer.
Per risposta e da racconto, una frase e un modo imbarazzante.
La povera anziana ormai in stato vegetativo, necessita di un sondino naso gastrico per essere alimentata, visto che da giorni non riesce a farlo autonomamente e dopo la richiesta di intervento del medico della Asl di Teramo, l'addetta allo sportello, pare abbia detto alla figlia dell'anziana  che "...il medico  al momento non era disponibile e che sarebbe partito per le ferie..." e poi avrebbe proseguito dicendo "...ma VALLE CASTELLANA è lontana!...".

Mi auguro che l'accaduto
sia una iniziativa autonoma di un' impiegata dello sportello e che i dirigenti impartiscano la dovuta formazione professionale ai propri collaboratorii, affinché episodi simili non si ripetano per nessun altro utente, tantomeno per coloro, che nelle zone montane come Valle Castellana, saranno ulteriormente penalizzati dalla decurtazione del servizio di guardia medica.
Vi assicuro, che la sensazione di sentirsi cittadini e utenti di serie B non ha carattere di pettegolezzo ma di semplice cronaca.

        Camillo D'Angelo

vice Sindaco Valle Castellana.

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